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Una regione di culle vuote,
l’annus horribilis delle Marche
«Tra 10 anni sparirà una città come Senigallia»

DENATALITA' - I dati Istat rilevano che nel 2022 siamo scesi a 8.779 nuovi nati contro i 9.222 del 2021, il valore più basso mai registrato. Dal 2008 sono stati quasi 6mila in meno. Tutte le province in calo: Macerata è passata da 2.007 a 1.849. L'allarme del forum Associazioni familiari, che ha siglato un protocollo con l'Anci: «Considerato che qui si invecchia meglio non osiamo immaginare cosa accadrà in futuro. Sappiamo che nessuno ha una soluzione magica ma possiamo tentare, insieme, in qualche modo, di invertire la tendenza in atto». Domani seminario ad Ancona

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«Denatalità: nel 2022, nelle Marche, il valore più basso di nascite annuali mai registrato nella nostra regione». E’ l’allarme lanciato dal forum delle Associazioni familiari Marche, che insieme all’Anci, ha organizzato per domani ad Ancona (con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti) il seminario formativo “Gli effetti della denatalità sulla crescita economica e sulla sostenibilità del sistema sociale – Dati statistici e rappresentazione sui Media nella regione Marche”.

«L’Istat ha rilevato – sottolinea Paolo Perticaroli, presidente del forum Associazioni familiari – che rispetto al 2008, anno in cui si è registrato il valore massimo relativo di nascite degli ultimi 20 anni, c’è stata una diminuzione di 5.858 nati. Nel 2021 abbiamo avuto nelle Marche 9.222 nati mentre nel 2022 siamo scesi a 8.779, il valore più basso mai registrato nella nostra regione. Tutte le province vedono un significativo calo di nascite, nel 2022, rispetto all’anno precedente: Ancona passa da 2.834 a 2.640 nati, Ascoli Piceno da 1.202 a 1.189, Fermo, da 997 a 979, Macerata, da 2.007 a 1.849, Pesaro/Urbino da 2.182 a 2.122 e se non si corre ai ripari con questo trend, in un decennio, una città grande come Senigallia scomparirà. Considerato che la regione Marche è quella dove si invecchia meglio non possiamo osare immaginare cosa accadrà in futuro. Sappiamo che nessuno ha una soluzione magica ma possiamo tentare, insieme, in qualche modo, di invertire la tendenza in atto: è questo quello che sta cercando di fare il forum delle Associazioni familiari delle Marche, il quale, riconoscendo nei comuni i primi interlocutori diretti delle famiglie insieme all’Anci Marche, associazione che vede, appunto, riuniti tutti i comuni, ha siglato un protocollo d’intesa proprio per mettere insieme e stimolare le buone pratiche dei comuni marchigiani verso la famiglia».

Per Perticaroli «siamo chiamati tutti ad un serio confronto sulla politica demografica perché il declino demografico è il sintomo di un malessere profondo che richiede l’attenzione e l’impegno di tutti per una società più giusta dove può nascere e crescere un figlio, degna quindi di accogliere la vita. Il protocollo sottoscritto dal forum delle Associazioni familiari delle Marche e dall’Anci Marche prevede l’impegno per la salvaguardia, la trasmissione e lo sviluppo dei valori, del ruolo e delle funzioni dell’istituto familiare, attraverso ogni mezzo a disposizione: formativo, sociale, economico, culturale; a riconoscere le politiche familiari come politiche di investimento di carattere preventivo e promozionale, differenziandole dalle azioni di contrasto alla povertà; a collaborare nella pianificazione ed organizzazione di azioni comuni tese all’attuazione di politiche familiari comunali o di aggregazioni di comuni; a sostenere i comuni che intendano creare un piano comunale per la famiglia e avviare l’introduzione nei servizi comunali del fattore famiglia; a promuovere strumenti quali a titolo esemplificativo: marchio famiglia, piano famiglia, distretto famiglia, turismo familiare, sportello famiglia, carta famiglia comunale, sistemi premianti per le giovani coppie, in particolare per quelle che intendono stabilirsi nei nostri borghi collinari».

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