facebook rss

In moto verso Amatrice, poi lo schianto:
«Massimo sempre allegro e sorridente,
lascia un vuoto enorme»

TRAGEDIA A CAMERINO - Il 62enne, rappresentante, quando è avvenuto l'incidente in cui ha perso la vita era insieme ad un gruppo di amici per ricongiungersi poi con i due fratelli Maurizio e Marco che sarebbero partiti da Castelferretti. Il cugino, Emiliano Pigliapoco: «Appassionato di mare e di motori, era un grande "amicone"»

L’incidente a Camerino

di Alberto Bignami

Doveva essere una spensierata gita in moto per raggiungere Amatrice, insieme agli amici amanti delle due ruote, quella in cui questa mattina intorno alle 10 ha perso la vita Massimo Aquilanti. Là, era fissato l’appuntamento con un altro gruppo di appassionati per trascorrere la giornata tutti insieme. A raggiungerlo, sarebbero poi stati anche i fratelli Maurizio e Marco che sarebbero partiti da Castelferretti.

Massimo Aquilanti

La tragedia è però avvenuta lungo la provinciale ‘Muccese’, a Camerino. Qui, per cause tuttora al vaglio da parte dei carabinieri di Camerino, giunti sul luogo insieme alle ambulanze del 118, la moto Bmw di Massimo Aquilanti, rappresentante, 62 anni, originario di Santa Maria Nuova, nell’Anconetano, da qualche anno residente a Torino di Sangro, in provincia di Chieti e domiciliato a Termoli, in Molise, si è toccata con la Ktm di un altro centauro, l’anconetano 66enne Giuliano Marzioni. A seguito di ciò, entrambi sono carambolati sull’asfalto. La pesante due ruote di Aquilanti, lo avrebbe poi investito, uccidendolo sul colpo. Marzioni, è stato invece trasportato per fortuna non grave, al pronto soccorso.

Massimo Aquilanti aveva la passione per la moto, per quei giri che si fanno con gli amici, a contatto con la natura, lungo quelle strade secondarie, a osservare il paesaggio da cui si viene circondati.

«Molto appassionato di motori, la moto l’aveva cambiata e acquistata circa due anni fa nonostante non la utilizzasse molto se non per aggregarsi ai giri dei fratelli: raduni e incontri per stare tutti insieme – lo ricorda il cugino Emiliano Pigliapoco, consigliere regionale Federalberghi -. Quella di oggi è stata una tragedia. Massimo, era sempre allegro e sorridente. Una persona disponibile con tutti, un grande ‘amicone’, anche per il lavoro che faceva, sempre a contatto con le persone: era rappresentante di un’azienda di pasticceria. Prima, invece, era agente di commercio per la ditta ‘Navigare’, insieme ai fratelli e al papà. Tra i suoi hobby, c’era anche cucinare; cosa che sapeva fare molto bene». Amante della natura «amava molto anche il mare – prosegue -. Aveva la barca e quando ne aveva l’occasione, vi andava insieme ai fratelli. Una passione trasmessa dal padre. Oggi ci lascia un vuoto enorme».
Massimo Aquilanti lascia i fratelli, i genitori e le due mogli dalle quali ha avuto due figli di 38 e 14 anni, oltre ai tantissimi amici con i quali aveva saputo circondarsi proprio per il suo sapersi far voler bene.

Due amici si urtano con la moto: uno muore, l’altro è a Torrette

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X