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L’Udc si presenta alla città:
«Nessuno come noi sa ascoltare
la gente e i loro problemi»

ELEZIONI - Il partito che si rifà alla tradizione della Democrazia Cristiana ha svelato stamane i propri 32 candidati al consiglio Comunale. E su Daniele Silvetti dicono che: «È una brava persona che condivide i nostri stessi ideali»

Tutti i candidati dell’Udc posano assieme ai massimi esponenti del partito e a Daniele Silvetti

di Antonio Bomba

Pronti a dare il loro contributo per la vittoria di Daniele Silvetti e tutto il centrodestra alle comunali del 14 e 15 maggio. Così questa mattina l’Unione di Centro, meglio nota come Udc, ha presentato i propri 32 candidati al consiglio comunale all’Hotel Palace.

Dall’incontro è emerso che la convergenza tra Silvetti e l’Udc è nei valori, negli ideali quantomai simili e nella linea comune da seguire per migliore ciò che per loro non va in città.

Silvetti ha parlato per ultimo e dopo aver ringraziato L’Udc per il supporto ha rimarcato come «Entrambi vediamo come fondamentali la famiglia, l’individuo, l’uomo e la solidarietà. Tanto che per me sarà prioritario occuparmi immediatamente dei cosiddetti ultimi. Dato che il tasso di povertà ad Ancona è più alto che in altre parti. Ce lo dicono la Caritas e le altre associazioni che si prendono cura di loro. I valori che ci accomunano, poi, sono le radici che definiscono una stessa identità».

Daniele Silvetti

Il candidato sindaco di centrodestra, tra i diversi temi trattati, non ha mancato critiche al centrosinistra. Anzi, ne ha avute più del solito: «Da troppo tempo questa città è chiusa in sé stessa per colpa di amministrazioni che, governando da 31 anni, sono ormai autoreferenziali. E la vicenda del gestore unico dei rifiuti dice tutto a riguardo. Ci fanno passare l’ordinarietà per la straordinarietà. La politica del ‘rattoppo delle buche’, tra l’altro rattoppate male, indica bene la loro capacità di gestire. Perché a noi – continua – proponiamo i nostri temi e andiamo avanti con le nostre proposte politiche senza bava alla bocca. Non ci serve urlare, strillare, aggredire. Tant’è che, sondaggi a parte, sono loro a rincorrere noi. A copiare i nostri temi, che fanno pressioni a chi parla con noi o magari ci ha solo stretto la mano. Il tutto nel sottobosco elettorale. Il cambiamento – prosegue nei propri ragionamenti Silvetti – per questa città va visto come un’opportunità. Non abbiate paura. Noi, dal canto nostro, dobbiamo essere quantomai credibili perché non è una sfida tra destra e sinistra come vogliono farvi credere ma tra buon governo e cattivo governo. Questo mentre dall’altra parte assistiamo alla campagna delle vacche grasse dove si promette di ogni». Silvetti va avanti senza sosta prendendosela con le politiche a suo modo di vedere le cose poco identitarie: «E poi perché paragonare la scalinata del Passetto alla Trinità dei Monti e altro ai sassi di Matera? Noi siamo di Ancona e anconetani e quella è la scalinata del Passetto e punto».

Il giro degli interventi era però partito da Antonio Saccone: «Il nostro scudo – ha esordito il commissario regionale del partito – è senza ibridi, ma accoglie esponenti del mondo civico nella lista. Andiamo fieri e orgogliosi della nostra storia ma noi guardiamo anche al presente e al futuro. E che nessuno rimanga indietro è il primo impegno di ogni vero democristiano. Questa è la nostra cultura. Noi – dichiara fiero – costruiamo ponti, dialoghiamo con tutti, siamo il punto di equilibrio. Non creiamo problemi chiedendo qualche poltroncina in più. Anzi. Risolviamo problemi. Ad Ancona – termina così il suo intervento Saccone – serve una classe dirigente che sappia governare ed assumersi le proprie responsabilità. E 30 anni di governo locale hanno dimostrato come non vi sia stata crescita e tantomeno miglioramento».

Dino Latini

E dopo che il segretario provinciale Sergio Capitoli ha presentato tutti i candidati è stato il turno del presidente del consiglio in Regione Dino Latini, fresco fresco di conferma: «Questo simbolo ha garantito 75 anni di crescita, modernità e soprattutto democrazia. E questa avventura che vede i civici uniti all’Udc è un passo importante perché ridà lustro alla politica. È un passo avanti notevole. Molti partiti faticano ad avere una propria classe politica. Pertanto il nostro è sia un esperimento pilota che di radicamento nel capoluogo per quello che sarà il futuro della città. Il nostro impegno – ha concluso l’ex sindaco di Osimo – statene certi proseguirà anche dopo le elezioni. Perché siamo persone di buona volontà che si mettono assieme per fare servizio».

«L’Udc – afferma orgoglioso il portavoce regionale Vittoriano Solazzi – è un valore senza il quale il centrodestra non potrebbe essere vincente. Portiamo storia, valori e tradizioni, uniti al mondo civico. Un modo per rispondere alle critiche mosse alla politica arroccata su se stessa. Riduciamo le distanze. E poi – conclude – conosco bene Daniele Silvetti. È uno preparato e con capacità politiche e, noi ci teniamo molto a questa cosa, è una persona per bene e molto corretta. E lui è la persona adatta a far tornare Ancona nel suo ruolo naturale di traino della regione che non esercita da tanto, troppo tempo».

Molto sentito l’intervento di Luca Savoiardi, presidente del comitato paralimpico marchigiano e capolista: «Ringrazio tutti i dirigenti per la fiducia datami. Avevo sempre declinato proposte elettorali ma questa volta ho visto tutti i tasselli al posto giusto. Sono molto colpito e soddisfatto per la lista presentata. È eterogenea e di qualità. E poi, la nostra storia è partita da Don Sturzo che era a tutti gli effetti un popolare. Oggi diremmo un civico. Infine – è il suo ultimo pensiero – basta guardare solo a cosa non hanno fatto le precedenti amministrazioni. Occorre dopo una giusta critica, trovare le soluzioni ai problemi».

Antonio De Poli

Ultimo a parlare prima di Silvetti è stato il senatore e presidente nazionale dell’Udc, senatore Antonio De Poli: «Siamo tutti qui per portare un contributo di principio, non soltanto fortuna. In lista abbiamo giovani, e poi metà uomini e metà donne. La nostra è un’attenzione completa alla città intesa come comunità. Noi curiamo i rapporti con la gente stando in mezzo a loro. Nessuno lo sa fare come noi. Con una parola si riassume con: amare. E sono convinto che Daniele Silvetti sappia amare la sua città e gli anconetani».

Questa infine la lista dei 32 candidati al consiglio comunale dell’Unione di Centro: Luca Savoiardi, Sergio Capitoli, Andrea Baccani, Giorgio Barbieri, Giacomo Bartoli, Aurora Brinda, Alberto Caporalini, Diletta Cicconi, Riccardo Crispiani, Chiara Cyrbja, Martina Fiumicelli, Roberta Ghergo, Gabriella Giaccaglia, Mariapaola Guido, Gianluigi Incoglia, Francesco Lewandowski, Vito Macchia, Barbara Martini, Serena Matarrese, Fernando Medici, Massimo Meles, Sauro Mercuri, Matteo Morichi, Mariachiara Moroni, Gabriella Ottaviani, Cecilia Parisi, Cinzia Pieroni, Silvia Provvido, Rosita Remini, Massimiliano Sopranzi Junior, Massimiliano Donato, Marco Telarucci.

 

 

Sergio Capitoli

 

 

Vittoriano Solazzi

 

Antonio Saccone

Luca Savoiardi

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