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Troppi manifesti strappati,
Battino sbotta: «Vorremmo competere
come previsto dalla Costituzione»

VERSO LE ELEZIONI - La denuncia, per adesso solo verbale, del candidato sindaco di Ripartiamo dai Giovani, arriva dopo l'ennesimo episodio di pubblicità elettorale fatta sparire in maniera sospetta

Il manifesto strappato a Piazza Diaz

di Antonio Bomba

Stanco per i continui episodi di manifesti strappati da chissà chi, Marco Battino denuncia tutto su Facebook.

Il candidato sindaco della lista Ripartiamo dai Giovani, di cui è anche leader e fondatore, nel messaggio di protesta scritto ieri sul social network, lascia poi sottintendere che, vista la modalità adottata per quanto riguarda ‘lo strappo’ avvenuto in piazza Diaz, il dubbio che non si tratti di un qualche scherzo, una qualche ragazzata, ormai lo assale: «Anche oggi – è l’inizio del suo post – , dopo gli episodi dei giorni scorsi, uno dei nostri manifesti è stato strappato, proprio dove appare il mio nome. Purtroppo a qualcuno la democrazia non va proprio giù. A chi si diverte con queste bravate chiedo di lasciarci esporre le nostre idee. Vorremmo poter competere a queste elezioni senza ulteriori ostacoli, così come previsto dalla nostra Costituzione».

E un ulteriore manifesto, questa volta fatto cmpletamente sparire, diciamo così, è stato scoperto quando era già sera, in via Sparapani.

Il manifesto strappato in via Sparapani

Battino riceve la solidarietà di Gianluca Quacquarini, attuale consigliere Comunale e candidato al prossimo nella lista Altra Idea di Città che sostiene la corsa a sindaco di Francesco Rubini. Quacquarini tuttavia in pieno rispetto delle norme civili, ha sempre espresso vicinanza a tutti i candidati che sin qui han subito simili atti e richiama tutti al senso di Democrazia e civiltà: «Anche oggi – scrive anche lui su Facebook – nella giornata della Festa della Liberazione vengono segnalati manifesti elettorali strappati. Come fatto nelle scorse settimane per gli altri esprimo piena solidarietà e vicinanza a Marco Battino. Questi sono solo atti vigliacchi e che non hanno nulla a che vedere con la democrazia. Quella democrazia che va praticata tutti i giorni e da parte di tutti. Torniamo alla Politica con la P maiuscola».

Nel mentre, Battino e i suoi meditano sul da farsi.

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