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Lega Marche, cambio al vertice:
Marchetti lascia a Lucentini

PARTITI - Il Commissario regionale uscente era stato nominato tre anni fa e da tempo diceva che avrebbe lasciato l'incarico una volta definita la fase congressuale: «Garantita continuità. Io sempre al servizio delle Marche». Nuovo ruolo di primo piano per l'ex parlamentare fermano del Carroccio dopo che sono sfumate le aspirazioni di entrare nella Giunta Acquaroli

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Riccardo Augusto Marchetti, Matteo Salvini e Mauro Lucentini

di Luca Patrassi

Al capolinea l’esperienza da commissario regionale della Lega Marche di Riccardo Marchetti. Il parlamentare umbro  ha presentato questa mattina le dimissioni al segretario nazionale Matteo Salvini. A subentrare è il fermano Mauro Lucentini. Non un colpo di scena, Marchetti da tempo ripeteva che avrebbe lasciato l’incarico dopo aver svolto il lavoro di organizzazione del partito nelle Marche (il congresso regionale è alle porte) e dopo i vari turni elettorali. «I primi di giugno si terrà il Congresso regionale – spiega Marchetti – Mauro Lucentini è la persona giusta per guidare la Lega Marche in questa fase di transizione. Lavorerà in continuità con quanto fatto fino ad oggi proseguendo sul sentiero che abbiamo tracciato insieme».

Nominato il 15 maggio del 2020, Riccardo Marchetti, classe 1987, umbro di Città di Castello, ha appunto guidato il partito di Salvini nelle Marche per circa tre anni e alle scorse politiche era anche stato eletto deputato in questa regione, dopo una notte da incubo visto che i primi dati non attribuivano il seggio alla Lega. Una stagione, specie nella fase iniziale, fatta di tanti successi elettorali e di qualche problemino interno legato a nomine e a candidature non sembra ben accettate, in particolare da chi è rimasto fuori. A dire che se ne sarebbe andato via dalle Marche, Marchetti aveva iniziato a dirlo nel 2021 quando si iniziativa a parlare di congressi: «Il nuovo segretario? Sicuramente – disse in una intervista allora – non sarò io, lo decideranno appunto i nostri militanti sulla base delle indicazioni che arriveranno dai territori. Io tornerò nelle Marche da ospite, è una regione che mi ha dato molto ed a cui sto dando molto in termini di impegno politico e di presenza».

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Mauro Lucentini la scorsa settimana in Provincia con il ministro Edoardo Rixi e il presidente Sandro Parcaroli

Il ruolo di commissario è andato al fermano Mauro Lucentini, rimasto fuori dal Parlamento nella scorsa tornata elettorale ed anche bloccato nell’aspirazione di rientrare, magari da assessore alla Sanità, in giunta regionale. Lucentini dunque vestirà i panni del commissario regionale in attesa del congresso di inizio giugno che pure lo vede candidato ed avrebbe dunque di nuovo un ruolo formale, diversamente da quando è apparso pochi giorni fa in Provincia a Macerata in occasione della visita del viceministro Rixi, con la foto istituzionale che lo ritraeva con l’esponente di Governo e il presidente della Provincia Sandro Parcaroli pur non avendo alcun ruolo ufficiale.

Ed ecco il post appena pubblicato da Marchetti: «Era il 15 maggio del 2020 quando Matteo Salvini mi ha chiamato per ufficializzare la mia nomina a Commissario della Lega nelle Marche. Dopo qualche giorno ero già qui. Ricordo i primi viaggi, quando lasciandomi alle spalle la mia Umbria, vedevo davanti paesaggi che profumavano già di casa. E casa le Marche per me lo sono state sin dall’inizio. Non solo perché le nostre regioni, così vicine, si somigliano, ma perché ho incontrato persone come voi che dal primo momento mi hanno fatto sentire in famiglia. Ci siamo messi subito al lavoro per costruire quella che poi è diventata non la vittoria della Lega Marche, ma la rivincita di tutti i marchigiani. Il nostro movimento ha traghettato il Centrodestra alla guida della Regione, ed è stato solo il primo di tanti successi che ci hanno consegnato alla Storia. Oggi abbiamo tre assessori regionali e otto consiglieri, un presidente di provincia, sindaci, e amministratori in tanti comuni: ovunque stiamo dando un contributo fondamentale per la crescita dei territori con la concretezza e la determinazione propri solo dei leghisti.  Sono arrivato con tante aspettative e, grazie al contributo di ciascuno di voi, le abbiamo superate tutte.

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Mauro Lucentini e Riccardo Augusto Marchetti

Sono passati quasi tre anni, che oggi sono un bagaglio carico di vita che porterò sempre con me. Momenti meravigliosi, di felicità autentica, adrenalina, tempi di attesa, riflessione, ma anche attimi di difficoltà che abbiamo sempre superato fortificando il nostro essere squadra.  Mi sono preso giorno dopo giorno qualcosa di voi, perché tutti, dirigenti, amministratori, militanti, sostenitori, cittadini, veramente tutti, mi avete insegnato qualcosa. Ogni volta in cui ho visto l’entusiasmo accendere i vostri sguardi, i sorrisi carichi di felicità e soddisfazione illuminare i vostri volti, ho sentito che ne valeva davvero la pena. Non è un addio, ma l’inizio un nuovo capitolo di questo viaggio che abbiamo iniziato e continueremo insieme, anche se in maniera diversa. Vi lascio da Commissario con la consapevolezza che oggi siete pronti per proseguire da soli e la promessa che potrete sempre contare su di me, perché sono e resterò con immenso orgoglio un rappresentante delle Marche.  

Passo con grande orgoglio il testimone a Mauro Lucentini, che è sempre stato al mio fianco ed è diventato un punto di riferimento non soltanto per me, ma per tutta la Lega Marche. Uomo determinato e politico appassionato, ha dimostrato che il bene del nostro movimento per lui vale più di qualsiasi personalismo. Buon lavoro, Mauro, sei la persona giusta per accompagnare la Lega Marche al Congresso Regionale e so che lo farai con l’impegno e la serietà che ti appartengono, dando prova di essere all’altezza di questo importante compito. Insieme abbiamo gettato le solide fondamenta sulle quali tu, insieme a una squadra di donne e uomini competenti e devoti alla Lega, continuerete a costruire. Io vi seguirò, pronto a fare la mia parte ogni volta in cui ne avrete bisogno. Grazie a Matteo Salvini per avermi dato quest’opportunità unica, a tutti coloro che in questi tre anni hanno incrociato il mio cammino e da lì le nostre strade sono diventate una sola, grazie a chi c’è stato dal primo giorno, a chi è arrivato dopo e mi ha accompagnato a ogni tappa dando un contributo prezioso senza il quale niente sarebbe stato possibile e grazie a coloro che con lealtà e stima si sono confrontati con me dando un contributo fondamentale alla crescita della Lega Marche.  Mi mancherà la quotidianità che siamo riusciti a creare insieme, ma sono certo che inizierà per tutti noi una nuova avventura che sarà altrettanto bella, anche se in modo diverso».

 

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