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Francesco Rubini e il Pci:
«Il Sindaco deve tornare
ad occuparsi del problema lavoro»

VERSO LE ELEZIONI - Il Partito Comunista Italiano, con diversi iscritti candidati nelle liste che sostengono il leader di Altra Idea di Città, dicono no alle esternalizzazioni e allo sfruttamento dei lavoratori, promettendo assunzioni comunali attraverso un piano di reintegro

 

Da sinistra Loretta Boni, Roberta Coletta e Francesco Rubini

di Antonio Bomba

«Il sindaco deve tornare al centro della discussione sul lavoro e delle sue problematiche» quantomeno perché «Di lavoro vive una città e i suoi abitanti». È questo il pensiero e il programma del candidato sindaco Francesco Rubini e del Partito Comunista Italiano che con alcuni suoi tesserati si presenterà alle elezioni comunali del 14 e 15 maggio: Loretta Boni (capolista), Luigi Curcetti e Alfio Pavani in Altra Idea di Città; Daniele Pietroni, Bianca Lerro e Luca Lucantoni in Ancona Città Aperta. Ovviamente entrambe in coalizzate a sostenere la candidatura di Rubini.

«Nelle elezioni amministrative – spiega Boni che è anche co-portavoce di Aic – si parla sempre poco o niente di lavoro. Noi no. Non deve essere così. Si è perso il senso dell’articolo 1 della nostra costituzione. Eppure le città vanno avanti grazie al lavoro e ai lavoratori». Il programma del Pci e di Rubini in merito prevede «Una maggior tutela del lavoro svolto al porto e nei cantieri, impedendo il ritorno alla pratica del caporalato. E poi il Comune che esternalizza sempre più i propri servizi. Appalti e subappalti che generano situazioni terribili in attività spesso essenziali. E poi, sempre in Comune, causa la legge di stabilità si è deciso di operare con ampi tagli al personale che hanno compromesso la qualità dei servizi offerti. È nostro impegno – conclude Boni –  procedere con un piano di assunzioni».

Francesco Rubini e Loretta Boni

Il comizio vecchio stampo si è tenuto a piazza Roma alle 18. E, si badi bene, non sopra, ma sotto al palco per una scelta ben precisa: «Noi non abbiamo paura – inizia così il suo discorso Francesco Rubini – di sfidare le piazze e stare in mezzo alla gente a dispetto di altri. Cerchiamo di far uscire la campagna elettorale dai classici canoni attuali. Il tema del lavoro è per noi essenziale. Non possiamo nasconderci dietro alle competenze per trascurare del tutto il problema. È tempo che il sindaco, nei limiti delle proprie possibilità, si rimetta al centro della discussione sul tema lavoro e le sue problematiche e se ne occupi più intensamente». Poi un pensiero in difesa dei più deboli: «Molti vengono presi, gli viene fatto firmare un contratto che non sanno nemmeno leggere in italiano. Gli viene messo un caschetto e giù a lavorare nei cantieri. Produciamo gioielli del mare è vero, ma per queste persone nessuna tutela. Per noi – ribadisce – il sindaco non può fare finta di niente. Noi non rimarremo silenti davanti a tutto questo». Anche il leader di Altra Idea di Città passa alle esternalizzazioni dei servizi comunali, visti come un problema «Lo Hanno fatto con mense, centri estivi, asili nido. Questi ultimi addirittura rivolgendosi alle agenzie interinali. Spesso sono lavori mal pagati». E per tutti questi motivi «Mai come oggi serve un’azione della politica locale per raggiungere una situazione di lavoro degno, decoroso adeguatamente pagato.

Ruggero Giacomini

«L’amministrazione uscente – sostiene Ruggero Giacomini, segretario regionale del Pci – è stata quantomai insoddisfacente perché ha sempre proteso alle privatizzazioni. Anche con un atteggiamento di arroganza, non rispondendo mai a lettere protocollate dove facevamo notare vari problemi». Poi un auspicio: «Che queste elezioni locali siano un segnale che possa essere trasferito e recepito a livello nazionale. In fondo non siamo estranei al mondo, ma ne facciamo parte. Tutto questo – conclude – con la speranza che la nostra proposta di istituzione del reato di ‘omicidio sul lavoro’ diventi legge. È una strage quotidiana che passa inosservata, sottotraccia. Basta con i ‘lavoricidi’».

Ha aperto, moderato e chiuso la serie di interventi Roberta Coletta, segretaria comunale del Partito Comunista Italiano, sezione ‘Tina Modotti’, la quale ha anche lei posto una particolare attenzione all’istituzione de ‘l’omicidio sul lavoro’.

E questa mattina, come sempre attraverso il proprio profilo Facebook, Gianluca Quacquarini, anche lui candidato per Aic e consigliere comunale uscente, ha detto la sua sul tema porto, andando contro la candidata sindaca di centrosinistra (che lui ritiene di centro) Ida Simonella, già assessora al porto, e all’intera Amministrazione uscente: «Da anni – scrive sulla propria pagina – considerano il Porto il loro orticello… ma la realtà è un’altra. Anche ieri le solite storielle della candidata Sindaco di Ancona dello schieramento di centro. Come negli incontri pubblici quando si parla dell’area portuale inizia con il racconto di cosa farà una volta Sindaco. Peccato che la gran parte delle cose che dice non è di competenza del sindaco. Si inizia con il dire – va avanti il lungo post – che il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale ha presentato il Progetto di penisola in mare per creare nuovi spazi nel Porto dorico… Non è un progetto ma un’ipotesi che è in campo ed è rimasta nei cassetti da tanti anni visto che venne fuori come possibilità durante la Presidenza Montanari, prima della riforma dei Porti italiani».

Non è finta qui, perché Quacquarini va avanti nella sua disamina: «E qui come al solito la Simonella parte con il dire che sarà un’opera lunga e costosa, vero ma questo è un aspetto che vedrà il ministero non certo il Comune e che non è ancora nel piano delle opere nazionale, vero, ma che intanto ‘possiamo comunque fare degli interventi subito’ e parte con l’elenco: dragaggi, completamento della banchina 27, trasferimento dei traghetti nella zona ex silos. Queste 3 cose sono auspicabili che avvengano ma non possono essere fatte dal Sindaco come lei dice che ‘possiamo comunque fare degli interventi subito’… Certo il Sindaco nei tavoli con l’Autorità potrà suggerire e spingere per fare ciò ma non prende la decisione finale…Un’altra cosa che di solito dice, e che hanno messo anche nel loro programma, è l’elettrificazione delle banchine che tutti noi vorremmo ma che anche questa non è competenza di un Sindaco che può solo sperare che ciò venga fatto il prima possibile. Perché parla così allora? Perché – si chiede retoricamente – considerano il Porto un loro orticello e di propria proprietà ma non è così. Ma allora perché insiste? Vuole forse scavalcare il Presidente del Porto indicato dalla Regione e nominato dal Parlamento? Mi sembra eccessivo non credete? Purtroppo la gente continua a credere al ‘Possiamo comunque fare degli interventi subito’ Non sapendo come in realtà stanno le cose».

Infine Francesco Rubini, Altra Idea di Città e Ancona Città Aperta rendono noto che il previsto comizio di domenica 30 a piazza Roma alle ore 11 con Luigi De Magistris, è stato annullato per sopraggiunti impegni dell’ex sindaco di Napoli.

 

 

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