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Affitto dei palchi per i comizi
e dei locali per gli incontri elettorali:
tutti i costi dei candidati sindaci

ANCONA - Nella caccia all'ultimo voto i 6 aspiranti alla fascia tricolore insieme ai 536 candidati ai 32 seggi del consiglio comunale ce la stanno mettendo tutta per convincere a tornare alle urne gli anconetani per scegliere il nuovo sindaco. E nei preventivi di spesa della loro propaganda elettorale entrano voci che spesso è difficile evitare come la tariffe per l'utilizzo di attrezzature e spazi comunali

I tabelloni con i manifesti elettorali per le elezioni amministrative 2023 di Ancona

 

Candidarsi non costa niente? Oltre al contributo in stress, tra comizi, parole e strette di mano, un investimento in denaro va sempre preventivato, non solo per il kit di santini o manifesti, e va anche dichiarato e reso pubblico. L’universo social ormai da anni aiuta molto i candidati alle elezioni amministrative a raggiungere gli elettori ma resta più gettonato il rapporto ‘a misura d’uomo’ quello costruito su incontri pubblici, cene, aperitivi e inaugurazioni di sedi elettorali. Una formula adottata anche dai candidati sindaci di Ancona, intenzionati a spendere il minimo indispensabile per la pur necessaria propaganda elettorale, nel segno della sobrietà sempre opportuna in tempi di crisi economica e austerity. Nella caccia all’ultimo voto i 6 aspiranti alla fascia tricolore insieme ai 536 candidati ai 32 seggi del consiglio comunale ce la stanno mettendo tutta per convincere a tornare alle urne gli anconetani per scegliere il nuovo sindaco. Ma anche nella volontà di brillare per parsimonia, ci sono voci nei preventivi di spesa per muovere la macchina elettorale che spesso non sono evitabili. Il riferimento immediato è ai costi per l’utilizzo di attrezzature comunali per comizi e per l’affitto di locali pubblici.

La delibera assunta a inizio marzo dalla giunta uscente di Ancona stabilisce le tariffe per l’affitto dei teatri o dei palchi per i comizi messi «a disposizione dei partiti e dei movimenti presenti, in misura eguale tra loro e senza oneri per il Comune di Ancona, dal giorno di indizione dei comizi elettorali». Qualche esempio. Il noleggio orario del palco in piazza Roma e in piazza Cavour è fissato in 31 euro a cui si aggiungono i costi per l’allaccio elettrico e dei consumi utenza. Più sostanziosi i prezzi per la locazione delle sale: per quella ‘Boxe’ alla Mole la tariffa giornaliera si attesta sui 600 euro (400 per metà giornata intesa come 4 ore) e sale a 1.200 euro quella dell’Auditorium sempre alla Mole Vanvitelliana. Per affittare l’intero Teatro delle Muse servono 3.500 euro al giorno (+ 1.500 euro se è necessario un giorno di pre-montaggio), mentre si ferma alla cifra di 600 euro il Ridotto (esclusi chiamata e costo personale di sala), 100 euro in più rispetto al Teatro Sperimentale. Noleggi low cost invece per i locali dell’ex I e II Circoscrizione che oscillano a seconda della superficie tra i 12 e gli 80 euro mentre la tariffa normale giornaliera dello spazio presente all’Informagiovani si aggira sui 100 euro.

Quanto ai luoghi della città destinati ai comizi ed alla propaganda elettorale, il comune di Ancona ha individuato oltre a piazza Roma e piazza Cavour con palchi o pedane comunali già allestiti e a tariffa, altri angoli cittadini che su richiesta dei candidati potranno diventare agorà di confronto politico, ma con allestimenti autofinanziati da chi li utilizza. Nell’elenco figurano piazza Diaz, viale della Vittoria altezza Stadio Dorico (no martedì’ e venerdì’), viale della Vittoria (altezza via Orsi), corso Garibaldi altezza Galleria Dorica, corso Garibaldi altezza Farmacia Zecchini, Corso Garibaldi altezza Libreria Feltrinelli Corso, Carlo Alberto (lato giardinetti).

(m.p.c.)

(foto Giusy Marinelli)

 

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