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Il ministro Lollobrigida ad Ancona:
«Le Marche, una regione strategica
dove ci sono eccellenze» (Foto)

SOVRANITA' ALIMENTARE - Parlando della pesca: «E' un mondo che va aiutato, sostenuto e valorizzato. Negli anni abbiamo visto i nostri porti riempirsi di sabbia e perdere flotta, non tanto per i costi, ma per il valore dato a questo tipo di attività». Il governatore Francesco Acquaroli: «Stiamo vivendo una fase di grande rilancio e che si prepara a crescere ancora con il sostegno del governo»

Il ministro Lollobrigida e lo chef Elis Marchetti

di Francesca Pasquali (Foto di Giusy Marinelli)

«Una regione strategica, centrale in Italia non solo in termini geografici ma anche di produzione e di capacità di attrarre nuovi investimenti».
Per Francesco Lollobrigida, le Marche sono questo. E non solo. Il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste è arrivato alla Fiera della pesca di Ancona alle sette di oggi pomeriggio, dopo un passaggio in Regione dove ha incontrato il presidente Francesco Acquaroli, «con cui ho discusso delle priorità di questa regione che sta vivendo una fase di grande rilancio e che si prepara a crescere ancora con il sostegno del governo».

Prima di vedere gli operatori agricoli ed enogastronomici e quelli di caccia e pesca, Lollobrigida ha risposto ad alcune domande dei giornalisti. L’ha fatto in una sala imbandita delle prelibatezze marchigiane. Baccalà, ciauscolo, formaggi, vino delle cantine locali e birre artigianali. «Nelle Marche abbiamo delle eccellenze. Bisogna far capire perché un prodotto realizzato qui costa più di uno realizzato da una nazione dell’est del mondo, dove i diritti dei lavoratori e l’ambiente non vengono rispettati», ha detto Lollobrigida. Commentando il tracollo delle imprese agroalimentari marchigiane, diminuite di quasi un quinto negli ultimi dieci anni, il ministro di Fratelli d’Italia ha rimarcato la necessità di valorizzare le eccellenze enogastronomiche locali.

Alberto Rossi

«Se la concorrenza pone tutti allo stesso livello a prescindere dalla qualità che c’è dietro, siamo perdenti perché non siamo una nazione della quantità, ma della qualità», le sue parole. E allora? Allora – ha proseguito – bisogna puntare sulla qualità e investire sui giovani. Anche perché, «chi frequenta l’Agrario ha l’80-85% di possibilità di essere assunto appena finisce la scuola superiore e, se decide di intraprendere un percorso universitario omogeneo, arriva al 300% di offerta, ben pagata, qualificante e qualificata».

Dall’agricoltura alla pesca, altro settore in crisi nelle Marche, con la flotta anconetana ormai dimezzata rispetto agli anni passati. Per Lollobrigida, il caro-gasolio è solo una delle grane. «Il problema – ha detto il ministro – è come impostare il rapporto con il mondo della pesca, che va aiutato, sostenuto e valorizzato». «Negli anni – ha proseguito Lollobrigida –, abbiamo visto i nostri porti riempirsi di sabbia e perdere flotta, non tanto per i costi, ma per il valore dato a questo tipo di attività». Da qui, la necessità di «mettere al centro questa attività come un’attività nobile della quale c’è bisogno» e di «riconvertirci a una logica diversa che abbiamo definito sovranità alimentare. Cioè la capacità di avere approvvigionamenti ai quali non rinunciare e il nostro pesce è un approvvigionamento importante che deve essere valorizzato attraverso la valorizzazione di chi lo raccoglie».
Criticità a parte, le Marche piacciono, in Italia e all’estero. «Ne parlavo con i miei colleghi del G7 in Giappone – ha detto Lollobrigida – e, tra le regioni che hanno notato crescere e che conoscevano meno, c’erano le Marche. Desideravano visitarle. Mi chiedevano notizie. Significa che c’è una percezione molto positiva del lavoro che è stato fatto in questi ultimi anni, anche in termini promozionali».

Moroder

Capannelli e Moroder

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