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Frattura con il Pd, Angelo Bonelli:
«Servono ripensamenti su area marina
protetta e porto» per ricucire al ballottaggio

AL VOTO - Secondo il leader dei Verdi, oggi ad Ancona a sostegno del candidato sindaco Roberto Rubegni, «il Partito Democratico si è assunto una responsabilità storica di fare una scelta gravissima». Poi si è detto «profondamente addolorato nel constatare che i dem in città hanno la stessa posizione della destra sulla questione dell'Amp del Conero» e sullo scalo portuale

Angelo Bonelli con Roberto Rubegni

 

di Francesca Pasquali

«Il Pd si è assunto una responsabilità storica di fare una scelta gravissima». Ci va giù duro Angelo Bonelli. Il co-portavoce di Europa Verde, stamattina era alla Mole Vanvitelliana per sostenere la candidatura di Roberto Rubegni a sindaco di Ancona. Che non le avrebbe risparmiate al Partito Democratico, Bonelli, lo precisa subito. Quello che ai Verdi proprio non è andato giù è stato l’accantonamento del progetto per istituire l’area marina protetta del Conero. La «scelta gravissima» di cui parla Bonelli è, appunto, questa. Motrice della «responsabilità storica» di aver spaccato l’alleanza pluridecennale tra Verdi e Pd.

«In molti parlano di svolta ecologica ma poi, quando devono affrontare le vere questioni, fanno un passo indietro. In una città importante come Ancona non si può parlare di transizione ecologica e tutela della biodiversità e, contestualmente, dire no a un’area marina protetta per tutelare interessi corporativi», dice Bonelli. Che vuole chiedere pubblicamente alla segretaria dei dem, Elly Schlein, «se questo è il nuovo corso del Pd o se intende intervenire». L’area marina protetta del Conero non è un tema nuovo nel centrosinistra anconetano. L’idea di istituirla era nel programma elettorale del Mancinelli bis. Poi, «il Pd ha deciso di archiviare quel punto e noi non ricadiamo nel secondo errore», spiega Bonelli. Che si dice «profondamente addolorato nel constatare che il Pd in città ha la stessa posizione della destra sulla questione».

Il porto è l’altro tema su cui il co-portavoce di Europa Verde si sofferma. «Mentre a Venezia si sta facendo una battaglia contro le grandi navi che si fermano nel Canal Grande – dice –, qui non possiamo portarle nel porto antico e realizzare una sorta di autostrada, facendo venir meno la funzione di quell’area che, invece, deve essere recuperata e riqualificata per dare turismo e giovamento all’economia.»
La frattura con il centrosinistra sembra insanabile. Se si andasse al ballottaggio, l’unico spiraglio per una ricucitura dovrebbe passare per un passo indietro del Pd, «chiari ripensamenti su area marina protetta e porto» che, solo in quel caso, al secondo turno, consegnerebbero a Ida Simonella i voti di Rubegni. Il candidato sindaco dei Verdi, intanto, va dritto per la sua strada.

«Non siamo la stampella di nessuno. Vogliamo – spiega – che la sostenibilità ambientale diventi la questione prioritaria. Ci sono alcuni progetti che non possono essere presi in considerazione, ma altri dovrebbero essere all’attenzione giornaliera di chi governa la città».

 



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