facebook rss

In oltre 300 per Giuseppe Conte:
«Andiamo da soli, non permettiamo
che il programma sia annacquato»

ELEZIONI ANCONA - In tanti hanno accolto oggi il leader del Movimento 5 Stelle: «Noi senza coalizione perché su temi e contenuti non transigiamo». FOTO-VIDEO

 

 

di Antonio Bomba (foto/video di Giusy Marinelli)

Il popolo del Movimento 5 Stelle ha accolto in un autentico tripudio Giuseppe Conte. Giunto ad Ancona poco prima delle 12 in centro città, l’ex premier è stato acclamato e applaudito in quella che si è trasformata in pochi secondi in un’autentica festa di piazza. Di quelle riservate ai trionfatori, come poche volte si è visto da queste parti in tempi recenti.

A sinistra il candidato sindaco per il M5S ad Ancona Enrico Sparapani e Giuseppe Conte

Oltre 300 i presenti, giunti da tutte le Marche. Un esercito pacifico che ha finito con lo scortare quello che per loro è ancora il ‘Presidente’ e non solo del partito politico, ritenendo i suoi due governi indimenticabili. Nessun facinoroso o malintenzionato da queste parti al contrario di quanto accaduto due giorni fa. Anzi. Tale è stato l’affetto dei presenti che l’ex presidente del Consiglio ha faticato a raggiungere  prima piazza Roma nel lato dell’ex Cobianchi. E la postazione dall’altra parte della piazza, zona Vodafone per intenderci, dove era stato allestito un mini palchetto, poi. Un tragitto inferiore ai 100 metri eppure percorso in più di 10 minuti, visto il bagno di folla e la voglia di stringere la mano e fare domande che avevano molti dei presenti, i quali hanno sommerso Conte impedendogli di camminare con passo spedito.

A sinistra Ahmed Nahil Nazmul assieme a Sparapani e Conte

Tanti i temi trattati, soprattutto di carattere nazionale. Come le pesanti critiche mosse al governo Meloni su lavoro e precariato, sanità e servizi. Un ideale spunto per le imminenti amministrative: «Volete forse rivotare per chi già non ha mantenuto le promesse, sostenendo una cosa in campagna elettorale e adesso segue l’agenda Draghi di pari passo? E poi Inail e Inps? Siamo ben oltre lo spoil system».

Mentre parla, Conte è più volte interrotto da applausi e cori di approvazione. Battiti di mani e fischi quando viene citato il centrodestra al governo. Tanto che ad un certo punto, sempre scherzosamente dichiara anche: «Ma siete venuti per ascoltare a me o no? Mi fate parlare?». Risate e applausi a non finire.

Su Ancona però parte da un’importante premessa e ammissione allo stesso tempo: «È inutile negarcelo. Alcune coalizioni si presentano con 6, 7 liste. Hanno una forza di attrazione quasi irresistibile. Noi invece ci presentiamo con una sola lista e partiamo con una capacità inferiore. Questo però – ci tiene a precisarlo – nasce dalla nostra determinazione a non accettare compromessi, dal voler presentare un valido progetto politico per questa città che non sia annacquato. Ecco perché vi chiedo il voto ad Enrico (Sparapani, ndr) e alla nostra lista». Gli elogi al M5S di Ancona si sprecano: «Grazie al candidato sindaco Enrico Sparapani e agli attivisti locali. Stanno facendo tutti un buon lavoro. Ci stanno mettendo tanta passione e impegno per questo programma. L’appuntamento è molto importante per questa città perché – inizia a spiegare – non dovrete votare un amico, un conoscente o il candidato più petulante. Questi una volta terminata la campagna elettorale spariranno. Il vostro voto deve andare a chi appare più in grado di poter amministrare e meglio operare per la città e la sua comunità a vostro giudizio».

E su una possibile alleanza al ballottaggio di queste amministrative con il Pd di Elly Schlein, a mò di banco di prova per un’eventuale futura alleanza nazionale, Conte appare dubbioso che l’affare possa andare in porto: «Le questioni territoriali vanno di pari passo con la loro realtà. Il nostro è un progetto concreto e solido che non sempre permette alleanze e coalizioni. Per una questione di serietà e credibilità davanti alla cittadinanza».

L’ex premier fornisce poi quella che per lui è la ricetta ideale per la città dorica: «Serve un’amministrazione che guardi a questa comunità proponendo uno sviluppo sostenibile non solo a parole e che sia efficace nel lungo periodo, servono le comunità energetiche per ridurre le bollette del 30-40-50% come già accaduto con noi in altri comuni. E poi una città più pulita, con una mobilità dolce e una migliore qualità dell’aria». «Perché – rivendica orgoglioso – non proponiamo centrali a carbone o la trivellazione dei nostri mari. Con noi avete la garanzia e l’impegno di un programma chiaro, semplice e limpido su temi fondamentali che ci impegniamo a mantenere».

Il leader del M5S ha toccato poi uno dei temi fondamentali della campagna elettorale anconetana di tutte le coalizioni, i fondi Pnrr, ottenuti tra l’altro dall’Unione Europea sotto il suo Governo: «Sono soldi essenziali per il rilancio del Paese e anche di Ancona. L’amministrazione locale dovrà saperli utilizzare per nidi d’infanzia, scuole e sanità: ospedali di prossimità e medicina del territorio. Sono anche utili per lenire le disuguaglianze sociali perché la povertà non è una colpa, ci tengo a ribadirlo. Chi è al Governo invece – critica – dice che sono troppi. Che i soldi non servono. Possiamo farne a meno. E poi chiudono ospedali su ospedali. Però aumentano la spesa sulle armi. Loro non sanno fare e noi questo non ce lo possiamo permettere anche perché, quei fondi – proclama – sono soldi ottenuti per e durante tutta la sofferenza vissuta durante la pandemia. Ce li siamo meritati».

Un minuto di cori «Pace Pace» da parte della folla dopo la dichiarazione che «Vi sembra logico e normale finanziare una guerra per rifinanziare poi la ricostruzione?».

A sinistra Lorella Schiavoni, consigliera comunale del M5S

Quasi alla fine, ma solo in ordine di trattazione, il tema dell’inclusione dove il M5S presenta in lista il bengalese Ahmed Nahid Nazmul, appoggiato da centinaia di connazionali presenti a piazza Roma: «La nostra è una lista che si apre all’inclusione – ha concluso l’ex presidente del Consiglio – e ai bisogni reali dei cittadini. Per questo saluto tutta la comunità locale del Bangladesh che so essere numerosa e significativa ad Ancona. Perché per noi l’accoglienza va fatta nel segno dell’integrazione».

Infine, la linea del Movimento 5 Stelle non cambia: «Legalità, onestà e lotta alla corruzione e alle infiltrazioni della malavita organizzata e dell’interesse privato sulle questioni pubbliche per noi erano e restano il minimo comune denominatore».

Presenti, oltre a Enrico Sparapani, l’onorevole e coordinatore regionale Giorgio Fede, quello provinciale Sergio Romagnoli, i candidati sindaci di Maiolati Spontini Leonardo Guerro e Annavittoria Banzi di Falconara, e quelli  in corsa per il Consiglio comunale di Chiaravalle, Lorenzo Sbaffi, e  di Falconara, Bruno Frapiccini.

Giuseppe Conte è stato infine onorato dal M5S locale con una targa raffigurante i più importanti monumenti cittadini con tanto di dedica e un mazzo di fiori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’onorevole Giorgio Fede

 

 

 

Enrico Sparapani con la comunità bengalese presente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X