di Antonio Bomba
A poche ore dalle elezioni non si placano le polemiche tra centrodestra e centrosinistra. Ad intervenire è in questa occasione la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Maria Grazia De Angelis, candidata alle imminenti elezioni sempre con Fdi, la quale punta il dito contro i propri avversari per quella che secondo lei «È stata una campagna elettorale che ha violato la legge» e ha visto la sindaca uscente Valeria Mancinelli «Usare il proprio ruolo per fare propaganda elettorale».
«C’era una volta – inizia così il comunicato inviato da De Angelis – l’amministrazione Mancinelli. Si spera che questa sia la frase che diremo dal 16 maggio in poi. Infatti questa amministrazione che per dieci anni ha ‘tirato a campare’ continua con lo stesso metodo, a gestire questo periodo elettorale. Iniziamo a dire che dopo anni di quasi nulla, la sindaca Mancinelli ha dato il via ad opere di restauro, asfaltature, abbellimenti della città che sono state realizzate, creando non poche difficoltà ai cittadini, casualmente a ridosso delle elezioni».
Da qui le accuse al centrosinistra si aggravano, visto che secondo De Angelis in questa campagna elettorale «Hanno fatto appendere foto dentro i negozi, sapendo benissimo di essere in difetto con la legge elettorale. Il culmine è stato raggiunto con gli striscioni appesi alle Muse di Ida Simonella (candidata a sindaca, ndr) e della segretaria Pd, Elly Schlein, anche ciò illegalmente».
Il finale però, sempre dal suo punto di vista, è la cosa peggiore: «La ciliegina sulla torta sono gli incontri che Mancinelli ha appositamente fissato con AnconAmbiente il giorno 11 maggio e con l’Ata addirittura il 13 maggio, chissà com’era ‘urgente’? E chissà cosa prometterà? Capiamo che Mancinelli non voglia mollare l’osso, ma dal punto di vista del cittadino questo è solo abuso e sopruso (testuale della consigliera, ndr), in quanto la loro campagna elettorale ci sembra sia stata alquanto scorretta, ma i cittadini vedono le cose come sono e sono stanchi di tutto ciò, quindi domenica e lunedì, finalmente faranno una scelta definitiva, mandarli a casa».
Sul tema più importante, ovvero l’aver violato la legge vigente in tema di campagna elettorale e sul come poterla svolgere, abbiamo sentito telefonicamente Simone Pelosi, segretario comunale del Partito Democratico, per la replica: «Non ho voglia – esordisce così – di fare polemica con la consigliera De Angelis né con chiunque altro. Sono e siamo tutti molto impegnati nella campagna elettorale e nell’ascolto dei cittadini. Rispetto al resto, ci sarà chi verificherà se le cose sono state fatte in maniera conforme o meno. Al momento sul piano formale non abbiamo ricevuto nulla, né noi del Pd ne altri della coalizione».
Pelosi prosegue adesso sul solo piano politico: «Faccio questo esempio solo per differenziare l’atteggiamento. Riguardo ai drappi appesi al teatro riguardante il comizio di Elly Schlein, messi e rimossi in giornata e affissi dal comitato organizzatore della candidata sindaca in collaborazione con noi, i drappi sono stati appesi con i nomi delle persone che partecipavano all’iniziativa. Senza simboli, senza segnalazioni di voto. Due giorni prima in un comizio – prosegue – della stessa valenza perché sono intervenuti i maggiori leader di centrodestra (Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, ndr), durante il comizio in piazza pubblica (Piazza Roma, ndr), in un palco messo autonomamente come è loro diritto, sono stati presenti e proiettati simboli delle liste, nominativo del candidato nello sfondo al led wall del palco come è stato possibile vedere per tutti. Non abbiamo fatto e non abbiamo visto alcun rilievo del centrosinistra su questo e non capisco, diciamo, la differenza d’impostazione. Ricevere critiche – conclude – da chi ha fatto iniziativa dello stesso livello ma con altre modalità in un luogo pubblico?».
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