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Matthias Mengoni vince
i Campionati nazionali
di giochi matematici

PREMIO - Ad appena 10 anni lo studente della primaria ‘Fornace Fagioli’ di Osimo alla Bocconi di Milano ha sbaragliato la concorrenza di oltre 350 bambini entrando così nella squadra che rappresenterà l'Italia alla finale internazionale della competizione scientifica in programma il 25 e 26 agosto prossimi a Wroclaw in Polonia

Il piccolo e geniale Matthias Mengoni

 

Ad appena 10 anni ha vinto la 30esima edizione dei ‘Campionati nazionali di giochi matematici’ per la categoria Junior riservata alla scuola primaria e organizzati a Milano dalla Bocconi.

Matthias Mengoni con la pergamena della vittoria dei Campionati nazionali di giochi matematici

E ora l’osimano Matthias Mengoni che frequenta la quinta A della ‘Fornace Fagioli’ (Ic ‘Caio Giulio Cesare’), farà parte della squadra di studenti che rappresenterà l’Italia alla finale internazionale, in programma il 25 e 26 agosto prossimo a Wroclaw sul fiume Oder, nel Sud-Ovest della Polonia.

Si è articolata in due passaggi la competizione per il premio scientifico dedicato alle sezioni per le classi quarta e quinta delle Primarie. Lo scorso 1 marzo si sono svolte le qualificazioni nelle scuole aderenti al progetto. Alla primaria ‘Fornace Fagioli’ di Osimo, Matthias è salito sul podio ed ha conquistato il pass per la finale nella categoria Junior-quinte classi.

Il 13 maggio poi ha affrontato la prova più importante a Milano, confrontandosi con oltre 350 bambini in arrivo da tutta Italia. Lo studente osimano li ha sbaragliati tutti dimostrando doti di genialità. Non solo ha ottenuto il  primo posto in vetta alla classifica ma è stato anche l’unico nella sua categoria a rispondere correttamente a tutti gli otto quesiti del test sintetizzati nello slogan del concorso “Logica, intuizione e fantasia”. Per risolvere un gioco matematico è necessario – come viene spiegato nelle regole dello stesso Campionato– «possedere la capacità di ragionare, un pizzico di fantasia e quell’intuizione che fa capire che un problema apparentemente difficile è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere».

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