«Le forti piogge che hanno colpito il nostro territorio questa volta non ci hanno risparmiati ed ecco che a malincuore vi mostriamo il nostro club, allagato e pesantemente danneggiato». Così il Rugby Jesi ’70 nel mostrare, dai suoi canali social, le immagini di allagamenti e danni che hanno funestato nei giorni scorsi anche l’impianto da rugby jesino di via Mazzangrugno. «Colpito il cuore del nostro Club – spiega in una nota il presidente, Luca Faccenda – il campo in erba, gli spogliatoi, i locali che ospitano Club House, segreteria, il negozio. Risparmiata, per fortuna, la parte di impianto dove è presente il campo sintetico. Una prima conta parziale del danno ci ha condotti a fare una stima di oltre 20mila euro. Proprio il campo in erba ha subito il colpo maggiore: ci dovremo mettere mano, una volta asportato il limo che lo ha invaso, il terreno diventerà duro. E poi tutto il ripristino dell’impiantistica elettrica e idraulica, mobili e attrezzature informatiche che sono andati persi, la merce in vendita nello store e i prodotti immagazzinati nella Club House».
Nel momento dello sconforto, una luce l’hanno portata solidarietà e sostegno dal mondo rugbistico di tutta Italia, a partire proprio da quanti dell’impianto di Jesi sono stati negli anni ospiti, da avversari e amici. Appena domenica scorsa, c’erano fra campo in erba e sintetico oltre 600 bambini nella struttura, coi relativi accompagnatori e familiari, per il “Memorial Leonardo Mussini” dedicato ai club affiliati alle Zebre di Parma. «Molti Club italiani – ha reso noto il Club jesino – ci stanno dimostrando la loro vicinanza e siamo veramente grati per la loro generosità. Ma in questa fase così delicata facciamo appello a tutti per sostenerci».
Ed è stata lanciata una raccolta fondi: è possibile infatti partecipare ad una donazione effettuando un bonifico sull’Iban del conto corrente IT20T0870521200000000202706, intestato a Rugby Jesi 1970 Ssd. Dice a riguardo Faccenda: «Chi vuole, può darci una mano per fronteggiare i costi dei danni. Al lancio della raccolta, siamo stati spinti proprio dalle insistenze di tutti quelli che si sono fatti avanti. Tutti vogliono contribuire con qualcosa. Specie i Club più lontani da noi, che magari sono stati qui domenica scorsa o ad aprile per il Torneo “Federico II”, e che sono rimasti sconvolti dopo aver visto le immagini di ciò che è accaduto. Una grande solidarietà, che ci rinfranca».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati