Sorride con un punta di amarezza Ida Simonella e riserva con fair play ed eleganza parole di buon lavoro al nuovo sindaco di Ancona. Certo, pesano quei 1.425 voti che hanno separato la candidata della coalizione di centro sinistra dal traguardo di Palazzo del Popolo. Il centrodestra con le sue liste civiche è riuscito a spostare il baricentro politico soprattutto nelle frazioni della città dove Daniele Silvetti ha primeggiato e a lui ha consegnato con la vittoria del ballottaggio il timone di Ancona. Ma ci sarà tempo per analizzare quello che non è andato. «I cittadini si sono espressi così, ho provato subito a chiamare Daniele Silvetti ma credo che stesse festeggiando e non mi ha risposto. Gli faccio gli auguri, un grande in bocca al lupo per Ancona – commenta a caldo Simonella nella sua sede elettorale di Spazio Teatro- Gli lascio in eredità 80 milioni di investimenti che spero siano calati a terra senza perdere un minuto di tempo. E’ questa la serenità più grande per il lavoro che abbiamo fatto».
Non si è risparmiata in questa campagna elettorale e una cosa si sente di chiarirla subito. «Credo che abbia pesato tantissimo sull’esito del voto il vento di destra che sta soffiando. Diciamo così: il machismo che è stato mostrato in queste settimane con la discesa di ministri e dalla presidente del Consiglio che ripetevano ‘siamo forti, siamo forti, state con noi’, sì ha avuto il suo peso» osserva. Preferisce invece non pronunciarsi sul mancato apparentamento con le altre forze in quota sinistra, che al primo turno avevano sostenuto altri candidati sindaci. «Non so se abbia pesato questa scelta di non stringere apparentamenti – dice Simonella- Ma gli apparentamenti hanno senso se si trova il modo di farli e se si trova il terreno fertile. All’80%, con i debiti distinguo, ci siamo trovati con gli altri candidati sindaci, più difficile è stata la convergenza sui temi divisivi, sui quali hai costruito il tuo programma e la coalizione. Spostarti troppo da una parte significa poi perdere da un’altra parte. Bisogna anche essere responsabili. Comunque in molti seggi abbiamo vinto ampiamente, in altri meno. C’è stata una situazione altalenante. Credo anche che molte persone della sinistra e di altre liste, abbiano votato per me ma evidentemente non è stato sufficiente».
Ida Simonella non esclude neanche di essere stata percepita dall’elettorato come elemento di continuità con l’amministrazione uscente a fronte di un Daniele Silvetti ritenuto invece motivo di cambiamento. «Ho provato a dire che ero una storia nuova poi è evidente che ti misurano anche sulla amministrazione precedente. – rileva – Sono però convinta che il tempo sarà galantuomo e che, al di la della campagna elettorale, che è piena di schizzi di fango e di vari insulti, Valeria Mancinelli verrà ricordata come una delle più grandi sindache di questa città».
Una partita giocata su un bipolarismo perfetto, insomma che si era prefigurata difficile fin dall’inizio. Di questo è consapevole anche la segretaria del Partito Democratico Marche, Chantal Bomprezzi. «Il risultato di Ancona – scrive in una nota – ci suggerisce ancora di più di continuare a porre l’accento sulla necessità di ampie alleanze e ci impegneremo in questo senso per le sfide che ci attendono con le elezioni Amministrative già nel 2024. Il partito democratico sta registrando un nuovo corso e siamo fiduciosi. Attendiamo che tutti i Circoli e le Federazioni provinciali discutano con la massima attenzione per comporre l’analisi del voto per poi ripartire con nuovo slancio». Bomprezzi ringrazia Ida Simonella, il Partito democratico di Ancona, le forze di coalizione e «tutte le candidate e candidati e tutte e tutti coloro che si sono dati veramente da fare per questo appuntamento elettorale. Resta da risolvere, – sottolinea – per tutti e non solo per il Partito Democratico, un dato di astensione veramente preoccupante. Occorre lavorare in questo senso perché non possiamo accettare che una persona su due non vada nemmeno ad esprimere il proprio voto». Ad Ancona ha votato al secondo turno il 51, 57% degli 80.752 elettori, contro il 54,94% del primo. «Per parte nostra, il Pd Marche proseguirà nella sua impostazione di apertura del partito e di ascolto delle persone» promette Chantal Bomprezzi.
(m.p.c.)
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