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Autonomia differenziata,
il Pd vota la mozione di M5S e Pof

OSIMO - Nell'ultima seduta consiliare i democrat di maggioranza hanno sostenuto l'atto presentato dai consiglieri d'opposizione Donia e Ginnetti, firmato anche dal presidente del Consiglio, Giorgio Campanari

Il capogruppo consiliare del Pd di Osimo, Diego Gallina Fiorini, nell’aula consiliare

 

«Abbiamo votato a favore della mozione presentata venerdì scorso nel Consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle Osimo contro l’autonomia differenziata, una proposta di legge figlia dell’egoismo di questo Governo, in cui si toglie ai poveri per dare ai ricchi. Un Robin Hood al contrario, dove le Regioni del Nord vogliono conservare più risorse e avere più poteri, per toglierli allo Stato e alle Regioni del centro-sud, mettendo a rischio la stessa unità nazionale del Paese». Spiega così in una nota il gruppo consiliare del Pd Osimo in maggioranza la decisione di sostenere la mozione presentata da Caterina Donia (M5s) e Achille Ginnetti (Pof), dai banchi d’opposizione, contro l’autonomia differenziata, firmata anhe dal presidente del Consiglio, il dem Giorgio Campanari.

«E’ vero da un lato che l’art. 116 della Costituzione prevede ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia per le Regioni a statuto ordinario che ne fanno richiesta, ma il disegno di legge del ministro Calderoli apre la strada ad una totale spaccatura del Paese, consentendo alle Regioni di trattenere la maggior parte del gettito fiscale e dando loro la potestà di legiferare in quasi tutte le materie, dall’istruzione alla sanità al lavoro, togliendole alla competenza dello Stato. – prosegue il comunicato ripercorrendo quello che in aula ha spiega il capogruppo democrat Diego Gallina Fiorini – Il tutto da attuare attraverso accordi separati tra Stato e Regioni che non passerebbero neanche per il Parlamento, del tutto esautorato delle sue funzioni, e senza che vi sia la preventiva definizione legislativa dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lsp), necessari a comprendere il fabbisogno di diritti civili e sociali che deve essere determinato e garantito in modo uniforme su tutto il territorio nazionale».

Il consigliere Achille Ginnetti (Progetto Osimo Futura) nella Sala Gialla, seduto accanto alla consigliera Caterina Donia (M5S)

«E’ vero che il progetto di autonomia differenziata parte dall’iniziativa di tre Regioni tra cui l’Emilia Romagna e che la proposta era nel contratto del primo Governo Conte, ma la proposta Calderoli è secessionista più che autonomista, e sia il Pd che il Movimento Cinque Stelle sono fortemente contrari. – conclude la nota del Pd Osimo – E’ in atto uno scambio di interessi tra Fratelli d’Italia e Lega Nord, dove si dà il via libera all’Autonomia differenziata in cambio del Presidenzialismo, una tragedia che manderebbe a pezzi un Paese già abbastanza diviso».

In vista delle prossime elezioni amministrative, in programma nel 2024 per Osimo, i partiti del centrosinistra sono pronti ad aprire il dialogo, strizzando l’occhio ai movimenti con M5S e Pof che nella Sala Gialla negli ultimi mesi stanno presentando atti a firma congiunta e che entrambi si trovano sempre più spesso allineati sulle stesse posizioni. Il Pd ha già iniziato un confronto interno per scegliere il successore del sindaco Simone, che il prossimo anno terminerà il suo secondo mandato e non potrà correre, per legge, per il terzo. C’è da capire seper la candidatura a sindaco il Partito Democratico punterà su figure storiche e solide come l’attuale presidente del CdA di Astea spa, Fabio Marchetti, sulla vice sindaco Paola Andreoni o sull’assessora Michela Glorio, o se invece sceglierà nomi nuovi, magari anche espressione della società civile. L’unico candidato sindaco per il 2024 già ufficializzato è quello delle Liste civiche Osimo, Sandro Antonelli, eletto con le primarie lo scorso mese di aprile.

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