di Antonio Bomba
Aggiornamento delle 19,40 – Dopo una serie di considerazioni la nave Ong Sos Humanity 1 è stata assegnata al porto di Civitavecchia e pertanto non giungerà più ad Ancona. Civitavecchia dista 950 chilometri, dunque meno dei 1.400 che l’imbarcazione avrebbe dovuto compiere per giungere nella città dorica.
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Dopo mesi di stop, Ancona tornerà ad ospitare una nave Ong e le persone tratte in salvo dal suo equipaggio. Questa volta si tratta della Sos Humanity 1. La nave ha soccorso 30 migranti, 4 donne e 11 minori, tra cui figura anche un bimbo nato soltanto due mesi fa.
Non mancano tuttavia le polemiche. La Sos Humanity 1 fa sapere che le persone sono state raccolte mentre si trovavano su di un gommone sovraffollato e partito da Sabratha, in Libia, in un’area di responsabilità maltese ‘Pur essendo responsabili – si lege in una nota di accusa scritta dalla stessa Ong -, le autorità maltesi competenti non hanno assunto il coordinamento dell’operazione di ricerca e salvataggio’.
La Humanity si sofferma poi a descrivere la condizione dei tratti in salvo: ‘Sono esauste ma in condizioni mediche stabili’. Non mancano poi le critiche per l’assegnazione dello scalo dorico come destinazione, giudicato troppo distante dal luogo di salvataggio dato che la nave dovrà percorrere 1.400 chilometri: ‘Ciò significa una navigazione di quattro giorni, mettendo a rischio inutilmente lo stato e la salute delle persone soccorse e vulnerabili’.
Considerando validi i 4 giorni di percorrenza, la nave è quindi attesa per mercoledì. Ma la situazione, come sempre accade in questi casi, era e resta tutto un divenire.
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