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Macerata-Loreto, in 10mila allo stadio
C’è anche la “figlia del Pellegrinaggio”
«Esaudite le preghiere dei miei genitori» (Foto)

IL CAMMINO partito dall'Helvia Recina nel ricordo di Papa Wojtyla. Dopo 10 anni è mancata la telefonata del pontefice, perché Papa Francesco è in ospedale. Il cardinale Angelo De Donatis: «Siate voi fiaccole della pace, che illuminano con la speranza questo tempo buio»
La partenza dei pellegrini

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di Monia Orazi (foto Fabio Falcioni)

Sono le 20.26 quando la fiaccola della pace, simbolo del pellegrinaggio attraversa lo stadio Helvia Recina, condotta dai tedofori vestiti di bianco, posizionata sotto la gigantografia della Madonna Nera di Loreto. Tanti anni dopo aleggia ancora il ricordo di Papa Wojtyla nell’aria.

Fiaccola_Pellegrinaggio_FF-1-325x216Per chi trent’anni fa c’era è un’emozione grande rivederlo in quel video, con l’intensità delle sue parole e l’augurio ai pellegrini, giunti in circa duecento pullman, arrivati da tutta Italia e anche dall’estero, di cui due dalla Svizzera. A vegliare su di loro questa notte di cammino e preghiera, un’imponente organizzazione con circa 1500 volontari, un dispostivo completato dai servizi sanitari e di sicurezza. Diecimila i presenti seconda la Questura.

«Non potete immaginare la gioia nel salutarvi e nel vedere lo stadio pieno, dopo gli anni a cui abbiamo dovuto rinunciare al pellegrinaggio a causa della pandemia – ha detto il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli – C’è chi ha fatto un lungo viaggio per essere qua, Macerata vi accoglie e vi ringrazia per questa devozione verso il pellegrinaggio, che aumenta ogni anno grazie a questa attrattiva misteriosa, data dallo stare insieme, dalle preghiere e dal condividere la fatica del cammino».

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Quest’anno è mancata la telefonata del pontefice, perché Papa Francesco è in ospedale. Sarebbe stata l’undicesima chiamata di Papa Bergoglio, ma la figura del pontefice appare sorridente sul maxischermo, quasi a rincuorare i pellegrini.

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Il cardinale Angelo De Donatis

Ospite speciale della celebrazione è il cardinale Angelo De Donatis che ha incentrato la sua omelia sul tema di quest’anno del pellegrinaggio “Chi cerchi?”: «La domanda chi cerchi ed è per te, immerso in questa bellissima e variegata folla di persone, accomunate dal desiderio di rispondere. E’ per te che vivi un tempo difficile, una tua preoccupazione in famiglia, una delusione al lavoro. E’ per te che sei sposato, che sei genitore, chiamato a riscoprire l’essenza e la freschezza dell’amore, è per te che vivi nella malattia e nella sofferenza, è per te che sei nel lutto, con il vuoto dell’assenza di una persona amata. Il secondo passaggio è cercare insieme, il terzo passaggio è credere che se cerchi veramente, troverai qualcosa di più grande di ciò che ti aspetti. In questa notte e da questa notte, siate voi fiaccole della pace, che illuminano con la speranza questo tempo di buio, pensando a tante, troppe persone, che soffrono il dramma della guerra e della violenza. Siate fiaccole capaci di strapparci dal nulla che vuole divorare l’anima».

Pellegrinaggio_partenza_FF1-325x217E’ stato letto anche il messaggio di monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca: «Il pellegrinaggio è il modo attraverso cui il buon Dio ci chiama a partecipare alla vita di tutti gli uomini, perché ogni uomo è pellegrino. In questa circostanza che è molto dolorosa, per certi versi tragica, perlomeno preoccupante, desidero innanzitutto farmi pellergino di pace e chiedere a voi di pregare perché la ace di Cristo si distenda innanzitutto nei cuori, nelle famiglie, nelle nazioni e tra i popoli».

Pellegrinaggio_partenza_FF3-325x217Un pubblico attento e composto ha ascoltato la celebrazione eucaristica, sono le 20,38 quando il primo gruppo di pellegrini parte dai cancelli dello stadio Helvia Recina con la croce di legno alla volta di Loreto, arrivo previsto tra le 5.30 e le 7.30 di domani mattina, con il lungo serpentone di fiaccole che illuminerà la notte lungo il cammino che si snoda tra le colline marchigiane.

Pellegrinaggio_partenza_FF4-325x217Tante le testimonianze di fede di questa notte, tra queste quella di Annagiulia, la “figlia” del pellegrinaggio, i cui genitori venti anni fa, vennero da pellegrini a prendere parte alla Macerata-Loreto perchè non riuscivano ad avere figli:  «Mi chiamo Annagiulia e ho 19 anni. Vengo da Pegognaga, un piccolo paese in provincia di Mantova e questo è il mio primo pellegrinaggio da Macerata a Loreto. A dir la verità sarebbe il secondo ma ero troppo piccola per ricordarmelo, quindi non vale. Ero venuta per volere dei miei genitori, Davide e Clarissa.

Pellegrinaggio_partenza_FF2-325x217Loro infatti avevano voluto portarmi come segno di gratitudine verso Maria che dopo due anni, aveva esaudito le loro preghiere. Nella mia famiglia dobbiamo molto alla Madonna di Loreto poiché ha sempre esaudito ogni nostra richiesta. In breve, ha intercesso per i miei genitori per costruire una famiglia e un futuro. Infatti non solo dopo quel pellegrinaggio del 2002 sono nata io, ma anche Lara e Cristian. Dunque siccome questa Maria è molto più brava di me a trovare soluzioni ai problemi, quest’oggi sono venuta con una nuova richiesta, una mia di crescita. Chiedo aiuto e forza per il mio futuro. Per l’esame di maturità che tra due settimane dovrò affrontare, per l’università e per tutto l’ignoto che sta davanti a me, che mi spaventa tanto quanto mi incuriosisce».

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