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Truffe agli anziani:
altre due vittime
per oltre mille euro

ANCONA - Fingendosi un avvocato, ha convinto una 85enne e una 82enne a consegnare denaro e gioielli alla 'segretaria' mandata a casa. Soldi che sarebbero serviti per risarcire un presunto danno causato dai rispettivi figli. I consigli della polizia per non cadere in trappola

Vittima della truffa sono stati ancora una volta gli anziani (Archivio)

Nel pomeriggio di ieri, le Volanti sono intervenute sia in zona Viale della Vittoria, che in via Benedetto Croce, a seguito della segnalazione di due truffe a due donne di 85 e 82 anni.
Il raggiro, in entrambi i casi, è stato attuato con la modalità del falso avvocato. Il malvivente telefona agli anziani dicendo che i loro figli sono stati coinvolti in incidenti, chiedendo quindi del denaro per un presunto risarcimento dopodiché si offre di andarlo a ritirare direttamente a casa o, addirittura, di accompagnare la vittima al più vicino bancomat per effettuare un prelievo.

La Polizia di Stato, da sempre accanto alle fasce deboli, invita i cittadini a parlare con i propri anziani, familiari, vicini di casa, per metterli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutare a difendersi.

Nel periodo estivo, il pericolo di truffe ai loro danni è maggiore a causa del parziale svuotamento delle città. «Le persone della cosiddetta ‘Terza età’ – ricorda la questura – sono quelle che rimangono più sole. Ricordiamoci di loro e magari cerchiamo di dedicargli qualche ora del nostro tempo per accompagnarli nelle commissioni, come fare la spesa o ritirare la pensione».

In entrambe le circostanze le vittime sono state contattate telefonicamente, hanno fornito l’indirizzo di casa alla truffatrice che è poi giunta sul posto, fingendosi la segretaria dell’avvocato e consegnando oltre 1.000 euro in contanti per ciascuno episodio, insieme ad alcuni gioielli e, in un caso, addirittura bancomat e pin per poi dover bloccare la carta una volta capito che si trattava di una truffa.

Il questore di Ancona: «L’attività operativa e d’indagine, pur coronata da efficaci risultati, non appare sufficiente ad arginare fenomeni come quello delle “Truffe agli Anziani”, che richiedono una rinnovata consapevolezza della loro centralità, in quanto indice significativo della civiltà di una moderna società. L’attività di sensibilizzazione – aggiunge Capocasa – rappresenta una risposta efficace, nella convinzione che gli anziani abbiano bisogno di per prendere cognizione e riflettere in ordine alle variegate problematiche, attinenti alla loro sicurezza. La testimonianza tangibile del percorso di prevenzione e di educazione alla legalità che ogni giorno cerchiamo di intraprendere in questa provincia, convinti che l’autorità si eserciti “servendo” ».

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