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Quattro fendenti
col cacciavite alla moglie:
in carcere un 61enne

ANCONA - L'uomo è stato raggiunto dai poliziotti della Squadra Mobile che lo hanno accompagnato nel carcere di Montacuto dove sconterà una pena di 7 anni e 8 mesi

L’arresto è stato effettuato dalla Squadra Mobile (Archivio)

E’ stato arrestato ieri dai poliziotti della Squadra Mobile, sezione Reati contro la Persona, su disposizione della procura.
Per l’uomo, un 61enne italiano di origini tunisine, ex pescatore, domiciliato in città, è stata disposta l’esecuzione di una sentenza emessa nel 2022 dalla Corte d’Appello dorica, confermata in cassazione e diventata irrevocabile lo scorso maggio, nella quale è stato condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione per lesioni personali aggravate, maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio. Reati risalenti dal 2016 al 2019.
I fatti si riferiscono a una serie di continui episodi di maltrattamenti in famiglia, da parte dell’uomo nei confronti della moglie, che avvenivano anche in presenza dei figli minori della coppia, procurandole lesioni al corpo e alla testa.
Nel corso dell’ennesimo episodio di maltrattamenti, risalente al novembre 2019, l’uomo aveva spinto con violenza la porta della cucina per poi far cadere a terra la moglie dopodiché la accoltellò alle spalle con quattro fendenti inferti con un cacciavite di 18 centimetri procurandole “ferite penetranti del torace in regione dorsale con pneumotorace destro ed enfisema sottocutaneo ed ecchimosi agli arti” con una prognosi di 40 giorni. L’omicidio non riuscì solo grazie all’intervento dei figli.
L’uomo si trova ora rinchiuso nel carcere di Montacuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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