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M5S Ancona:
«Domani saremo in piazza
contro il Governo Meloni»

LA PROTESTA - Il gruppo locale parteciperà in massa alla manifestazione di Roma. Diritti sociali e no alla guerra i temi principali

Il gruppo anconetano del M5S davanti al comune

di Antonio Bomba

Il gruppo di Ancona del Movimento 5 Stelle domani sarà presente in massa alla manifestazione nazionale del 17 giugno a Roma.

Ma per cosa si manifesta di preciso? Contro le politiche economiche del governo Meloni, da sempre invise ai pentastellati di Giuseppe Conte.

Nel comunicato inviato in redazione dall’M5S Ancona si legge che: «Si protesterà ‘con forza’ contro le politiche economiche e sociali. Il nuovo esecutivo ha smantellato una ad una ogni forma di protezione sociale per i più deboli che noi (cioè i due governi presieduti da Conte, ndr) avevamo creato, sostenendo che, in particolare con le risorse destinate al Reddito di Cittadinanza, si potevano aiutare le imprese creando così nuovi posti di lavoro. Allo stesso modo i Ministri competenti hanno inopinatamente anticipato la cancellazione del finanziamento per le ristrutturazioni edilizie, il cosiddetto ‘superbonus 110%’, lasciando in molti casi diversi cittadini con i cantieri incompiuti e mettendo sul lastrico migliaia di imprese che avevano investito ed assunto forza lavoro».

Il comunicato prosegue mettendo in risalto come secondo loro «Questo Governo, che si vanta di aver ottenuto chissà quali risultati, non è neppure in grado di utilizzare le ingenti risorse, 209 miliardi, del Pnrr procurate dal Governo Conte dopo l’emergenza Covid. Le condizioni economiche di salariati e pensionati sono sempre più drammatiche: l’inflazione al 10% erode il già scarso potere d’acquisto e, beffa delle beffe, proprio il 1 Maggio, festa del lavoro, sono stati introdotti ulteriori elementi di precarietà ed insicurezza a danno dei lavoratori stessi, a cui viene negato anche il diritto ad un salario minimo garantito che invece è presente ovunque in Europa. A questo modo si tollerano ‘rapporti di lavoro’ compensati con la miseria di 3/4€ l’ora. L’altro settore in assoluta emergenza è quello della Sanità, mancano ovunque: medici, infermieri e attrezzature adeguate, chi vuole curarsi è costretto ad avvalersi delle costose prestazioni della Sanità privata, in contrasto con quanto previsto dal Dettato Costituzionale».

La soluzione? Per loro è semplice e individuata: «Le risorse per cercare di aiutare chi è in difficoltà ci sarebbero, basterebbe tassare gli extra profitti di chi si è arricchito in questi anni: settore energetico e farmaceutico, banche ed armamenti, ma il Governo, anche in questo caso, fa orecchie da mercante. Questo esecutivo è invece molto capace nel reperimento di risorse adibite a scopi militari ed è addirittura favorevole all’utilizzo dei fondi europei del Pnrr per l’acquisto di armamenti, facendo finta di ignorare che tali risorse erano state erogate per tutt’altre finalità: ‘transizione energetica’, infrastrutture, sanità e istruzione. Il prosieguo dell’invio di armamenti, in una guerra tra due paesi che non sono nostri alleati ed a cui non siamo legati da alcun trattato internazionale è totalmente in contrasto con la Costituzione Italiana che: ‘Ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’».

E invece, sempre secondo loro «Il nostro Governo asseconda in modo acritico l’escalation militare e non si fa promotore né sostenitore di qualsivoglia trattativa di pace. Movimento 5 Stelle Ancona manifesterà convintamente il 17 giugno contro la continuazione infinita di questa assurda guerra e per il ripristino – è la loro conclusione – dei fondamentali diritti di equità sociale, come previsto dalla nostra Costituzione»

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