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Pizzi (Ap) eletto Presidente
al posto di Ippoliti, sorpresa
al primo consiglio comunale

ANCONA - Il collega di lista, medico-chirurgo, preferito all'avvocato per il ruolo di 'arbitro' dei consiglieri. Il leader di Aic, come da ipotesi, ottiene la vicepresidenza. Silvetti: «Mi assumerò a pieno tutte le mie responsabilità»

Simone Pizzi di Ancona Protagonista. È lui il nuovo presidente del consiglio comunale

di Antonio Bomba

Non sono mancate le sorprese al primo consiglio comunale con Daniele Silvetti sindaco. Ad essere eletto Presidente dell’assise, questo pomeriggio, è stato infatti Simone Pizzi e non Arnaldo Ippoliti come deciso in un primo momento dalla maggioranza nei giorni scorsi. Francesco Rubini di Altra Idea Di Città invece è il nuovo il vicepresidente come ampiamente previsto.

Una scelta, quella di nominare Pizzi, decisa nei giorni successivi alla presentazione della Giunta, avvenuta venerdì. Quella mattina tutti, a mezza bocca e in via non ufficiale, confermavano che per quel ruolo era certa la nomina dell’avvocato. E invece qualcosa a quanto pare è successo che ha portato la maggioranza a decidere per questo cambio di rotta.

La scelta finale, a quanto risulta, è stata presa dal gruppo di Ancona Protagonista tanto che Ippoliti stesso, tra i primi a prendere parola in aula, ha così spiegato il tutto: «Nonostante avessi avuto l’opportunità di rappresentare questo consiglio, per motivi di lavoro e personali mi trovo costretto a rinunciare. Pertanto, in pieno accordo con il gruppo, ho deciso di designare il collega e amico Simone Pizzi».

Pizzi, medico-chirurgo al Salesi, è stato indicato ufficialmente dal capogruppo di Fratelli d’Italia Jacopo Toccaceli (così come Francesco Rubini per la vicepresidenza) e ha ottenuto il consenso dichiarato di ogni gruppo consiliare (unici a non prendere parola sono stati Civitas Civici, Lega, Ripartiamo Dai Giovani e Rinasci Ancona tutti appartenenti alla maggioranza).

Arnaldo Ippoliti (Ap)

E l’opposizione? La prima a prendere parola è stata Ida Simonella, per 10 anni assessora al bilancio, candidata sindaca del centrosinistra e adesso capogruppo di Ancona Futura: «Appoggiamo la candidatura di Simone Pizzi, già ammirato anni orsono alla vicepresidenza quando svolse il ruolo di ‘arbitro’ in maniera egregia». Parole di stima e apprezzamento sono giunte tra gli altri anche da Carlo Maria Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi), Mimmi Giangiacomi (Partito Democratico), Tommaso Fagioli (Azione-Italia Viva Calenda) e Vincenzo Rossi (Forza Italia).

Alla votazione, avvenuta con scrutinio segreto, ha ottenuto 31 voti a favore contro 1 per Ippoliti (per questo voto la maggioranza accusa l’opposizione e viceversa) più una scheda dubbia, visto che arrecava anche il nome del vicepresidente, ma vista la larga maggioranza l’episodio non ha inciso e passerà in cavalleria.

Susanna Dini e Simone Pizzi

Sempre Pizzi, nel salire al suo posto, ha omaggiato con un mazzo di fiori Susanna Dini (Pd) che fin lì aveva presieduto l’assemblea in qualità di consigliera anziana più votata. Poi, più volte tradito dall’emozione, ha ringraziato tutti «Anche chi non mi ha votato. Grazie a tutti per le belle parole spese per me. Andrò ad occupare un incarico di grande onore e di grande responsabilità. Lo interpreterò – spiega le sue intenzioni – con spirito di servizio e assumendomi le mie responsabilità. Questo ruolo istituzionale lo svolgerò nel completo rispetto delle vostre idee e delle vostre proposte attraverso la collaborazione di tutti voi: capigruppo, gruppi e consiglieri». Il nuovo presidente dell’assemblea promette a tutti di «Ben distinguere tra la grande e forte passione politica e il dovere istituzionale. Perché si può trovare il meglio anche nella parte politica più remota e opposta a noi». Infine un’altra promessa stavolta comune a tutti i consiglieri, vale a dire di «Non tradire mai il mandato datoci. Rendiamo così onore alla città. Ankon Dorica Civitas Fidei è un motto che celebra la nostra civiltà antica e la fedeltà ad essa dei suoi cittadini e a cui tutti noi siamo chiamati. Chiedo poi – aggiunge – di utilizzare parole per costruire, mai per distruggere o ferire altri. Mi affido infine per me e per voi alla Madonna del Duomo».

il sindaco Daniele Silvetti al voto per eleggere il presidente del consiglio comunale

Successivamente, a maggioranza assoluta, vale a dire 33 voti favorevoli, Francesco Rubini ha ottenuto la vicepresidenza «Non retribuita, ci terrei a precisarlo prima che qualcuno inizi a dire che Francesco Rubini con la politica è arrivato a fare i soldi» ha tenuto a chiarire a Cronache Ancona. Mentre nel suo discorso antecedente la votazione aveva dichiarato che «Ringrazio chi in maniera bipartisan ha riconosciuto nella mia figura la giusta esperienza maturata sul campo per svolgere questo ruolo. Sono in consiglio da 10 anni. Ho sempre tenuto la schiena dritta – prosegue fiero – e mentre maggioranza e opposizione cambiano i colori io resto sempre all’opposizione. Ritengo di aver sempre dimostrato dialogo e confronto utile con tutti». Rubini non manca poi di far notare come «La maggioranza segna un passo importante nell’offrire all’opposizione la vicepresidenza. Una cosa che era stata negata nelle ultime esperienze» così come «Che al centro torni l’assemblea. Mi sembra che ci siano buone premesse. Evitando così, come visto negli ultimi tempi, che i consiglieri svolgano il semplice ruolo di passacarte, visto anche che, con il sistema maggioritario in vigore, questi assegna al sindaco poteri quasi assoluti. E invece il consiglio comunale deve tornare ad avere il proprio ruolo istituzionale di controllo e di proposta, nonché di interfaccia con i cittadini».

Sempre Daniele Silvetti, applaudito al termine del suo discorso conclusosi con il giuramento

Infine ha preso parola, Daniele Silvetti il quale, dopo aver presentato ufficialmente la Giunta al consiglio comunale, ha tenuto il discorso di insediamento «Tengo a salutare la città di Ancona presente in quest’aula e chi è fuori per motivi di lavoro. Ringrazio tutti perché è un onore per me rappresentare la società anconetana. Sento sulle mie spalle una grande responsabilità che assumo davanti ai cittadini anconetani, la più grande della mia vita, dopo quella di essere padre e marito di famiglia. Sono perfettamente consapevole delle responsabilità e dei compiti a cui siamo chiamati dai banchi della giunta che del consiglio. Mi aspetto lealtà e collaborazione. È un momento per me molto importante. La campagna elettorale è finita due settimane fa e mi pare che oggi si sia dato un segnale molto forte alla città. E cioè che nei momenti alti, dovendo scegliere la massima espressione di quest’aula, si sia raggiunto da subito un accordo comune. Questo – prosegue contento di ciò Silvetti – Ci dà forza e ci dà spinta e da un segnale di autentica coesione all’esterno».

Ida Simonella al voto

Il sindaco lancia poi un appello ai consiglieri: «Chiedo alla maggioranza di fare la maggioranza, di assumersi le sue responsabilità e alle opposizioni di fare opposizione in maniera autentica, sincera, leale, costruttiva e critica come giusto che sia, ma ben consapevole che ci saranno dei momenti strategici e decisivi in cui i numeri saranno importanti ma gli intendimenti lo saranno ancora di più. Il segnale dovrà essere forte fortissimo». Silvetti, prosegue il suo discorso sempre rivolgendosi all’opposizione: «Lo so. Non mancheranno momenti di confronto anche aspri. Lo sappiamo tutti. Ma se tutto avverrà nei limiti della civica convivenza, tutti sapremmo trarre i migliori riferimenti e i migliori esempi per governare bene questa città. Io per primo».

Simone Pizzi e Francesco Rubini: Presidente e vicepresidente dell’assemblea

L’ex presidente del Parco del Conero prosegue promettendo dedizione totale: «Ce la metterò tutta offrirò il massimo impegno senza mai sottrarmi alle mie responsabilità, alle decisioni più difficili. Senza mai nascondermi. Lo farò con la giunta e con voi perché credo fortemente nella centralità del consiglio comunale. Da qui (intende l’aula del consiglio comunale di Palazzo del Popolo, ndr) sono partito e manco da 17 anni. È passato tanto tempo e rientro da sindaco ovviamente più maturo e consapevole».

In conclusione «Per certe scelte è tempo di uomini e donne coraggiosi. So che in questa aula ce ne sono e spero vivamente che San Ciriaco ci illumini per la determinazione e l’ispirazione di cui avremo bisogno ogni qual volta andremo a votare una delibera o a prendere una scelta». Questo prima di recitare il giuramento ufficiale ed essere sommerso dagli applausi del centinaio di persone giunte ad assistere a questa giornata storica per il centrodestra.

Carlo Ciccioli tra il pubblico

Tutto qui? No anzi. Il primo consiglio comunale a guida centrodestra si è aperto tra lo stupore di tutti, visto che per motivi di spazi e posti il centrodestra si è dovuto sedere a sinistra e viceversa. Non sono mancate battute e ironia su questa particolarità. Ciò prima che la presidente straordinaria Dini passasse alla prima votazione, vale a dire la ratifica dei consiglieri entrati al posto degli assessori. Dini non ha mancato di «Dare un benvenuto a tutti voi. I nuovi in primis, ma anche gli altri consiglieri e tutti gli uffici comunali».

Ad assistere a questa prima sindacatura targata centrodestra della storia di Ancona erano presenti un centinaio di persone nella rinnovata sala consiliare di Palazzo del Popolo. Le lunghe attese tra una votazione e l’altra hanno permesso a tanti vecchi amici-nemici di re-incontrarsi e scambiare qualche battuta. Tra coloro abbiamo notato vecchi consiglieri comunali come Andrea Vecchietti (ex M5S) e Lorenzo Morbidoni (Pd). Tra questi anche Carlo Ciccioli che non ha mancato di tornare per una volta al banco di opposizione che occupò oltre 40 anni fa, al debutto in consiglio comunale, sotto il gruppo del Movimento Sociale Italiano.

Segretario generale Montaccini

Carlo Ciccioli nel banco riservato all’opposizione che occupò, da debuttante, oltre 40 anni fa

 

 

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