«Ok all’uscita dal porto grazie al progetto dell’Ultimo Miglio, ma quello per il lungomare nord?» A domandarselo è Ida Simonella, consigliera comunale d’opposizione ed ex assessore al Porto di Ancona, candidata sindaco alla ultime Comunali per la coalizione di centrosinistra. «Ieri Anas ha fatto un annuncio importante. – ricorda Simonella nel suo comunicato – Ovvero la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando di gara d’appalto, del valore di 148 milioni di euro, per la realizzazione del nuovo collegamento tra la Ss 16 e il porto di Ancona. Come è stato ricordato nel comunicato (e mi ha fatto piacere), si tratta di un progetto che nasce nell’ambito di un’intesa tra Anas, Rfi, Comune di Ancona, Regione Marche e Adsp firmata nel 2017, alla presenza dell’allora Ministro Delrio. Riporto una foto di quel giorno e spinto dalla nostra giunta. Da lì partirono le progettazioni preliminari e soprattutto la ricerca delle risorse economiche che il ministero riuscì ad inserire a bilancio nel corso di un paio di anni. Voglio tuttavia spiegare cosa va in appalto oggi. È il progetto definitivo che contempla una soluzione, che non è il piano A, diciamo. Si tratta ovvero di una soluzione che rende possibile realizzare la strada senza realizzare il lungomare nord (progetto questo in cui capofila sono le Ferrovie). Con qualche effetto che qui semplifico».
Ida Simonella spiega che «sulla Flaminia la viabilità rimane quella attuale. Sulla stessa strada convivono i traffici intensi del porto e gli altri. Solo nei pressi di Bartoletti si sale, attraverso una rampa dietro l’ospedale e ci si ricollega alla nuova Ss16. Il progetto A prevedeva il raddoppio della Flaminia e in pratica la separazione dei flussi veicolari tra quelli principalmente portuali/mezzi pesanti e non. Fin dal bypass della Palombella. Ma questo lo puoi fare se e solo se realizzi l’intera operazione Lungomare Nord. Che ancora resta in fase di Valutazione Impatto Ambientale. La Regione Marche, che si intesta la spinta su questo progetto, mai cita il progetto Lungomare Nord. Quel progetto consente la velocizzazione della linea ferroviaria, la realizzazione di un parco naturale, il ridisegno del porticciolo di Torrette, l’attesissima protezione del Marina Dorica Ancona dall’insabbiamento progressivo e uno specchio acqueo da destinare anche alle attività sportive e altro».
La consigliera rimarca che «Anas fa benissimo a procedere. E nelle interlocuzioni avute in questi mesi prima della gara siamo stati i primi ad essere d’accordo. Anche perché il progetto che va in appalto è suscettibile di essere modificato se sopraggiunge l’approvazione del Via per il Lungomare Nord, in cui capofila sono le Ferrovie, ripeto. Il Comune aveva anche visti accettati nel cosiddetto piano A le proposte di una rotatoria su via Conca e la realizzazione di due sottopassi per raggiungere il mare. Vanno ripresi e presidiati. Mi auguro che la Regione e il Comune si spendano per questo progetto che ha un impatto notevole anche su altre realtà cittadine. Non vedo tuttavia traccia di tutto questo in nessun atto amministrativo, e in nessuna dichiarazione. Se ci siete, battete un colpo» conclude nella nota Ida Simonella.
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