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Rifiuti, cinque Comuni votano
contro l’affidamento in house

ANCONA - Senigallia, Falconara, Monte San Vito , Belvedere Ostrense e Camerata Picena hanno espresso il loro no ieri all'assemblea dell'Ata che ha confermato l'intenzione di affidare il servizio integrato dell'Ato2  a soggetti pubblici. Approvata, nel frattempo, la prosecuzioni tecnica per le varie gestioni che andranno a scadenza. Prossimo appuntamento il 30 settembre

foto d’archivio

 

Gestione dei rifiuti, i comuni di Senigallia, Falconara, Monte San Vito , Belvedere Ostrense e Camerata Picena  votano contro alla delibera per l’affidamento del servizio in house. Ieri, giovedì 29 giugno, l’assemblea dell’Ata ha confermato l’intenzione di affidare la gestione integrata dei rifiuti urbani dell’Ato2  tramite un affidamento “in house” . Saranno, pertanto, riavviati i contatti con i soggetti istituzionali di riferimento a partire dai comuni di Ancona e Jesi, al fine di valutare delle possibili soluzioni . L’Assemblea ha previsto uno step di monitoraggio al 30 settembre prossimo per valutare quanto meno la non manifesta infondatezza dei progetti. Nelle more dell’esecuzione del progetto l’Assemblea ha disposto le prosecuzioni tecnica del servizio delle varie gestioni che nel frattempo andranno a scadenza.

«La deliberazione è passata con il voto contrario di vari Comuni tra i quali quelli di Senigallia, Falconara, Monte San Vito, Belvedere Ostrense e Camerata Picena i quali ritengono che  tale decisione rischi di prorogare lo stato di incertezza attuale e di ripetere gli errori del passato che hanno visto bocciare dagli organi giurisdizionali i tentativi di affidamento “in house” per ben tre volte con la sentenza dal Tar confermato dal Consiglio di Stato e ribadito  recentemente dal parere della Conti dei Conti . Siamo convinti – specificano in un comunicato i rappresentati delle amministrazioni di Senigallia, Falconara Marittima, Monte San Vito, Belvedere Ostrense e Camerata Picena -che tale decisione non sia nell’interesse dei cittadini delle nostre comunità. A causa di questa situazione che si protrae da molti anni , le aziende attualmente affidatarie del servizio di rifiuti non programmano investimenti che potrebbero migliorare il servizio stesso sia sotto il profilo qualitativo e sia riducendo il costo per i cittadini».

«Speriamo – prosegue la nota dei 5 Comuni – che prima del prossimo step di monitoraggio l’Assemblea abbia il coraggio e la volontà di prendere atto della situazione, ossia che riproporre l’affidamento in house molto probabilmente incorrerà nei medesimi ricorsi che per anni hanno bloccato l’affidamento del servizio. A questo punto occorre prendere atto che la gara è l’unica e ultima soluzione rimasta percorribile. I tentativi di cercare una soluzione per un soggetto a cui affidare il servizio in house che si stanno perpetrando ora, seppur apprezzabili nello spirito di ampia condivisione, sono ipocriti pannicelli tardivi».



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