Infermiere di comunità,
Osimo Stazione e Abbadia scelte
come sede del progetto pilota

La Sala Gialla, l’aula consiliare di Osimo (archivio)

Sarà sperimentata anche ad Osimo Stazione-Abbadia l’attività dell’infermiere di comunità, figura istituita come progetto pilota dall’Ast 2 di Ancona con i fondi del Pnrr. La notizia è stata ufficializza ieri pomeriggio in nella Sala Gialla dal consigliere d’opposizione Achille Ginnetti (Pof) nel presentare un emendamento alla sua mozione sulla riapertura del punto prelievi nelle due frazioni osimane firmata con la consigliera Caterina Donia (M5S) e presentata per la terza volta in aula. L’atto impegnava il Comune  di Osimo a indire un bando per individuare locali adeguati al servizio dopo la chiusura di quelli storici alla stazione ferroviaria.

da sin. Achille Ginnetti e Caterina Donia nella Sala Gialla

L’infermiere di comunità inizierà la sua attività nei prossimi mesi nelle due frazione popolose della città e «potrebbe essere essere configurata anche come figura di prelevatore per il punto analisi – ha sottolineato Ginnetti, che svolge la professione di medico di famiglia – Con la mozione chiediamo questo bando per individuare la sede del laboratorio prelievi, considerato i tempi lunghi per realizzare il nuovo centro commerciale di Osimo Stazione e gli spazi del centro sociale che nelle intenzioni del Comune dovrebbe ospitare anche il punto prelievi. In questo momento nella città è abbastanza difficile seguire le analisi diagnostiche di laboratorio perché c’è necessità della prenotazione sia presso l’ospedale Inrca che il polimbulatorio del centro storico con tempi di attesa che vanno dai 10 ai 14 giorni. I due centri privati che eseguono le analisi hanno spalmato il budget in dodicesimi per cui solo pochi giorni al mese non si paga in regime di convenzione e gli esami si fanno per lo più solo a pagamento. Sarebbe importante che venisse riattivato il punto prelievi di Osimo Stazione con una serie di facilitazione. Sarebbe molto opportuno. Oggi le metodiche di prenotazioni avvengono online e non ci sarebbe necessità di una seconda figura professionale vicino all’infermiere e o al medico prelevatore» ha concluso il suo intervento Ginnetti.

Simone Pugnaloni

L’emendamento Ginnetti è stato approvato dall’aula e il sindaco Simone Pougnaloni ha annunciato che mercoledì prossimo con i colleghi della Valmusone del Comitato dei sindaci dell’Ats 3 si confronterà in vista delle audizioni per il nuovo piano socio sanitario regionale e che ha intenzione con gli altri primi cittadini di chiedere la riapertura di tutti i centri prelievi chiusi nelle città a sud di Ancona preparando per il 10 luglio un documentoa firma congiunta.

Di lì a poco, però per la mozione Pof–M5S, già modificata, è arrivato un secondo emendamento, presentato questa volta dal gruppo di maggioranza del Pd. I dem hanno spiegato attraverso il capogruppo Diego Gallina Fiorini di voler cambiare nel testo la parola ‘impegna’ con quella ‘invita’ l’Amministrazione comunale a bandire la manifestazione d’interesse per ricerca dei locale, ritenendo che la competenza in materia Sanità sia della Regione piuttosto che del Comune. L’atto, che tutti i consiglieri erano pronti trasversalmente a votare, a questo punto è stato del tutto ritirato dagli stessi firmatari ritenendo che l’emendamento presentato dal Partito Democratico ne avesse completamente stravolto il senso, disimpegnando l’amministrazione comunale dal reperimento della sede. Pof e M5S hanno anche annunciato di aver organizzato  un incontro pubblico  per mercoledì 5 luglio alle ore 21.15 presso la sala convegni dell’Hotel La Fonte di Osimo proprio per parlare di diritto alla salute, ospedale di comunità e quali prospettive in futuro si apriranno per Osimo.

(m.p.c.)

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