«Regione con Ast 2 hanno trovato il personale per riaprire il punto prelievo di Osimo Stazione, ma i locali che si dicevano che sarebbero stati reperiti dall’amministrazione e dal consigliere Ginnetti non sembrano esserci». Il commento arriva dalla consigliera comunale delle Liste civiche Osimo, Monica Bordoni, dopo il lungo dibattito di ieri nella Sala Gialla fiorito attornao alla mozione presentata da Achille Ginnetti (Pof) e Caterina Donia (M5S) sulla possbilità di riaprire il punto prelievi di Osimo Stazione. «Era il primo ottobre del 2019 quando il comitato salute ed ambiente osimo stazione ed abbadia , protocollo’ una nota per richiedere al sindaco Simone Pugnaloni il potenziamento dei servizio prelievi, nonché l’implementazione dei servizi sanitari aggiuntivi, cioè di tutte quelle prestazioni di competenza infermieristica, ad osimo stazione con tanto di raccolta firme- – ricorda Bordoni nella sua nota – Il sindaco non solo non ha tenuto conto delle richieste ma avvio’ da lì a poco tutto un processo di depauperamento del servizio sanitario prestato, fino alla chiusura totale del servizio prelievi . Lo scorso febbraio veniamo a conoscenza che il Comune ha perfino restituito i locali adibiti al servizio sanitario siti nella Stazione di osimo, alla proprietà RFI , in barba alle necessità dei residenti della frazione».
La consigliera dei movimenti civici ricorda che «su questi presupposti che il nostro Presidente del consiglio regionale Dino Latini (è tra i fondatori delle Liste civiche Osimo, ndr) , è intervenuto con il governo regionale cercando di organizzare il servizio con le nuove figure emergenti che rivoluzioneranno il sistema sanitario ovvero gli infermieri di famiglia. Ora mancano i locali per poter ripristinare il centro prelievi. Il Comune di Osimo non ne vuole sapere , come è chiaramente emerso ieri sera in consiglio comunale . Il consigliere comunale Ginnetti che aveva detto nell’ambito di una precedente mozione, che i locali c’erano non concretizza l’offerta. Ne prendiamo atto: il punto prelievi a Osimo Stazione non si apre non certo per colpa della Regione e dell’Ast n.2, ma per le promesse mancate di altri che pensavano di mettere in scacco Latini e le Liste civiche impuntando loro le carenze sulla sanità in Osimo».
Dopo il consiglio comunale di ieri Monica Bordoni parla di «rimpallo fra Ginnetti e Pugnaloni (che rimangono sodali come schieramento politico) di chi si prende il merito per gli infermieri di comunità (altro servizio che la Regione Marche e Ast n.2 stanno cercando di organizzare) e la stizza di Ginnetti con il ritiro della sua mozione. L’immagine offerta – chiude il comunicato – è quella che per loro la sanità in Osimo è un “gioco” partitico atto a prendersi i meriti degli altri lanciando la palla più in avanti possibile per mettere in difficoltà la Regione, salvo bisticciare fra loro sul nome di qualche possibile candidato per le elezioni 2024 e allora mandare tutto all’aria».
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