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Ha un infarto al lavoro:
52enne salvato dai colleghi
volontari della Croce Verde

CASTELFIDARDO - E' successo nell'azienda Tontarelli, che dispone anche dei defibrillatori Dae. A intervenire immediatamente, con il personale formato dalla ditta, sono stati i volontari Manuel Scattolini, Agata Esposto e Barbara Baleani. L'uomo, ripresosi, è stato poi trasferito a Torrette in ambulanza

Un’ambulanza della Croce Verde di Castelfidardo in servizio (Archivio)

Ha accusato un malore che gli ha poi provocato un arresto cardiaco. L’uomo, un 52enne, è stato però salvato grazie ai colleghi che nel tempo libero svolgono attività di volontariato alla Croce Verde di Castelfidardo.
E’ successo questa mattina nell’azienda Tontarelli, tra i maggiori produttori di articoli casalinghi in plastica a livello europeo.
Alle 11.30, il 52enne si è sentito male e subito sono state messe in atto le procedure del piano di emergenza, allertando il 112.
Nel frattempo gli addetti al primo intervento aziendale, e per questo già formati dalla Tontarelli, con l’aiuto di un elettricista esterno che in quel momento stava facendo manutenzione agli impianti, soccorrono il collega.

I tre che sono intervenuti: Manuel Scattolini, Agata Esposto e Barbara Baleani che nel tempo libero svolgono attività di volontariato in qualità di soccorritori di emergenza 112/118 presso la Croce Vere di Castelfidardo, valutano che l’infortunato è in arresto cardiaco e resisi conto della gravità iniziano le manovre della Rianimazione Cardio Polmonare e chiedono di portare un Dae.

Fortunatamente presso gli stabilimenti della Tontarelli ci sono due defibrillatori “Dae” e uno viene prontamente applicato sul torace del 52enne risultando subito efficace: “scarica consigliata”, la defibrillazione viene prontamente erogata dai ragazzi che poi proseguono con il massaggio cardiaco e le ventilazioni, che uno dei soccorritori esegue con il sistema del bocca a bocca.

Pochi minuti dopo giunge l’ambulanza della Croce Verde di Castelfidardo dove l’equipaggio di servizio integra le manovre rianimatorie dei first responder, loro colleghi, utilizzando ossigeno e pallone auto-espansibile.
Le manovre risultano efficaci e l’uomo riprede le sue funzioni vitali: respiro circolo e coscienza.
Pochi minuti dopo giunge anche l’automedica che ha effettuato gli approfondimenti diagnostici, somministrato i farmaci necessari per iniziare la cura ed ha accompagnato il paziente presso l’ospedale regionale di Torrette.

Volontari della Croce Verde di Castelfidardo durante i corsi (Archivio)

Un evento a lieto fine, rilevante soprattutto per gli aspetti di cittadinanza attiva che rappresenta. L’attività di volontariato nel settore socio-sanitario, quello in cui opera la Croce Verde di Castelfidardo, contribuisce a formare i cittadini attivi. Infatti le manovre della rianimazione cardio polmonare risultano maggiormente efficaci se avviate entro 3 minuti dall’arresto cardiaco; formare quante più persone risulta quindi fondamentale per il buon esito delle rianimazioni stesse.
In genere la precocità del trattamento con le manovre della rianimazione cardio polmonare praticate anche da parte di semplici cittadini, concatenate alle procedure messe in atto da soccorritori del sistema di emergenza, può aumentare la possibilità di sopravvivenza di chi incorre in un arresto cardiaco.
E’ fondamentale investire nella diffusione della cultura della rianimazione cardio polmonare, una delle attività che rientrano nella mission della Croce Verde, la quale dallo scorso ha intrapreso una campagna di sensibilizzazione della popolazione, a partire dalle scuole oppure partecipando a manifestazioni pubbliche, diffondendo alla popolazione le conoscenze sulle manovre rianimatorie. Tutti dovrebbero conoscere le nozioni base per praticare una rianimazione cardio polmonare: intervenire precocemente in caso di arresto cardiaco non è solo questione di “intervento sanitario” ma dimostrazione di “impegno civico”.

Alcuni dei volontari della Croce Verde di Castelfidardo

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