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Saldi estivi, si parte
«Vendite in aumento del 4,5%»

ECONOMIA - C'è attesa dopo una stagione segnata dal maltempo, non incoraggiante per gli acquisti. Positive le stime di Confcommercio

Primo giorno di saldi estivi partiti nelle Marche nella giornata di oggi. C’è grande attesa da parte degli acquirenti ma anche da parte dei negozianti che, dopo una stagione caratterizzata da un meteo non favorevole agli acquisti, daranno la sterzata finale.   «Il maltempo – sottolinea il direttore generale Confcommercio Marche Massimiliano Polacco – , non ha favorito le vendite in particolare per gli articoli legati al mare e all’estate. Il mese di maggio è stato caratterizzato da tempo brutto e anche a giugno ci sono state poche giornate di caldo e di sole. Tanti hanno atteso l’arrivo del caldo per fare acquisti per l’estate entrante ed anche per questo c’è un’aspettativa alta per i saldi da parte dei commercianti. Gli scenari che dovrebbero prospettarsi sono dunque positivi e dovremmo avere a consuntivo numeri superiori rispetto all’anno scorso». Saranno quindi saldi importanti per le imprese e un’ottima opportunità per i consumatori».

Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio Marche una famiglia marchigiana spenderà in media 208 euro per l’acquisto di capi scontati (circa 92 euro pro capite). Da quest’anno infine saranno applicate le nuove regole del Codice del Consumo su sconti, promozioni, liquidazioni e vendite on line. Tra le novità, la principale riguarda la questione della chiarezza degli sconti applicati a partire dal prezzo iniziale. I saldi termineranno il 31 agosto.

Nella mini guida “consapevole” agli acquisti, Confcommercio ricorda che la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Non c’è obbligo della prova dei capi. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Per quanto riguarda i pagamenti, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023, è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

 

 

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