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Da Ancona il “ponte”
per lo sviluppo delle infrastrutture
tra Italia, Slovenia e Croazia (Video)

ANCONA - Alla Mole Vanvitelliana la riunione Trilaterale sull’Alto Adriatico con il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. Parteciperanno anche gli esponenti degli altri due governi. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli: «Un orgoglio, segno di un’attenzione nei confronti del capoluogo e di tutto un lavoro che si sta facendo in questa direzione». Il sindaco dorico Daniele Silvetti: «In termini strategici diamo chiaramente l’opportunità a tutti di lavorare meglio»
Missione del Ministro Antonio Tajani alla Riunione Trilaterale di Cooperazione sull'Alto Adriatico

I ministri Tajani, Radman e Fajon con il sindaco Silvetti e il governatore Acquaroli alla riunione Trilaterale di Cooperazione sull’Alto Adriatico alla Mole (Foto: Ministero Esteri)

«Avere questa Trilaterale nella nostra regione è un orgoglio, segno di un’attenzione nei confronti del capoluogo e di tutto un lavoro che si sta facendo in questa direzione. Il rispetto delle biodiversità e il ruolo della sostenibilità, sono strategicamente delle linee che noi non solo abbiamo sempre sposato, ma cerchiamo di difendere con la nostra azione amministrativa e credo che la presenza del Governo di questo Trilaterale, oggi qua, ne sia una conferma importante».
Così il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, questa mattina alla Mole Vanvitelliana di Ancona, in occasione della “IV Riunione dei ministri degli Affari esteri di Italia, Croazia e Slovenia sulla cooperazione nell’Alto Adriatico”, con focus sui temi della connettività, dell’economia del mare, dell’ambiente e della sicurezza interna.

Acquaroli, Tajani e Silvetti (Foto: Ministero Esteri)

Alla riunione, prendono parte il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani; il ministro degli Affari esteri di Croazia, Gordan Grlić Radman e il vice primo ministro e ministro degli Affari esteri della Slovenia, Tanja Fajon.

Si tratta di un importante vertice per la collaborazione degli Stati che si affacciano sul mare Adriatico, teso a rafforzare la comunione di intenti sulla protezione ambientale e sulla tutela delle biodiversità marine in connessione con la valorizzazione delle rotte cargo e passeggeri tra i rispettivi porti.

I ministri Fajon, Tajani e Radman (Foto: Ministero Esteri)

Il Tavolo vede diverse priorità tra cui «quella della sostenibilità – ha ripreso Acquaroli – che credo sia oggi una delle più importanti strategie che noi dobbiamo cogliere, che non deve cozzare con la tenuta economica e sociale del nostro Paese, ma che deve portare allo sviluppo e alla capacità di saper interpretare, anche per il tramite delle tecnologie. Non dobbiamo infatti scordarci del sostegno che noi possiamo dare anche dal punto di vista della formazione con l’Università e con molte aziende che possono portare un contributo e innovazione. Una sensibilità culturale e politica -ha concluso – che abbiamo da sempre manifestato e ottenuto nei confronti del mare, ma non solo».

L’ingresso alla Mole Vanvitelliana (Foto: Ministero Esteri)

La Trilaterale vista dunque come «Una grande opportunità voluta fortemente dal ministro Tajani» ha sottolineato il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti. «E’ anche, e sicuramente, una percezione diversa di una città capoluogo – ha aggiunto -, che ha una sua ribalta internazionale e l’inizio di un percorso che la nostra comunità mette a disposizione del territorio marchigiano e non solo. Qui si lavora per creare coesione, inclusione internazionale e soprattutto un ponte verso i Balcani. Abbiamo tanto da fare all’interno, nel contesto cittadino – ha ricordato -, ma già ci proiettiamo all’esterno con le capacità e il patrimonio che appartiene da sempre a un capoluogo che ha 2.400 anni di storia».

Un momento del tavolo alla Mole (Foto: Ministero Esteri)

La città di Ancona dunque «come l’inizio di questo ‘ponte’. Per questo abbiamo necessità di sviluppare soprattutto le nostre infrastrutture. Sviluppare il porto – ha rimarcato -, creare nuovi spazi e le condizioni perché lo scalo sia attrattore per una città che ha grandi potenzialità. Ecco perché avremo presto un incontro al Ministero delle Infrastrutture per cercare di mettere a terra i primi dettagli di quello che è un lungo percorso che vedrà per il porto di Ancona il suo ampliamento tanto atteso. In termini strategici diamo chiaramente l’opportunità a tutti di lavorare meglio: pesca, cantieristica, logistica e così via per poter sviluppare un comparto con il turismo che per me è strategico».

Il Tavolo (Foto: Ministero Esteri)

La dichiarazione che viene firmata dal ministro degli Esteri e dai colleghi di Lubiana e Zagabria, vede dunque l’impegno dei tre Paesi a lavorare congiuntamente per sfruttare appieno il potenziale di crescita e sviluppo dell’area, anche nei settori innovazione e tecnologia; a cooperare strettamente in tema di protezione e sostenibilità dell’eco-sistema adriatico; a valorizzare la cooperazione dei sistemi portuali.

(Redazione CA)

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