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La spiaggia più pulita?
Quella del lago di Fiastra

AMBIENTE - E' l'unica nelle Marche ad avere ottenuto le quattro vele su cinque della Goletta dei Laghi di Legambiente. Il sindaco Sauro Scaficchia: «Vogliamo un turismo che non sia limitato alla stagione estiva, che sia una ricchezza per tutto il territorio, puntando sulle varie peculiarità: ambientali, storiche, enogastronomiche»

IMG_20230714_150731_929-650x488di Monia Orazi

La spiaggia più pulita delle Marche è quella del lago di Fiastra: l’unica in regione ad avere ottenuto le quattro vele su cinque della Goletta dei Laghi di Legambiente che oggi ha fatto tappa sulle sponde del bacino lacustre dell’entroterra.

IMG_20230714_150729_242-650x488Sono stati presentati a Fiastra i risultati del monitoraggio di Goletta dei Laghi, con l’analisi dei parametri microbiologici relativi alla balneabilità delle acque che ha dato risultati ottimi, con i livelli ampiamente al di sotto di quanto previsto per legge. A presentare i risultati del monitoraggio a San Paolo, sala consiliare del Comune di Fiastra sono stati i referenti del progetto Legambiente, il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, il presidente del parco nazionale dei Sibillini Andrea Spaterna, Paolo Gobbi vicepresidente del Csv Marche, Emanuela Leli presidente Cna Turismo Marche.

«Abbiamo analizzato per la prima volta il lago di Fiastra – ha detto Marzia Mattioli di Legambiente Marche – luogo di grande valore ambientale e foriero di biodiversità. Siamo orgogliosi di presentare i risultati di questa campagna di monitoraggio, sono stati analizzati i parametri di balneabilità, relativamente ai batteri fecali che indicano eventuale presenza di acque non depurate, u valori sono ampiamente al di sotto dei limiti di legge».

IMG_20230714_150721_993-650x488Ha aggiunto Elisa Scocchera portavoce Goletta dei Laghi Legambiente: «A volte ci sono scarichi sospesi che possono dare rischi per la salute dei cittadini, non ci vogliamo sostituire agli enti preposti ai controlli sulle acque di balneazione ma essere da stimolo. Anche nei laghi possono esserci le microplastiche. I risultati di Fiastra danno ottime indicazioni sulla qualità delle acque del lago».

Soddisfatto il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia: «Questi dati mostrano che stiamo operando bene. Stiamo facendo tutto il possibile per la tutela e il rispetto dell’ambiente. Vogliamo un turismo che non sia limitato alla stagione estiva, ma che vada oltre, una ricchezza per tutto il territorio, puntando sulle varie peculiarità, ambientali, storiche, enogastronomiche, un turismo all’insegna della sostenibilità, per questo servono risorse strutturali nel tempo».

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Ha espresso grande soddisfazione il presidente del parco Andrea Spaterna: «Sento orgoglio e soddisfazione per gli ottimi risultati legati ad uno dei luoghi simbolo del Parco dei Sibillini. È il segno che trent’anni di politiche di conservazione dell’ambiente stanno dando ottimi risultati. Al momento siamo distratti dal Pnrr ma in futuro la ricchezza di questi luoghi sarà data dalla qualità ambientale che consentirà uno sviluppo del turismo sostenibile».

Emanuela Leli, presidente Cna Turismo ha tracciato un profilo della fruizione turistica del territorio: «Il lusso nella semplicità è lo slogan della fruizione turistica di questi luoghi, gli operatori turistici sono gli ambasciatori del proprio territorio e devono formarsi ed aggiornarsi costantemente. Il Pnrr rappresenta per il lago di Fiastra una grande opportunità, grazie al progetto di cui siamo stati vincitori in partneriato pubblico privato, renderemo la spiaggia del lago davvero aperta a tutti».

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È poi intervenuto Paolo Gobbi, presidente del Csv Marche che ha ricordato il progetto “C’entro per le terre del sisma”, con iniziative per animare la vita sociale dei paesi del cratere. Le conclusioni sono state affidate a Marco Ciarulli presidente Legambiente Marche: «La nostra sfida per il futuro è sviluppare l’offerta turistica dell’Appennino in armonia con la necessità di proteggere questi luoghi dai cambiamenti climatici.

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Dobbiamo perseguire questo obiettivo per garantire una economia resiliente nelle aree interne e per raggiungere gli obiettivi europei del 30% di aree protette a terra e a mare entro il 2030. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma la direzione è chiara e definita. Sfruttiamo al meglio le opportunità di sviluppo sostenibile dell’Appennino, anche attraverso il piano nazionale di ripresa e resilienza». Nel pomeriggio si sono svolte altre attività nell’ambito del roadshow promosso dal progetto Life Blue Lakes, tra cui un aperitivo “plastic free”, un giro in barca elettrica e in canoa sul lago, nonché un’escursione alle Lame Rosse con visita successiva al museo del Camoscio.

 

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