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Alluvione, il generale Figliuolo:
«Per la ricostruzione servirà del tempo»

ANCONA - In visita alla Regione Marche per una riunione operativa il commissario straordinario assicura la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità in tempi brevi, ma per il resto tra progettualità e altro «ci vorrà un po'». Soddisfatto il governatore Acquaroli

Da sinistra il generale Francesco Paolo Figliuolo, Francesco Acquaroli e Stefano Aguzzi

di Antonio Bomba

Prima, spazio alle zone più colpite dall’alluvione per ripristinare una sorta di normalità. Poi spazio agli interventi di progettualità che avranno, giocoforza, tempi lunghi. Tutto questo senza dimenticare arte, paesaggi e i comuni non inseriti tra quelli flagellati a maggio scorso che avranno modo di chiedere aiuti anche loro.

È questa l’estrema sintesi della conferenza stampa tenuta nel pomeriggio dal commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione di maggio 2023, Francesco Paolo Figliuolo. Un intervento breve, quello tenuto dal generale e anticipato di circa un quarto d’ora rispetto a quanto previsto. Succede quando si va di corsa e il tempo è tutto.

Un evento tragico, l’alluvione di primavera scorsa, che come ha avuto modo di sottolineare anche il governatore delle Marche Francesco Acquaroli «ha marginalmente colpito il territorio marchigiano rispetto all’Emilia Romagna, ma danni ne ha comunque fatti anche da noi».

Figliuolo si è detto soddisfatto della riunione operativa appena conclusasi a palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, che vede Acquaroli come vice commissario per la nostra regione e in cui erano presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi, quello alle infrastrutture Francesco Baldelli, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e il prefetto Darco Pellos in quanto «è stata sì breve, ma molto intensa ed efficace. È stato uno scambio di vedute in cui abbiamo concordato più o meno su tutto».

Darco Pellos a sinistra, accanto al generale Figliuolo

Cosa si è fatto più nello specifico? «Si è ragionato sul decreto 88. Adesso sono affluite le risorse per far fronte alle prime emergenze, le cosiddette attività in somma urgenza. I comuni verranno ristorati al più presto. La nostra priorità resta la messa in sicurezza dei territori e il ripristino della viabilità. Inoltre – prosegue il generale – sono stati individuati i format procedurali attraverso cui ogni comune può chiedere aiuto». Figliuolo conferma anche che «Termineremo tutti i cantieri già aperti entro l’autunno. Ci stiamo già accordando con la Regione per questo».

Per la ricostruzione a lungo periodo invece «serviranno i piani previsti dal relativo decreto tenendo conto dei ‘quadri esigenziali’ che si prospetteranno. Ci vorrà un po’ di più perché la sola fase progettuale sarà lunga e delicata. È nostra intenzione poi – specifica – coinvolgere tutti i soggetti interessati: Regione, Provincia e comuni, ma anche l’autorità di Bacino e il mondo universitario» e in tutto questo «non ci dimenticheremo del recupero artistico e paesaggistico». Infine una rassicurazione: «Ci sarà modo di rivedere delimitazione e perimetrazione delle zone alluvionate. Per ora però mi concentro sui posti già indicati».

Acquaroli ha preso invece parola per ringraziare il Governo nazionale «per l’attenzione che dedica anche in questa occasione al territorio marchigiano. Alcune zone fortemente colpite sono state già individuate dalla protezione civile. Altre verranno indicati nelle prossime ore. Quel che è certo – rassicura il presidente della regione Marche – è che sono state date risposte per l’immediato e in prospettiva, per la ricostruzione così come per la sicurezza».

Seduti al tavolo anche Aguzzi e Baldelli, giunto in un secondo momento.

Successivamente, tramite comunicato stampa, la Regione Marche ha specificato che i 4milioni che giungeranno saranno destinati a 7 comuni anche se le richieste sono pervenute da 160 comuni.

 

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