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Autorità Di Sistema Portuale,
ampliato l’organigramma
che passerà da 57 a 86 unità

LA SCELTA - Arriva dal Comitato di Gestione. I dirigenti arriveranno a 5, incluso il segretario generale, a 18 unità i quadri e a 63 il numero degli impiegati tra avanzamenti interni e nuove assunzioni

Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità Di Sistema Portuale dell’Adriatico Centrale

di Antonio Bomba

Ieri, giovedì 20 luglio, il Comitato di Gestione dell’Autorità Di Sistema Portuale del mare Adriatico Centrale ha approvato l’ampliamento dell’organigramma. Il personale passa così da 57 a 86 unità, ottenendo parere favorevole dall’Organismo di partenariato della risorsa mare.

Una pianta organica considerata dalla stessa Adsp adatta ad affrontare le sfide future per offrire un servizio sempre più efficiente agli operatori e alle comunità dei sette porti di competenza tra le Marche e l’Abruzzo.

Lo schema ancora vigente e approvato nel 2019 prevede invece una dotazione di 57 persone occupate di cui 5 dirigenti, compreso il segretario generale, 12 quadri e 40 impiegati. Per completare il quadro delle posizioni già previste si stanno svolgendo, in questi mesi, i concorsi per assumere, entro l’anno, le nove figure mancanti.

Tanti gli impegni che l’Adsp dovrà affrontare nei prossimi anni.

Insieme all’ampliamento delle competenze con l’ingresso del porto di Vasto, ci sono l’attuazione del Documento di programmazione strategica di sistema, con l’aggiornamento dei singoli piani regolatori portuali, la gestione e la progettazione degli interventi da realizzare con gli oltre 200 milioni di risorse del Pnrr e del Fondo complementare portuale, il completamento della transizione digitale dell’Ente.

Si è così deciso di portare a 5 i dirigenti, incluso il segretario generale, a 18 unità i quadri e a 63 il numero degli impiegati. Il piano è stato redatto dal gruppo di lavoro, composto dal segretario generale Salvatore Minervino e dai dirigenti Adsp, come parte sul capitale umano del Piao-Piano integrato di attività e organizzazione, approvato il 30 marzo. La nuova pianta organica è stata definita partendo dalla mappatura dell’esistente, dell’analisi dei fabbisogni dell’Ente e con l’obiettivo di valorizzare il personale già in servizio.

Nella costruzione del nuovo modello organizzativo, l’Autorità di sistema portuale punta, quindi, ad un potenziamento qualificato delle strutture con l’inserimento di nuove professionalità, adeguate agli obiettivi sfidanti da affrontare, da affiancare alla consolidata esperienza e preparazione dei dipendenti in servizio. Sono 19, infatti, le progressioni interne previste mentre sarà di 23 il numero di nuove assunzioni. Nell’ottica di puntare ad una crescita professionale qualificata, l’Adsp ha inoltre scelto di eliminare 8 posizioni di quarto livello livello convertendole in livelli di inquadramento superiori. Sono stati anche riorganizzati alcuni uffici per una migliore gestione del lavoro. Il documento passa ora all’analisi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’approvazione finale.

Secondo il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Vincenzo Garofalo: «L’approvazione odierna del Comitato di gestione della pianta organica è un passaggio fondamentale per la crescita del nostro Ente e per il lavoro che dobbiamo produrre per la realizzazione della nostra mission, con un’Adsp caratterizzata da investimenti importanti e un bisogno di potenziamento per affrontare un mercato sempre più complesso e vivace. Adesso sottoponiamo la proposta approvata al Ministero per le valutazioni di competenza. Successivamente proseguiremo con il percorso di valorizzazione dei nostri collaboratori e dopo con l’inserimento delle nuove figure di cui avremo bisogno per soddisfare la necessità – è la conclusione – di offrire servizi, in prospettiva, sempre più adeguati alle richieste del cluster marittimo e delle comunità portuali».

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