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Ancona Città Universitaria,
nasce ufficialmente la partnership
tra il comune dorico e l’Univpm

LA COLLABORAZIONE - L'idea è stata dell'assessore all'Università Marco Battino ed ha visto oggi la luce. Soddisfatti sia il sindaco Daniele Silvetti che il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori

Da sinistra Marco Battino, Daniele Silvetti e Gian Luca Gregori

di Antonio Bomba

Ancona Città Universitaria. Nasce oggi la collaborazione ufficiale tra il comune dorico e l’Università Politecnica delle Marche.

Il progetto prende effettivamente corpo in una data non casuale, vale a dire il giorno delle proclamazioni delle lauree in piazza Roma organizzata dall’Università Politecnica delle Marche. E così uno dei punti chiave del programma elettorale della lista Ripartiamo Dai Giovani, poi apparentatisi con il centrodestra, vede la luce a meno di due mesi dall’inizio della sindacatura.

Oggi pomeriggio, alla conferenza stampa svolta nella sala del consiglio di Giunta di Palazzo del Popolo, erano presenti presenti il sindaco Daniele Silvetti, il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori, l’assessore all’Università Marco Battino, l’assessore Daniele Berardinelli e la dirigente Roberta Alessandrini.

Il logo di ‘Ancona Città Universitaria’

Cuore del progetto sarà l’integrazione completa tra mondo universitario e il resto della città, con una collaborazione che nelle intenzioni dei protagonisti porterà vantaggi a tutti, studenti e cittadini in primis.

Il primo a prendere parola è stato il sindaco Daniele Silvetti che ha ribadito come oggi «non stiamo presentando un progetto alla sola platea universitaria ma alla cittadinanza intera. Da qui riparte ufficialmente il nostro piano di rilancio della città e di un’Ancona davvero protagonista. Per noi ‘Ancona città universitaria’ saranno una serie di fatti e iniziative, non solo uno slogan. Anche perché sappiamo bene quali sono i problemi che rendono l’Univpm meno attrattiva di qualche altra. Insomma. Tutto questo è un processo importante nel suo complesso e deve entrare bene nella testa di chi amministra così come dei cittadini stessi. Anche perché è nostro obiettivo far si che gli studenti che vengono ad Ancona oggi siano i futuri cittadini di domani. Insomma, Ancona si mette al servizio dell’università e facciamo pieno affidamento sul rettore Gian Luca Gregori».

Dal canto suo il Magnifico Rettore si è detto quantomai «felice di questa sinergia come della presenza di un assessore con specifica delega all’Università. Ciò significa una particolare attenzione al nostro mondo. Anche perché – rende noto con orgoglio – abbiamo avuto quest’anno un incremento di matricole addirittura anomalo rispetto alla media nazionale. Ciò ci fa ovviamente piacere. Così come il fatto che risultiamo la quarta Università italiana per impiego nel lavoro dei neolaureati». Gregori nella sua analisi non manca di segnalare l’annoso problema degli studentati: «Questa è una cosa che non dipende da noi e che ci penalizza. Ma stiamo lavorando anche in questa direzione, ristrutturando palazzi». Infine largo alle iniziative che vedranno sviluppare Univpm e Comune di Ancona in una partnership: «Pensiamo ai tanti convegni che teniamo, la ricerca. Insomma sempre e solo segnali concreti, vedi anche i luoghi di aggregazione. Anche perché l’Università – non manca di ammetterlo il Rettore – si sceglie per i corsi di laurea ma anche per l’accoglienza che la città offre. Infine è nostra ferma intenzione puntare sempre di più sull’internazionalizzazione. Ma per fare ciò sarà indispensabile una migliore accoglienza e capacità di ricezione. Anche perché – chiude in maniera chiara, sentita e un pò amara – degli studenti fin qui ci si è accorti solo quando sono mancati, vedi il periodo del Covid».

L’assessore Daniele Berardinelli

Battino, ideatore e coordinatore dell’intero progetto, dal canto suo ritiene che «Tutto questo non era per nulla scontato. Eppure l’università Politecnica delle Marche c’è e non è un mondo lontano o separato dal resto della città. Sono in 16mila su 98mila residenti, direi che non sono pochi ed incidono moltissimo. Le risposte non arriveranno al giorno uno e nemmeno domani mattina, ma con il tempo». La prima novità concreta sarà «La University Card. Un concetto che già esiste ma che è poco conosciuto e che dunque va completamente rivisto e rilanciato, visto che al momento risultano esserne in possesso solo 70 studenti. Sarà una card virtuale, per rispettare l’ambiente ed evitare sprechi». L’obiettivo di Battino è quello di «Stringere accordi con associazioni di categoria per ottenere convenzioni pubbliche in locali e negozi vari, da affiancare a quelle private, come agevolazioni per il trasporto pubblico locale, accesso a musei, teatri e spettacoli, strutture sportive e quant’altro. Non da meno, abbiamo sentito e coinvolto in questo progetto anche le componenti studentesche».

E il logo? «Il marchio – spiega sempre Battino – prende spunto dall’arco Clementino. È la porta d’ingresso della città dal mare ed è molto identificativo. Da lì è stata creata una silhouette che sa di benvenuto agli studenti universitari. Il logo si declina inoltre in diverse versioni e colori, per rendere riconoscibile in modo versatile l’identità delle diverse facoltà dell’Ateneo, ma anche i diversi tipi di servizi dedicati agli studenti, dagli alloggi, ai trasporti, agli eventi, ai circuiti di convenzione. La formulazione ideata potrà inoltre funzionare come contenitore di immagini significative, ad esempio dei monumenti e dei luoghi simbolo del capoluogo dorico, ma anche di specifici eventi, appuntamenti, servizi».

E così, il Comune, a questo punto dotato di uno strumento di riconoscimento fortemente identitario e di una proposta che andrà rafforzandosi nel corso dei prossimi mesi, si ritrova l’opportunità di poter garantire la propria presenza all’interno dei settori chiave dell’attività e della vita universitaria, a partire dagli appuntamenti fissi come Sharper, gli open days e le settimane zero dedicate agli studenti, in una logica di compresenza, che comincia proprio oggi, nella sede del Comune, in uno degli appuntamenti più significativi per la Politecnica, pensato per vivere nel cuore della città, che per due giorni sarà animata dagli studenti di tutta Italia e non solo, dalle loro famiglie, dai loro parenti e dai loro amici.

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