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La rivoluzione culturale:
nasce il modello Ancona
«con una visione di ampio respiro»

EVENTI - L'assessore Anna Maria Bertini ha illustrato stamattina i progetti e le idee che caratterizzeranno fino al 2025 le politiche di promozione culturale, annunciando l'allestimento di 4 grandi mostre, nuovi festival (c'è anche Popsophia e 'Stupor Mundi') e collaborazioni oltre alla valorizzazione dei luoghi simbolo «per tornare a scoprire e di nuovo, mettere in luce, tutta la bellezza della nostra città» anche a livello internazionale

Un momento dell conferenza stampa dell’assessore Anna Maria Bertini

 

 

Valorizzazione dei luoghi simbolo della città a partire dalla Mole e dalla Pinacoteca ma anche con la riapertura a settembre della Casa del Capitano, nuove sinergie per un percorsi culturali, 4 grandi mostre, e poi progetti condivisi con istituzioni, atenei, i festival Popsophia e Stupor Mundi. Anna Maria Bertini, assessore alla Cultura del comune di Ancona ha presentato oggi approcci e nuovo modello di fruizione e costruzione culturale inaugurato con il mandato amministrativo del sindaco Daniele Silvetti. «Una visione di ampio respiro per la cultura cittadina, che si rinnova, cresce ed evolve grazie a nuove sinergie e collaborazioni, in virtù di una nuova consapevolezza e attraverso un percorso condiviso che comprende diversi spazi della città e coinvolge tutti: dalle istituzioni ai cittadini e soprattutto i giovani a cui va ogni sforzo per allenarli alla bellezza» ha spiegato questa mattina in conferenza stampa l’assessore illustrando la programmazione per l’ambito culturale cittadino che prevede, a partire dal prossimo settembre 2023, per poi dipanarsi via via, fino al 2025, tutta una serie di progetti che quest’oggi, vengono presentati in via generale.

«I beni culturali debbono diventare un patrimonio condiviso da tutta la città – ha affermato Bertini – . Gli stessi cittadini di Ancona addirittura non conoscono la bellezza e la ricchezza della loro Pinacoteca. Come potremmo allora noi farla conoscere ai visitatori che giungono in città da altre parti d’Italia e dall’estero? Pinacoteca che sarà oggetto l’11 agosto prossimo della visita del critico e storico dell’arte, nonché sottosegretario al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi con cui discuteremo del recupero del sotterraneo. Una nuova visione anche per la Mole che diverrà il fulcro della nostra cultura di qualità e luogo di riscoperta e valorizzazione dell’aspetto più identitario della città. Non solo. Nel prossimo anno, una mappa dei luoghi della cultura ci permetterà di mettere a punto eventi in diversi spazi, riportandoli così a nuova vitalità e condivisione collettiva. Attraverso un festival della cultura etnica nel 2024 andremo alla scoperta di ogni etnia che arricchisce il tessuto sociale anconetano. Per una settimana ogni etnia avrà a disposizione uno spazio per presentare cibo, musica, usi e costumi della propria storia, perché non c’è integrazione senza conoscenza reciproca».

«Infine, ma non meno importante, uno sguardo attento ai giovani. – ha concluso Anna Maria Bertini – In questa città dove soggiornano oltre 16 mila studenti universitari oltre ai nostri giovani anconetani, avremo attenzione per gli eventi ma creeremo anche un luogo dove potranno ritrovarsi circondati dalla bellezza, perché ad essa ci si possano avvicinare anche in maniera meno formale, educando il proprio gusto e l’anima alla percezione del bello che è complementare alla esigenza di decoro. Non solo, avvieremo forme di collaborazione con Accademie delle belle arti di Urbino e Macerata, affinché siano proprio i giovani talenti ad intervenire sui restauri proprio per valorizzare ed esaltare queste nuove energie».

La Mole Vanvitelliana

UN NUOVO MODO DI VIVERE LA CULTURA – Il futuro di Ancona passa anche attraverso un nuovo rapporto tra cultura, territorio, imprese e stakeholder che a diverso titolo rappresentano uno spaccato della città e con i quali è fondamentale creare una sorta di matching in grado di produrre, attraverso un costante rapporto e di interscambio di “sapere”, un valore aggiunto vicendevole che si traduce in ricadute economiche, culturali, immagine esterna, etc. per giungere alla definizione di best practice.  In tal senso l’assessorato alla Cultura ha già avviato contatti con alcuni soggetti e il modello presentato è stato condiviso, ”sposato” e ritenuto fattibile. Con la Fondazione Cariverona, «da sempre presente nella nostra città attraverso finanziamenti che non riguardano soltanto la cultura», l’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini ha recentemente avuto contatti con il presidente e il direttore generale per la nomina di 2 consiglieri all’interno della Fondazione per garantire la rappresentatività della città. Ancona non era più rappresentata dal 2021. In quest’ottica sarà incentivato anche il rapporto con le Accademie di Belle Arti di Urbino e di Macerata. Con entrambi gli istituti sono stati avviati incontri che porteranno alla firma di una convenzione che avrà ad oggetto: attività di recupero delle opere, in possesso del Comune di Ancona e che hanno necessità di essere restaurate grazie all’intervento di giovani talenti agli ultimi anni di Accademia; presentazione di progetti artistici di recupero urbano, sviluppati sempre dai giovani studenti. Le Accademie – ha sottolineano l’assessore – hanno accolto molto favorevolmente la proposta, poichè sotto il profilo didattico rappresenta una concreta possibilità per gli studenti di confrontarsi con contesti esterni; sotto l’aspetto di radicamento territoriale siamo la prima città delle Marche che opera in tale senso.

La Casa del Capitano

LA MAPPA DEI LUOGHI DELLA CULTURA – Il terzo elemento sul quale porre l’attenzione è quello spazio definito la “cittadella della cultura” e che geograficamente si estende dal colle Guasco ed arriva alla Mole, abbracciando l’Anfiteatro, la Pinacoteca, la Biblioteca, il Palazzo degli Anziani e la Chiesa del Gesù, il Museo Archeologico, la Soprintendenza, la Casa del Capitano, S.Maria della Piazza, la Loggia dei Mercanti, le Muse,Piazza del Plebiscito, Cittadella, il Pincio, il Cardeto, Piazza Cavour e Piazza Roma che diventeranno i cuori pulsanti della città come location dal 2024 per una cultura diffusa con partecipazione condivisa ai momenti culturali della città. In quest’ottica a settembre è in programma l’apertura al pubblico della Casa del Capitano, una costruzione di epoca romanica che, a seguito dei lavori esterni di pavimentazione ed illuminazione, sarà visitabile attraverso una visita guidata che presenterà anche i “pezzi “della marineria che si trovano al suo interno. Anche in questo caso, Ancona si riapproprierà così, offrendola a cittadini e turisti, di una parte suggestiva quanto amata della sua antica storia.

La Pinacoteca Podesti di Ancona

LE GRANDI MOSTRE – Ancona punta anche sulle grandi mostre. A partire da dicembre 2023 prenderanno il via 4 mostre per celebrare i maestri marchigiani. Il calendario prevede per 8 dicembre 2023 l’inaugurazione de ‘Dal futurismo all’informale’ di carattere internazionale, indica la rottura delle avanguardie del ‘900. L’8 maggio 2024 sarà la volta di ‘De Dominicis “Rinasce Ancona”’ anconetano ed ultimo esponente dell’Avanguardia; l’8 dicembre 2024 si proseguirà con l’esposizione ‘Da Savinio a De Chirico a Serafini’ in onore di Luigi Serafini, moderno surrealista in dialogo con Savinio e De Chirico, artista riconosciuto in tutto il mondo per la sua formidabile fantasia. Ultimo appuntamento l’8 maggio 2025 con la mostra ‘Rinascimento adriatico’ dedicata a Pietro Zampetti. Un lungo percorso da Venezia alla Puglia che inizia con il ‘300 e finisce idealmente con Gabriele D’Annunzio.

Lucrezia Ercoli durante un philoshow di Popsophia

FESTIVAL – Non mancheranno i festival di respiro nazionale. L’Assessorato alla Cultura sta già lavorando per Popsophia che dal 2023 sarà presente ad Ancona. «Popsophia è l’unica associazione italiana dedicata alla pop-filosofia, un genere culturale internazionale che coniuga la riflessione filosofica con i fenomeni pop della cultura di massa.- è stato spiegato stamattina – Popsophia ha creato un laboratorio permanente dove il pensiero critico si contamina con le forme popolari della musica, del cinema, del teatro, dello sport, della televisione, della fiction, dei social media. L’attività di Popsophia abbraccia l’intero anno solare: festival nazionali di Pop Filosofia; corsi di formazione in collaborazione con gli Uffici Scolastici, le Università e le Accademie di Belle Arti; spettacoli inediti che coniugano filosofia, cinema e musica dal vivo. Popsophia ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Presidenza Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca». A novembre 2023 Popsophia sarà presente con due appuntamenti spettacolari e iconografici: Franco Battiato e Vasco Rossi. Dal 2024 Popsophia sposterà ad Ancona il festival nazionale e ne farà l’appuntmaneto centrale di tutta la sua programmazione culturale e artistica. Dal 2024 ad Ancona sarà presente il Festival Stupor Mundi che ha come oggetto Federico II. Il progetto è finanziato dal Ministero della Cultura e dalle Regioni Campania e Marche che hanno sottoscritto un protocollo che vede la partecipazione anche dell’Università Federico II e Univpm.

L’anfiteatro romano di Ancona

VALORIZZAZIONE DELLA PINACOTECA- A partire da settembre, la Pinacoteca sarà chiusa per lavori del Pnrr, a seguito dei quali saranno fruibili altre sale, e si trasferirà con una porzione di tele presso la Mole sino alla sua riapertura. La riapertura della Pinacoteca vedrà anche la presentazione di un catalogo – di cui oggi è sprovvista – e l’apertura di un bar. La Pinacoteca ha al suo interno tele di inestimabile valore: oltre a quelle del Podesti, cui è dedicata un’intera ala, contiene Tiziano, Crivelli, Lotto , Guercino. L’assessorato si sta adoperando affinchè anche i sotterranei vengano restaurati al fine di disporre di tutti i 7 piani che la compongono. A tal scopo l’11 agosto il sottosegretario Sgarbi farà un sopralluogo. Il ricco calendario di eventi del 2024 sarà organizzato in sezioni: mostre – fotografia – filosofia e letteratura – spettacoli dal vivo – danza – festival delle culture internalizzazione. Gli spazi che saranno utilizzati sono in via di definizione e si prevede di impiegare al riguardo la Cittadella, piazza Roma, piazza Cavour, Anfiteatro romano, piazza del Papa, parco di Posatora, Passetto e giardinetti, parco del Cardeto.

La Pinacoteca di Ancona

CULTURA E GIOVANI – La Pinacoteca deve diventare per i nostri giovani un luogo di incontro e di scambio. Gli spazi recuperati come bar e punto di aggregazione potranno essere al servizio di tutta la città, ma soprattutto dei ragazzi che potranno ammirare anche elementi artistici. Sempre i giovani sono coinvolti grazie alla collaborazione con le Accademie delle belle arti nel recupero e restauro di alcune opere della Pinacoteca. Per i nostri giovani eventi e percorsi volti a stimolare il gusto per il bello. «In una città dove lo sport è fiore all’occhiello e la bellezza del gesto atletico è di casa – ha concluso l’assessore alla Cultura Anna Maria Bertini – alleniamo l’occhio anche alla bellezza dell’arte. La bellezza arricchisce, da un punto di vista emozionale, cognitivo e comportamentale. Come scrive Laura Mazzoli, storica e docente di storia dell’arte: ‘Non sempre ai giovani è data questa opportunità. Non sempre e non tutti i giovani hanno spazi per frequentare, sperimentare l’arte, farne esperienza, non come consumatori di beni e nozioni estetiche, ma allenandosi alla dimensione emotiva, generando passioni, ricercando valori, ascoltando il patrimonio d’arte con una capacità di visione che varca confini e divisioni. Per provare commozione e solidarietà, per innamorarsi del bene comune, per ribellarsi alla bellezza deturpata e violata dalla criminalità e dall’incuria, dalle guerre e dall’indifferenza, dal consumo’. Per tornare così a scoprire e di nuovo, mettere in luce, tutta la bellezza della nostra Ancona».

 

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