Si allungano i tempi per la messa in sicurezza e per la riapertura di Porta Vaccaro, i Tre Archi di Osimo, chiusa dall’inizio del mese di giugno per i danni da maltempo. «L’amministrazione comunale si sta tenendo costantemente in contatto con la ditta incaricata di svolgere i lavori.- fa sapere il sindaco Simone Pugnaloni – La scadenza di agosto inizialmente prevista non può essere rispettata perché l’iter progettuale è stato articolato e complesso, considerando da un lato il delicato intervento previsto e dall’altro il luogo di alto valore storico architettonico. La richiesta del Comune è di garantire la riapertura al traffico entro la prima decade di settembre, nel frattempo si sta avviando un confronto con i commercianti, che sono penalizzati dal tragitto più lungo che è richiesto ai clienti per arrivare nel quartiere di San Marco».
Un incontro era già previsto ieri in municipio ma per motivi organizzativi, sia del sindaco stesso che dei commercianti, si è deciso di rinviare l’appuntamento ad inizio della prossima settimana.«In quella sede, assieme all’assessore al commercio Michela Glorio, avanzeremo delle proposte per venire incontro agli operatori economici in difficoltà. – aggiunge Pugnaloni – La prima è quella di trasformare gli stalli blu in quelli di colore bianco con sosta gratuita e disco orario massimo 30 minuti delle vie principali del rione, come via Matteotti dai tre archi a piazza Dante e via Leopardi da San Marco alle mura ospedale per due mesi, incentivando i clienti dei negozi di quartiere. La seconda è rateizzare le bollette di luce e gas di luglio e agosto. In questo senso, un primo contatto il Comune lo ha già avuto con Astea Energia, disponibile a valutare una eventuale richiesta di proroga dei pagamenti e di spalmarli in sei rate dalle bollette di settembre in avanti».
Per quanto riguarda la mozione di indennizzo ai commercianti avanzata dalle forze politiche di minoranza, «si tratterebbe di un intervento ben più complesso, – sottolinea il sindaco – che andrebbe approvato dagli uffici ragioneria, per quantificare le disponibilità economiche ma soprattutto le modalità di erogazione, con un possibile bando dedicato ad una zona circoscritta della città che, presumibilmente, richiederà tempi più lunghi, anche per le verifiche sulla legittimità delle domande pervenute. Una possibilità che, quindi, non andrebbe sfruttata politicamente in maniera demagogica ma studiata nei dettagli con gli uffici tecnici per garantire una degna riuscita e al contempo un equilibrio di bilancio».
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