di Antonio Bomba
La scorsa settimana il sindaco di Ancona Daniele Silvetti aveva chiesto alle forze dell’ordine un aiuto per garantire un sensibile miglioramento del pubblico decoro nel centro città. In particolare, le zone individuate, sono quella che va dal Passetto al Porto, nel cosiddetto percorso ‘Da ma mare a mare’, assieme a piazze e zone attigue ritenute rilevanti.
I problemi maggiori a tal proposito, sempre secondo la Giunta, sono dati da clochard e graffiti, con questi ultimi a deturpare sia i palazzi pubblici che quelli privati.
In attesa che giungano le relative ordinanze comunali su entrambi i temi, le forze dell’ordine hanno già iniziato una serie di controlli coordinati in piena intesa con quanto deciso assieme al prefetto Darco Pellos appena prima di ferragosto.
E così la scorsa notte, la polizia ha individuato tre persone che avevano deciso di fare del Passetto la loro sistemazione di fortuna. Il questore Cesare Capocasa, valutata bene la situazione, ha ritenuto che per tutti e tre sussistessero gli estremi per emettere il foglio di via obbligatorio. E così è stato. Nessuno di loro, adesso, potrà tornare nel territorio dorico per i prossimi 2 anni. Tutti i colpiti dal Fvo sono italiani.
E, sempre a tal proposito, la Polizia di Stato tra le sue attività ha anche quella di dare un nome ed un volto a questi cittadini, italiani e non, procedendo, se richiedenti protezione internazionale, alla loro formalizzazione-regolarizzazione, fornendo loro le opportune informazioni, con il collocamento presso apposite strutture dedicate, individuate da altre istituzioni competenti sul territorio.
Dai controlli quotidiani effettuati nei luoghi usuali in cui queste sono solite stazionare, emerge pertanto la seguente mappatura: la zona attigua all’ascensore del Passetto risulta frequentata da sei persone di nazionalità pakistana, anche se la scorsa notte si è rilevata la presenza di soli due di essi, già identificati e richiedenti asilo.
In piazza Cavour viene invece verificata la presenza, durante la notte, di tre cittadini: un italiano, un rumeno ed un russo. Dall’ultimo controllo di ieri risulta invece la presenza di un cittadino italo-australiano, anch’egli regolare.
Lungo corso Garibaldi è invece solita la presenza di un cittadino bulgaro, senza fissa dimora.
Il parcheggio degli Archi, infine vede la frequentazione di un uomo di nazionalità somala. Un suo connazionale invece è solito riposarsi nel lungomare Vanvitelli, all’altezza dell’arco di Traiano. entrambi sono regolari.
Come anticipato dal sindaco Silvetti giorni fa, anche la polizia ha avviato interlocuzioni con le relative comunità di provenienza presenti sul territorio, allo scopo di condurre un’opera di sensibilizzazione affinché quante più di queste persone in difficoltà accettino un aiuto e si inseriscano nelle strutture rese loro disponibili. Nella circostanza, come spesso accade, diversi hanno rifiutato tale disponibilità, preferendo rimanere lungo la strada.
«“Decorosa” è quella città che accoglie non solo i turisti ma anche i più marginalizzati»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati