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Nuova Festa del Mare:
«Ancona si apre alla Regione
e torna un vero Capoluogo»

L'EVENTO - Passa da 1 a 2 giorni. Sabato il clou sarà il concerto dei Tiromancino al Passetto. Domenica la deposizione della corona in mare. I costi saranno superiori a 100mila euro ma «Verranno ampiamente ripagati attraverso un bando regionale» assicura l'Amministrazione

Da sinistra Daniele Berardinelli, Giovanni Zinni e Angelo Eliantonio

di Antonio Bomba

Nuova Festa del Mare. Presentazione bis oggi alla sala consiliare di Palazzo del Popolo per l’evento del 2 e 3 settembre, dopo quella fatta prima di ferragosto, che nelle intenzioni dell’attuale Amministrazione sancirà l’inizio di un’Ancona sempre più capoluogo di Regione, a respiro nazional-internazionale e, di certo non per ultimo, il principio della loro azione politica sulla città.

A fare gli onori di casa, oggi, c’erano l’assessore ai Grandi Eventi Angelo Eliantonio, assieme al vicesindaco Giovanni Zinni e all’assessore al Turismo Daniele Berardinelli. Presenti anche altre autorità che alla Festa del mare hanno collaborato e non poco.

I costi? Sono al momento previsti in 100mila euro con la consapevolezza della Giunta che di sicuro si alzeranno ma che altrettanto certamente un bando regionale mitigherà e non di poco l’uscita di cassa.

Soddisfatto del lavoro svolto da tutti gli uffici del Comune, Eliantonio ha sottolineato come l’organizzazione di questa festa sia stata un «lavoro ampio e faticoso. Appena ci siamo insediati abbiamo iniziato a rimboccarci le maniche per questo evento diventato ogni giorno sempre più importante. Ma non tanto per questa Amministrazione – vuole specificare – ma per tutti i soggetti coinvolti e Ancona stessa. È quindi il momento di dare peso e evidenza a questa iniziativa. Per chi vuole un capoluogo di Regione forte e sempre più attrattivo».

Eliantonio a questo punto specifica come «il lavoro di comunicazione è stato massivo per tutta la Regione. Ovunque vi sono state affissioni. Il coinvolgimento degli anconetani lo vogliamo, certo. Ma, soprattutto, ci siamo rivolti a chi non è di Ancona. Questa città deve recuperare questo aspetto di centralità».

E i costi? Come già anticipato «abbiamo previsto un budget complessivo di 100mila euro. Poi se ci sarà da aggiungere qualcosa lo faremo. Un punto sarà di certo la sicurezza che ci è stato chiesto di implementare. E il costo per il concerto in sé si aggira sul 30% circa del budget, ma ve lo assicuro non sarà il costo maggiore. Abbiamo anche partecipato a un bando regionale. Siamo in attesa di capire quanto verrà a noi destinato. Quindi buona parte della spesa sarà coperta da questo bando».

Don Dino Cecconi, autentica istituzione della Festa del Mare

L’assessore ai Grandi Eventi spiega poi che i Tiromancino sabato 2 sera suoneranno con «il palco ubicato fra il Monumento ai Caduti e la fermata dell’autobus. Dove c’è la fontana. Questo per permetterci di sfruttare tutta piazza IV novembre, la Pineta e fino a caffè Cangiani. Il che significa che siamo in grado di ospitare un massimo di 15mila persone. Sono attese 5mila persone ma supponiamo siano di più».

L’assessore alla sicurezza Giovanni Zinni spiega come: «In termini di sicurezza ci siamo. Viene anche garantita l’area di sicurezza del Monumento che sarà inaccessibile a tutti».

La parola è poi passata a Don Dino Cecconi che, come detto da Eliantonio «è l’istituzione e il simbolo di questa festa del mare per ciò che concerne la parte religiosa che ha un peso enorme. «Questa – esordisce Don Dino – sarebbe la 41ma edizione della Festa del Mare. E la parola festa significa che c’è un motivo di gioia. È dunque un messaggio. E allora vorrei dire che questa Festa del Mare, anche se apparentemente non trapela nulla di religioso, c’è tutto di umano perché i valori sono essenzialmente uguali. E quello che quest’anno la città ha voluto offrire è proprio questo segno, da ‘mare a mare’. Ancona abbracciata dal mare. Il che vuol dire – prosegue Don Dino nella sua profonda analisi – è un abbraccio di accoglienza di gioia di festa. Lo avevamo detto che con il covid non sarebbe stato nulla come prima. Forse è stata anche peggio. Io però vedo un messaggio in questo new style. Un messaggio centrale. La Festa del Mare deve essere la festa di tutta Ancona. Perché – è la sua marcata visione – come Ancona ha bisogno del mare, il mare ha bisogno di Ancona. Perché c’è sempre bisogno di misurare e costruire un rapporto con l’ambiente che ci sta attorno».

Salvatore Minervino, Adsp

Don Dino spiega anche come «durante la processione che faremo in mare a bordo dell’Elisabeth non chiacchiereremo ma pregheremo mettendo a fuoco delle cose simpatiche. Collegheremo l’immagine di Maria stella del mare con l’immagine della bandiera blu. La bandiera blu non è un premio ma un dovere che vuol dire che ci si è impegnati a vivere costruire e preparare certe realtà che riguardano il mare come il contesto. Un altro messaggio che vorrei cogliere è l’impegno di ripulire il mare. Tante piccole cose fanno capire che c’è una vita e ci si crede alla vita. Possa arrivare un messaggio di maggior fraternità e collaborazione».

Zinni ha poi aggiunto come: «La Festa del Mare dovrà essere sempre un grande evento. Perché è una festa che rappresenta la nostra identità e le nostre radici. Il rapporto sacro e profondo dell’anconetano e del suo mare rappresenta, al di là di qualunque forma di retorica, un momento di identità e spiritualità. È bene in evidenza e appariscente – sottolinea l’assessore alla Sicurezza – l’elemento ludico come ogni festa vuole. ma ognuno di noi faccia un esame interiore perché tutto questo ci unisce e ci dona un destino comune».

La parola è poi passata a Salvatore Minervino, segretario dell’Adsp: «Siamo onorati di aver sposato questo progetto. Una città (Ancona, ndr) che ha grandi tradizioni marittime. I fuochi sì, saranno al Molo Rizzo. Il piano di sicurezza è stato presentato e approvato dalla Prefettura. Alcuni varchi del Porto saranno interdetti dalle 19,30 per motivi di sicurezza. La sinergia con l’autorità marittima è stata perfetta».

L’assessore al turismo Daniele Berardinelli ha poi spiegato come il collega «Eliantonio ha stravolto questa festa, diventata della comunità. Mi complimento quindi con lui. Come festa della comunità abbiamo questa e San Ciriaco. È importante dunque sia dal punto di vista spirituale ma anche da quello ludico. È il biglietto da visita della nuova Amministrazione. Ma tra fine 2023 e 2024 vorremmo organizzare grandi piccoli e medi eventi che possano far diventare Ancona un’attrazione turistica per i marchigiani, in tutta Italia e perché no anche a livello europeo. E questa è un’occasione importante per farci conoscere».

Berardinelli poi ringrazia «l’Autorità Portuale per averci consentito di svolgere lo spettacolo pirotecnico più vicino alla città. Concludo quindi dicendo che è un appuntamento che mi auguro possa essere un punto di partenza per cambiare mentalità. Ho sempre detto ai commercianti che è prima il Comune che deve essere collaborativo nei confronti degli esercenti e dimostrare che le cose che organizziamo possono portare clienti. Perché facile criticare chi tiene chiusa la saracinesca, se aprire non copre neanche i costi della giornata».

Gli eventi specifici che andranno a riempire la Nuova Festa del Mare del 2 e 3 settembre verranno elencati nei prossimi giorni. Stessa cosa per la viabilità e come raggiungere il centro cittadino tramite bus navetta, o dove parcheggiare l’auto nei vari parcheggi aperti.
Resta valido che ogni informazione, variazione e aggiunta di programma potrà essere trovata nel sito del comune al seguente link: https://www.comuneancona.it/la-nuova-festa-del-mare-edizione-2023/#NUOVO_FORMAT

Luca Martelli, dirigente della Polizia Locale

 

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