
Whoopi Goldberg e Robert Plant a Villa Quiete
di Alessandra Pierini
L’ex frontman dei Led Zeppelin Robert Plant e l’attrice di Hollywood Whoopi Goldberg si incontrano per caso in un delizioso hotel immerso nelle colline maceratesi.
Sembra l’inizio di un romanzo o la sceneggiatura di un film. E’ invece realtà e può accadere nelle Marche, in particolare a Montecassiano, e a fare la magia sono stati due testimonial d’eccezione, lo Sferisterio dove Plant si era appena esibito e Giacomo Leopardi a cui è dedicato il film che vede tra i protagonisti Goldberg.
A raccontare l’episodio è Emilia Torresi, titolare dell’Hotel Villa Quiete, elegante edificio del Settecento, immerso in un parco secolare, una vera chicca maceratese. Proprio questo luogo fuori dal mondo, seppur vicinissimo a tutto il resto, è stato il teatro di un momento “leggendario”.
«Whoopi Goldberg alloggiava da noi e ha saputo che qui c’era anche Robert Plant e che sarebbe arrivato dopo il concerto. Lei è una sua fan e ha deciso di fargli recapitare una lunga lettera in cui spiegava quanto fosse importante la sua musica per lei e quanto avrebbe desiderato incontrarlo. “Non partire se non passi sul set a salutarmi” concludeva. Poi è andata in camera. Plant nel frattempo è rientrato dallo Sferisterio, senza fermarsi a cena con i suoi, sapendo che l’attrice lo aspettava. Così si sono incontrati qui e si sono intrattenuti a lungo a parlare».
Un momento che segnerà senz’altro la storia dell’hotel ma anche del territorio.

Emilia Torresi con Whoopi Goldberg e Robert Plant
«E’ stato molto emozionante – racconta con trasporto Emilia Torresi – in quel momento stava facendo il check in un altro ospite arrivato da Milano. Si è trovato davanti questa scena e ci ha detto “Dove sono capitato? Questo è un hotel magico. Cos’hanno le Marche per portare qui due personaggi planetari come questi?” E io ho risposto, lo Sferisterio e Giacomo Leopardi».
Per l’hotel sono stati tre giorni davvero straordinari: «Whoopi Goldberg è come si vede nei film, in più ha una delicatezza infinita verso chi lavora. Robert Plant è un giocherellone, è stato sempre allegro e contento». E racconta un altro aneddoto: «Stavamo guardando una sala con due ragazzi che si sposeranno sabato, lo sposo ha scelto come nome del suo tavolo “Led Zeppelin”. Mentre eravamo in sala, Robert Plant per errore è entrato. Gli ho fatto notare che doveva andare dall’altra parte, lui ha fatto un inchino e se n’è andato. Allora ho fatto notare allo sposo chi era l’uomo appena entrato. Preso dall’emozione, stava per svenire. L’ho raccontato a Robert e lui mi ha detto scherzando “Mi devi dare una commissione su questo matrimonio”».

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