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Comitato Porto-Città: «Lunedì
incontreremo il sindaco, per dire ‘no’
al banchinamento del Molo Clementino»

ANCONA - I loro rappresentanti chiederanno certezze in merito al primo cittadino che pare orientato sulla stessa linea a giudicare dalle sue ultime dichiarazioni pubbliche

di Antonio Bomba

Incontro ottenuto. Lunedì prossimo il Comitato Porto-Città sarà ricevuto dal sindaco di Ancona Daniele Silvetti.

A darne notizia è il comitato stesso. Diversi i punti sul tavolo, ma a tenere banco sarà soprattutto il no a quanto pare definitivo sul banchinamento del Molo Clementino.

Il Comitato, in sostanza, chiede la certezza di quanto Silvetti ha detto in merito, visto e considerato anche che la sua posizione è stata più volte giudicata come ondivaga dall’opposizione. Un’accusa dalla quale Silvetti si è sempre difeso sostenendo che le sue parole sono state male interpretate o estrapolate dal contesto specifico.

Ad ogni modo, si legge nel comunicato del Comitato Porto-Città che «l’iniziativa contro il banchinamento del Molo Clementino per le grandi navi crociera ha recentemente trovato riscontro presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Mase. Infatti, esprimendo il parere sulla cosiddetta Via-Vas, la Valutazione di Impatto Ambientale-Strategica, Il Ministero ha evidenziato con chiarezza tutti i punti oscuri del progetto, soprattutto – prosegue la spiegazione del ‘Porto-Città’ – il carattere fortemente impattante della proposta sotto il profilo della componente aria su un sito già inquinato, come dimostrato dal Progetto Inquinamento Atmosferico del 2021».

La missiva prosegue specificando come secondo loro sia bene da evidenziare come «del resto, proprio per tali motivi, lo stesso sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini aveva recentemente escluso questa prospettiva, tenendo fede allo specifico impegno preso in campagna elettorale nei confronti della cittadinanza e delle associazioni ambientaliste».

Pertanto «Lunedì 4 settembre chiederemo la definitiva bocciatura del banchinamento, con l’unico atto possibile: l’annullamento della delibera Consiliare n. 50 del 12/04/2019 indirizzata a questo scopo. Quella delibera ha consentito l’inizio della procedura della Variante Localizzata del Piano Regolatore Portuale vigente ed è in contrasto con le finalità e gli obiettivi del Piano Regolatore Generale del Comune di Ancona e del Piano Strategico Ancona 2025. L’installazione – è il loro secondo punto – di una stazione di monitoraggio al porto, in quanto quella della Cittadella, come già denunciato dal Piano Inquinamento Atmosferico, non sempre registra l’inquinamento presente nell’aria: la città vuole conoscere la qualità dell’aria che respira e chiede di essere adeguatamente informata sui comportamenti da tenere in situazioni di criticità. L’elettrificazione dei moli – terza richiesta – del porto storico e immediato avvio di azioni di mitigazione delle emissioni inquinanti delle navi, magari obbligando i navigli a utilizzare carburante a più basso tenore di zolfo, già prima di entrare in porto. L’avvio della seconda fase – è l’ultimo punto – del Progetto Inquinamento Atmosferico che, dopo la prima fase di analisi e di inquadramento dello stato di fatto, ora deve individuare le azioni per diminuire l’inquinamento e le cause che comportano 110 morti all’anno accertati tra i cittadini di Ancona».

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