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Tragedia sul lavoro alla Baraccola:
«Servono riforme urgenti e investimenti»

ANCONA - I sindacati dopo la morte del 53enne Andrea Monti: «Nei primi 6 mesi dell'anno sono state 450 le denunce di infortuni mortali. E' intollerabile parlare di tragica fatalità»

Polizia e vigili del fuoco sul luogo della tragedia

La tragedia avvenuta questa mattina alla Baraccola, nella quale ha perso la vita il 53enne Andrea Monti, titolare della ditta “quattro Separator Srl”, pone ancora una volta il problema di chi ancora perde la vita mentre lavora.
«Operai o datori di lavoro, la morte non fa distinzioni – dice la Uil Marche -. La sicurezza deve diventare un’abitudine per tutti, una cultura. Basta con il cordoglio del giorno dopo, servono azioni preventive. Da tempo chiediamo – prosegue -, sia a livello nazionale che regionale, di investire in prevenzione e di intensificare i controlli nei luoghi di lavoro, ma non vediamo mai risorse stanziate a questo scopo. La vita viene prima di tutto ma chi può, anche se sollecitato, continua a non prendere provvedimenti efficaci. Non si può continuare a morire di lavoro ma anche nelle Marche oggi la statistica segna un +1. Lavoriamo insieme, indigniamoci, arrabbiamoci. L’unica cosa non tollerabile – conclude – è l’accettazione».

«Stamattina ad Ancona – ha detto il consigliere regionale del Partito Democratico, Antonio Mastrovincenzo – è morta un’altra persona mentre lavorava, cadendo da un lucernaio a 10 metri di altezza. Ancora una morte sul  lavoro. Sono stati quasi 600 gli incidenti mortali sul lavoro nel 2023 in Italia – ricorda -. Una strage inaccettabile. Da anni, a livello regionale, chiediamo che siano assunti più addetti alla sicurezza e siano destinate più risorse alla prevenzione nei luoghi di lavoro. Siamo rimasti purtroppo inascoltati. Oggi un’altra tragedia. Condoglianze alla famiglia della persona che ha perso la vita oggi».

Paolo Capone, Segretario Generale Ugl, e Masha Parisciani, Segretario Regionale Ugl Marche, in una nota congiunta sottolineano come «Servono riforme urgenti e investimenti senza precedenti». Ricordando la tragedia, afferma che «continua senza tregua l’intollerabile strage dei lavoratori. Un drammatico incidente ha causato la morte del titolare di un’azienda, la “quattro Separator srl”, caduto da un lucernario mentre stava facendo un sopralluogo sul tetto della fabbrica in via Fioretti, nella zona Baraccola ad Ancona. Nei primi 6 mesi del 2023, secondo l’Inail – ricordo – sono state 450 le denunce di infortuni mortali. Di fronte a questi numeri impressionanti è intollerabile parlare di tragica fatalità. La sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza nazionale, pertanto, occorrono investimenti senza precedenti sulla formazione e sulla prevenzione per impedire simili tragedie. Servono riforme urgenti come il coordinamento delle banche dati per intensificare i controlli e, soprattutto, una capillare formazione sulla sicurezza a partire dalle scuole secondarie al fine di rafforzare la prevenzione. Inoltre, chiediamo di favorire una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro, attraverso corsi di formazione e addestramento destinati ai lavoratori e alle imprese rafforzando, al contempo, i controlli sui luoghi di lavoro».

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