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I frigoriferi della pescheria sono spenti:
sequestrati 23 chili di pesce

FALCONARA – L’irregolarità scoperta nell’ambito di un servizio "Alto Impatto" svolto su tutto il territorio comunale. Il pubblico esercizio multato con 5mila euro

(foto d’archivio)

 

Falconara passata al setaccio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal questore Capocasa, di concerto con il prefetto Darcos Pellos, si è tenuto oggi un servizio “Alto Impatto” nel Comune di Falconara e zone limitrofe. L’operazione è stata realizzata con il coordinamento del personale della Polizia di Stato e la partecipazione della Squadra Cinofili, dell’Arma dei Carabinieri e della Squadra Intervento Operativo (Sio), della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale e della Polizia locale con il precipuo scopo di intensificare i servizi di prevenzione generale e di controllo del territorio.

Sono stati effettuati diversi controlli presso diversi esercizi commerciali ed esercizi pubblici ed identificate 14 persone, diverse con precedenti giudiziari. In particolare, è stato controllato un bar tabacchi punto scommesse all’interno del quale sono state identificate 5 persone delle quali 3 con precedenti giudiziari. Inoltre, sono state controllate tutte le macchine da gioco, al fine di verificare la corrispondenza della matricola riportata sull’apparecchio rispetto a quella indicata nel nulla osta necessario per la messa in esercizio degli apparecchi, senza rilevare difformità.

Inoltre, è stata oggetto di controlli, unitamente agli operatori della Polizia locale di Falconara, una pescheria del centro cittadino, presso la quale sono state rilevate molteplici violazioni per ciò che attiene alle norme sulla conservazione del pesce. In particolare tutti i frigoriferi risultavano spenti e la temperatura del banco frigo ove il materiale ittico era esposto al pubblico risultava di 22 gradi. A tale temperatura si crea una proliferazione batterica molto alta in grado di creare danni alla salute.

Sul posto si faceva intervenire il personale del S.i.a.o.a. dell’Ast di Ancona – igiene alimenti per le verifiche del caso. Terminate le operazioni il personale procedeva al sequestro di tutto il pesce esposto, pari a 23 chili. Venivano inoltre accertate altre violazioni in quanto il titolare oltre alla vendita del pesce effettuava su richiesta della clientela la cottura dello stesso e per la cui attività non produceva alcuna licenza. Detta violazione è punita dalla L. regionale n. 22 del 2021 con sanzione pari a 5.000 euro. Infine veniva rilevata la violazione della L. 81/08 relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro in quanto veniva rilevata la presenza di un estintore con certificato scaduto. Sono in corso ulteriori controlli in fase di definizione.

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