Oltre 100 persone all’incontro tenutosi presso la sede parrocchiale della frazione Osimo Stazione/Abbadia, organizzato dal Comitato salute ed ambiente e presieduto da Monica Bordoni, fondatrice dell’associazione, consigliere comunale e da sempre impegnata nelle questioni di questa zona. Il tema della viabilità, dopo la chiusura di via Flaminia I in direzione Osimo Stazione, all’altezza di via Sbrozzola, ha suscitato la protesta dei cittadini, che nel corso dell’incontro hanno inteso porre al centro dell’attenzione le loro proposte.
«In particolare, chiedono che l’amministrazione comunale valuti la possibilità di mettere via Flaminia I sia a senso unico che alternato e si attivi affinché i lavori siano eseguito il più velocemente possibile, anche con doppi turni, e se necessario lavorando 7 giorni su 7.- si legge nella nota del Comitato – Troppi i disagi che la chiusura della via comporta per residenti, lavoratori, personale della scuola e studenti. “Conero Bus” ha sospeso il tragitto di collegamento della frazione con il centro città e ha tagliato alcune corse per l’eccessivo chilometraggio, che sfora i budget consentiti».
Grande disagio per i mezzi di emergenza e le strade alternative, consigliate nell’ordinanza dall’amministrazione comunale, sono tutte secondarie e non adatte all’alto traffico. «Oltre a chiedere con forza il senso unico alternato, i cittadini propongono di valutare la possibilità di far passare almeno al mattino le corriere in via Flaminia I (due sole corse mattutine) con l’assistenza dei vigili urbani in loco e una maggiore attenzione per i mezzi di soccorso che devono transitare in via Sbrozzola. – prosegue il comunicato – Altra richiesta riguarda l’eventuale realizzazione di una rotatoria nei pressi del nuovo insediamento commerciale».
Altro tema affrontato, infatti, quello relativo alla viabilità a seguito dell’ insediamento del nuovo centro commerciale “Oasi”. «Ad oggi presso l’ Anas non risulta presentato alcun progetto per la nuova viabilità. Quindi? Chi viaggia da Ancona verso Osimo stazione deve arrivare alla rotatoria di San Rocchetto e tornare indietro ? – si domanda il Comitato salute ed ambiente – Le notizie che abbiamo sull’apertura ci dicono che dovrebbe essere effettuata entro novembre 2023 , mancano un paio di mesi e nulla di fatto. All’incontro ha partecipato l’ingegner Giuseppe Beccacece, anche lui residente nella zona, che ha mostrato un progetto di come una rotatoria in zona sia possibile. Raccolte le firme e sottoscritta una petizione. I cittadini non si fermano sono disponibili anche ad annunciare il blocco della strada».
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