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Antonio Mastrovincenzo:
«Cinghiali in città,
cosa intende fare la Regione?»

ANCONA - La domanda del consigliere Dem arriva 7 mesi dopo la risposta che diede sul tema l'assessore Antonini durante un'interrogazione urgente

I sette cinghiali avvistati sotto alla Regione

Cosa sta facendo la Regione Marche per il problema cinghiali ad Ancona? «A 7 mesi dalle promesse dell’Assessore?» secondo l’opinione di Antonio Mastrovincenzo poco o niente.

Attraverso un comunicato stampa, il consigliere regionale del Partito Democratico fa notare come, secondo il suo punto di vista «fino a poco tempo fa, nel territorio di Ancona, gli avvistamenti di cinghiali si verificavano solo in zona Parco del Conero. Negli ultimi mesi gli ungulati hanno cominciato a scendere dalle zone rurali, dove provocano danni ingentissimi, fino al cuore della città di Ancona creando allarme e preoccupazione tra i cittadini. Dopo i ripetuti avvistamenti a Vallemiano, al Piano, a Borgo Rodi, in via Angelini e al Pincio, è diventata costante la loro presenza nei pressi dei palazzi della Regione, tanto da indurre l’ente alla chiusura del parcheggio dietro Palazzo Leopardi dalle 18 in poi».

Mastrovincenzo prosegue spiegando come «Su questa problematica, il Gruppo consiliare del Pd aveva già presentato una interrogazione a risposta immediata a marzo scorso. L’assessore Antonini aveva risposto in Consiglio parlando di una proposta di legge regionale sul tema, di un Piano straordinario proposto dal Governo su cui la Regione Marche avrebbe proposto osservazioni, di riunioni tecniche a Roma, di supporti e collaborazione ai Comuni, di strategie e indirizzi gestionali per ridurre la c.d. ‘idoneità dell’habitat’ per i cinghiali».

Antonio Mastrovincenzo, Pd

E invece, osserva il consigliere Dem «A distanza di sette mesi, il problema si sta ampliando sempre più e il consueto immobilismo della Giunta regionale, competente per il controllo della fauna selvatica e la relativa regolamentazione, è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Cosa ha intenzione di fare la Giunta Acquaroli per affrontare in modo efficace questo preoccupante fenomeno? Il tempo degli annunci è finito. Servono fatti – conclude Antonio Mastrovincenzo – e risposte concrete».

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