Per la commemorazione del bicentenario sono in programma una serie di iniziative, il 28 settembre a Roma e il 29 settembre a Genga, paese natale di Papa Leone XII, promosse dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana e l’Associazione “Sulla pietra di Genga”, sostenute dalla Regione Marche e con i patrocini del Ministero della Cultura e della Deputazione di storia patria per le Marche. Il programma è affidato alla cura scientifica dei docenti della Pontificia Università Gregoriana il Prof. Roberto Regoli e Ilaria Fiumi Sermattei discendente di Papa Leone XII per via del fratello Filippo che sposò Marianna Sermattei di Assisi.
«Era necessario un considerevole sforzo di approfondimento critico per conoscere meglio la figura di Papa Leone XII – afferma in una nota Ilaria Fiumi Sermattei – Grazie al Prof. Roberto Regoli della Pontificia Università Gregoriana abbiamo avviato un programma decennale di ricerca per tappe, affrontando gradualmente, ogni anno, un aspetto particolare del pontificato della Genga. L’Assemblea legislativa della Regione Marche, da parte sua, ha dato un fondamentale contributo alla nostra iniziativa pubblicando ben 11 volumi di studi sulle tematiche politiche, sociali e culturali dell’età leonina, con i saggi di oltre 100 studiosi italiani e stranieri».
«I 200 anni dell’elezione a papa di Leone XII permettono di presentare alla comunità scientifica e al grande pubblico gli studi più recenti e approfonditi su quel periodo storico – Ha spiegato il Prof. Roberto Regoli – L’epoca non era facile. Bisognava ricostruire dopo la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche. Un mondo vecchio era venuto meno, uno nuovo andava costruito. E qui si gioca la grande partita della Chiesa cattolica: quale contributo dare a questo mondo in trasformazione? Leone XII cercò di fornire una risposta fortemente religiosa, secondo lo spirito romantico dell’epoca, pensando più ai popoli che ai governi. Leone XII nella sua azione di governo ha incarnato la tensione della sua epoca tra restaurazione e innovazione, tra desideri di religiosità ed esigenze politiche, alla ricerca di nuovi equilibri». Il programma delle celebrazioni prenderà il via a Roma il 28 settembre e prevede nella mattinata, dalle ore 9:00, presso la Pontificia Università Gregoriana, la prima sessione del Convegno internazionale “Ripensare la Restaurazione. Bilanci e prospettive del pontificato di Leone XII”. I lavori verranno introdotti e moderati da Roberto Regoli e Ilaria Fiumi Sermattei e vedranno gli interventi di: Rémy Hême de Lacotte (Sorbonne Université), Stefano Tabacchi (Consigliere parlamentare), Pierangelo Gentile (Università degli Studi di Torino), Giovanna Capitelli (Università di Roma Tre) e Christopher Korten (Adam Mickiewicz University, Poznań).
Alle ore 17 nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano si terrà la Santa Messa presieduta da Sua Eminenza il Signor Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità; la funzione verrà animata dalla Corale “Sulla pietra di Genga” diretta dai Maestri Andreina Zatti e Marco Agostinelli. Seguirà l’omaggio del Cardinale Pietro Parolin alla tomba del pontefice all’interno della stessa Basilica. Alle ore 19:30 presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, concerto per soli, coro e orchestra “Missa in honorem Leone Duodecimo” composta nel 1821/1822 da Don Pedro d’Alcántara I imperatore del Brasile e da lui dedicata nel 1829 a papa della Genga. Il concerto, diretto dal maestro Franco Radicchia vedrà l’esibizione della Corale “Sulla pietra di Genga” diretta dai Maestri Andreina Zatti e Marco Agostinelli, dell’orchestra “Fideles et amati” diretta dal Maestro Tina Vasaturo, del soprano Sauretta Ragni, del contralto Andreina Zatti, del tenore Nicola De Filippo e del basso Matteo Mencarelli. Il 29 settembre la celebrazione continuerà a Genga nel piccolo Comune marchigiano che ha dato i natali a Papa Leone XII.
«La celebrazione del bicentenario dell’elezione al soglio pontificio di Papa Leone XII, nostro illustre concittadino, è stata fortemente voluta dalla comunità che mi onoro di rappresentare. – aggiunge il sindaco di Genga Marco Filipponi – Arriviamo infatti a questa data del 28 settembre 2023 dopo un percorso di studi e pubblicazioni, di oltre un decennio, che hanno toccato molteplici aspetti del pontificato di Leone XII. Sono particolarmente orgoglioso del percorso intrapreso dagli studiosi, che grazie al loro impegno hanno messo a disposizione della comunità testi che costituiscono testimonianza storica di quanto accaduto, anche a Genga, in quegli anni. L’amministrazione comunale sarà pronta, come ha fatto sino ad oggi, a sostenere il percorso di valorizzazione culturale legato a Papa Leone XII, anche dopo le celebrazioni del 28 e 29 settembre».
La giornata celebrativa a Genga si aprirà alle ore 11.30 con la Santa Messa, nel suggestivo Tempio neoclassico incastonato nella montagna. Nel pomeriggio, alle ore 17, presso la sede del Comune di Genga si terrà la seconda ed ultima sessione del Convegno internazionale “Ripensare la Restaurazione. Bilanci e prospettive del pontificato di Leone XII”. Annibale della Genga, papa dal 1823 al 1829 con il nome di Leone XII, nasce il 2 agosto 1760 a Genga, borgo fortificato nell’allora Marca di Ancona.Cadetto di un’antica famiglia della nobiltà feudale intraprende la carriera ecclesiastica e viene ordinato sacerdote nel 1783. Papa Pio VI gli affida il delicato incarico di pronunciare l’orazione funebre per l’imperatore Giuseppe II e lo destina alla carriera diplomatica. Consacrato arcivescovo di Tiro, è inviato nunzio pontificio nei paesi tedeschi durante le guerre napoleoniche. Nel 1816 Papa Pio VII lo crea cardinale e nel 1820 vicario per Roma. Alla morte di Pio VII, Annibale della Genga è eletto pontefice il 28 settembre 1823 e assume il nome di Leone XII in memoria di san Leone Magno, il papa che nel 452 aveva fermato Attila, re degli Unni, alle porte di Roma. Il 10 febbraio 1829 muore, verosimilmente per una infezione causata da un intervento chirurgico. Sceglie di essere sepolto nella Basilica di San Pietro in Vaticano, in una semplice tomba terragna posta davanti all’altare di san Leone Magno, del quale nell’epigrafe Annibale si dichiara «umile devoto, il più piccolo degli eredi di così grande nome» La preparazione del bicentenario è iniziata più di 10 anni fa, nel 2012, dall’idea di Valerio Barberis, presidente dell’Associazione “Sulla pietra di Genga”, di affrontare ogni anno un tema specifico del pontificato di Leone XII.
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