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Ok alla variante al piano di recupero:
la chiesa di San Nicolò
separata dalle ex Giuseppine

JESI - La Giunta comunale ha stabilito che non ci sarà alcun tunnel, come inizialmente previsto, ma un passaggio terra-cielo che permetterà di raggiungere la corte interna dell’edificio. «Il nuovo progetto approvato dalla Soprintendenza supera lo stop che aveva bloccato i lavori del cantiere proprio in prossimità del punto di contatto tra i due immobili»

La chiesa di San Nicolò a Jesi

 

 

La chiesa di San Nicolò di Jesi, gioiello architettonico del sec. XII, sarà architettonicamente autonoma rispetto all’edificio delle ex Giuseppine. La Giunta comunale ha infatti approvato definitivamente la variante al piano di recupero che si sostanzia proprio nell’eliminazione, rispetto al progetto originario, del corpo agganciato alla navata destra della chiesa.

«Non ci sarà dunque nessun tunnel come inizialmente previsto, ma un passaggio terra-cielo che permetterà di raggiungere la corte interna dell’edificio delle ex Giusepine, ad uso pubblico e pensata per consentirne una fruizione ottimale da parte di cittadini e turisti, da dove poter così ammirare le absidi medievali della chiesa di San Nicolò.- sottolinea una nota del comune di Jesi – Con l’approvazione definitiva della variante che contempla il nuovo progetto approvato dalla Soprintendenza, si supera dunque lo stop imposto dalla stessa che nella primavera 2022 aveva bloccato i lavori del cantiere proprio in prossimità del punto di contatto tra la chiesa e le ex Giuseppine».

Un scelta che è stato questo il risultato di un lungo lavoro che ha visto l’Amministrazione comunale fortemente impegnata a favorire un percorso che potesse contemperare la piena valorizzazione della chiesa con il recupero di un edificio, qual è quello delle ex Giuseppine,«che pure ha una forte valenza storica e la cui ristrutturazione – che diversamente sarebbe rimasta incompiuta – contribuisce a qualificare la stessa Piazza Pergolesi» evidenzia il comunicato.

 

 

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