«La gestione dei rifiuti è un servizio fondamentale e universale che non può essere trasformato in una occasione di lucro. Come sindacato ci siamo sempre schierati a sostegno del progetto di costituzione di un’Azienda Unica pubblica: il percorso è iniziato nel 2014 con un complesso iter di approvazioni e oggi l’azienda unica dovrebbe essere già una realtà! Negli anni le forze politiche del territorio, i Comuni, la Provincia e l’Ata si sono ampiamente scontrate e confrontate sulla fattibilità del progetto per addivenire ad una decisione. Quella che dovrebbe essere una certezza, una strada da perseguire con convinzione, oggi viene ancora messa in discussione, come dalle dichiarazioni delle opposizioni civiche Jesiamo e Per Jesi, che troviamo oggi sulla stampa». A parlare è il segretario generale Uiltrasporti Marche Emanuele Cingolani, che in una nota sottolinea come avere un gestore unico della raccolta e smaltimento rifiuti di tutta la provincia «è la migliore prospettiva nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori».
Secondo Uiltrasporti Marche «razionalizzare il processo in ambito provinciale potrebbe consentire un’ottimizzazione dei costi, con conseguente miglioramento dell’efficienza del servizio e contenimento delle tariffe per la collettività; per i lavoratori del settore si realizzerebbe inoltre un sistema di tutele identiche. La concretizzazione del progetto permetterebbe anche al nuovo gestore di effettuare investimenti in mezzi e risorse a medio lungo termine, scelta che in una condizione di incertezza è impossibile effettuare.- prosegue Emanuele Cingolani – Auspichiamo che dopo anni e anni di proroghe si arrivi finalmente alla costituzione, anche per la provincia di Ancona, di un’unica società pubblica, come esiste da tempo in molte altre realtà italiane e anche nella vicina provincia di Macerata. Saremo vigili su quanto accadrà, per sostenere la risposta migliore: l’interesse privato e i campanilismi non possono prevalere sull’interesse collettivo».
Per Jesi, nel suo comunicato ha sottolineato come la scelta di AnconAmbiente sia stata fatta «in modo sbrigativo, veloce, senza il necessario coinvolgimento dei Comuni d’ambito e senza una doverosa partecipazione, quella invece a volte sbandierata anche dagli Amministratori Jesini, nel nome dell’affidamento “in house” e del ruolo pubblico da preservare. Per tale soluzione dovrebbe essere costituita una Newco, che vedrebbe la partecipazione di Jesi Servizi – e forse di Astea -, con l’apertura ai vari Comuni, ma con ambiti ed aspetti da definire e da chiarire, senza “Viva Servizi”, saggiamente defilatasi, e riesumando una vecchia idea dell’ex sindaco di Ancona Mancinelli».
Tra le domande che il movimento civico d’opposizione jesina si pone c’è quella se «AnconAmbiente ha le caratteristiche, le potenzialità e le capacità per essere il Gestore Unico dei Rifiuti della Provincia di Ancona? Ancona Ambiente dovrà scorporare le altre attività per potersi dedicare a quella nel settore dei rifiuti? Quale valore è stato attribuito a Jesi Servizi, che dovrebbe conferire nella Newco il ramo d’azienda della raccolta dei rifiuti? Come verrà pagato questo valore che è indubbio? Con “vil danaro” o con quote della Newco? I dipendenti di “Jesi Servizi” hanno espresso gradimento a questo loro “trasferimento” ad Ancona Ambiente (od alla Newco che sarà gestita da Ancona Ambiente)? Quali caratteristiche avrà la Newco? I Comuni che chiederanno di far parte, come soci, della compagine societaria e di avere così una quota, dovranno pagare quale somma? E quale sarebbe il criterio per determinare il relativo valore?»
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