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«L’Amministrazione? Sketch sessisti
e battute trash pur di riempire la piazza,
ma il centrosinistra impari dagli errori»

ANCONA - La presa di posizione è del consigliere comunale Carlo Maria Pesaresi, il quale bolla malamente lo show principale della Notte Bianca, ma non risparmia critiche nemmeno alla sua fazione politica rea in passato di aver pensato che «la cultura è affare per pochi, da stivare in spazi chiusi e contenitori impermeabili»

Notte Bianca 2023, migliaia di persone in Piazza Cavour

di Antonio Bomba

Dopo un giorno di quiete, dovuta probabilmente alla bella domenica dal caldo estivo nonostante sia già ottobre, oggi è giunta la prima critica politica ufficiale alla Notte Bianca e al suo evento principale, vale a dire lo show messo in piedi dallo ‘Zoo di 105’ a Piazza Cavour. Uno spettacolo che ha divertito tutti i presenti, ma in cui non sono mancate battute irriverenti e completamente fuori dal politically correct moderno, sia per il linguaggio utilizzato che nei temi proposti, nel consueto stile adottato dal Marco Mazzoli, Pippo Palmieri e Wender i quali, da parte loro, non hanno risparmiato niente e nessuno. D’altro canto ‘Lo Zoo di 105’ è sempre stato questo. Alcuni ne vanno matti, tanto da essere il programma radiofonico più ascoltato d’Italia. Altri non lo sopportano per le stesse identiche motivazioni di chi li ama.

Tornando a noi però, la critica giunge da Carlo Maria Pesaresi, consigliere comunale di opposizione nell’assise di Ancona. Il leader della lista civica ‘Ancona Diamoci del Noi’, il quale in passato è stato anche assessore alla Cultura per la provincia di Ancona, ha deciso di uscire allo scoperto, è lui ad affermarlo, su richiesta di molti cittadini che lo hanno contattato in merito a quanto è andato in scena sabato sera.

Carlo Maria Pesaresi, consigliere comunale di Ancona Diamoci del Noi

Ebbene nel suo post su Facebook, Pesaresi, pur senza mai nominare gli artisti in questione, esprime il proprio punto di vista partendo da una premessa che richiama una delle serie più di successo dell’intera cinematografia italiana: «C’è una scena epica – inizia così il suo messaggio social – nel secondo film di Fantozzi in cui gli impiegati della ditta, costretti per mesi a sopportare noiose pellicole cecoslovacche con sottotitoli in tedesco, all’improvviso si ribellano, fanno prigioniero il loro capo e lo costringono in ginocchio sui ceci a guardare film trashissimi come ‘Giovannona Coscialunga’, ‘l’Esorciccio’ e ‘La polizia si inc….’. Eccoci, Ancona è arrivata esattamente a questo punto del film».

Archiviata la citazione al personaggio interpretato da Paolo Villaggio, Pesaresi sofferma a far notare come, secondo lui «Oggi, l’Amministrazione più qualunquista della storia riempie la piazza con uno spettacolo tutto rutti, battutacce sessiste e doppi sensi stantii. Tante, tantissime persone, mi chiedono di prendere posizione contro questo clima da sagra paesana perenne con cui qualcuno pensa di fare grande Ancona».

La Mole Vanvitelliana, con ogni probabilità è questo uno dei «contenitori impermeabili» a cui fa riferimento Pesaresi

Dopo le accuse al modo di far divertire del centrodestra, l’ex assessore provinciale ai tempi della presidente Patrizia Casagrande non risparmia critiche, al metodo più che al modo, di fare spettacolo da parte del centrosinistra, ponendosi domande in merito a come la sua parte politica in passato abbia gestito la cultura, parlando apertamente di «errori da non ripetere». E lo fa facendo notare come, sempre a suo modo di vedere, «Forse scontiamo la colpa di aver pensato che la cultura è affare per pochi, da stivare in spazi chiusi e contenitori impermeabili. Dobbiamo interrogarci su questo e farci trovare pronti per quando, spero presto, questa ubriacatura al trash inevitabilmente finirà. E non vorremo – lo specifica bene – ripetere gli stessi errori. Anche perché, come dimostrano moltissime esperienze in tutta Italia, è possibile riempire le piazze e far contenti i commercianti con una proposta culturale adeguata ad un capoluogo di Regione che ha il dovere di essere attrattivo e competitivo anche al di fuori delle proprie mura».

Sul tema si apre pertanto un dibattito e ampie riflessioni. E non solo come modo di dire e tantomeno in maniera astratta perché «Stasera – spiega e chiude il proprio post su Facebook Carlo Maria Pesaresi – per iniziativa di Ancona Diamoci del Noi alcuni operatori della cultura anconetani si incontrano per interrogarsi sullo stato delle politiche culturali in città. È il primo passo per un confronto sui temi che auspico continuo e che reputo necessario».
Sull’argomento però ha postato anche Ida Simonella di Ancona Futura. Le sue critiche sono tutte sul social-educativo. Così, dopo aver ripetuto alcune delle frasi dette sul palco specifica come quelle «sono alcune delle tante frasi pronunciate sul palco di piazza Cavour, durante lo spettacolo di zoo 105, clou della notte bianca. E mi dicono che è stato detto anche di peggio. Non nascondo che tanti mi hanno consigliato di non farne cenno, perché è stato un successo. Ma che c’entra? Quelle frasi le ho viste riportate scritte e poi ascoltate nei video e mi domando se il sindaco o la giunta abbiano provato il minimo di imbarazzo. Come buttare nel water tutto l’impegno che genitori, insegnanti, associazioni e anche amministrazioni fanno contro il bullismo, la discriminazione di genere, la violenza sulle donne».

Ida Simonella, Ancona Futura

Simonella, candidata sindaca per il centrosinistra alle amministrative dello scorso maggio, prosegue: «Tutti a riempirsi la bocca che bisogna partire dall’educazione dei ragazzi e dal linguaggio e poi si ingaggia a 29.000 euro uno dei modelli più beceri in circolazione su questi temi? Seguitissimo ci mancherebbe, ma addirittura ingaggiato con i soldi pubblici. Ma il sindaco e gli assessori, anche padri e madri di ragazze e ragazzi non hanno provato nessun imbarazzo? Ma davvero dobbiamo arrenderci a questo? Poi non lamentiamoci dei bulli, dei vandali, delle discriminazioni. Tutto è concesso».

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