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Conerobus, si insedia il nuovo Cda.
Il presidente Italo D’Angelo:
«Sicurezza, lavoro e impegno»

ANCONA - Contrasto all’evasione cercando la collaborazione anche delle forze dell’ordine, una nuova organizzazione del lavoro da concordare con le organizzazioni sindacali e un numero verde per permettere ai cittadini di segnalare eventuali disservizi o comportamenti non corretti. Sono questi i punti messi sul tavolo e sui quali lavorare fin da subito

Il nuovo Cda della Conerobus

Contrasto all’evasione cercando la collaborazione anche delle forze dell’ordine, una nuova organizzazione del lavoro da concordare con le organizzazioni sindacali e un numero verde per permettere ai cittadini di segnalare eventuali disservizi o comportamenti non corretti.
Sono queste le prime direttive del consiglio di amministrazione di Conerobus, l’azienda di trasporto pubblico locale anconetana, annunciate dal nuovo presidente Italo D’Angelo nel corso dell’esordio ufficiale con la stampa.
Al suo fianco i consiglieri Marcello Pesaresi, nominato vicepresidente dal cda; Manuela Matteucci e Arduino Tassi.
«Non sarò un presidente di poltrona ma darà al mio ruolo concretezza – ha annunciato D’Angelo – Il sindaco Daniele Silvetti ha già avuto modo nei giorni scorsi di illustrare la delicata situazione in cui verte l’azienda e a noi spetta il compito di amministrarla nell’interesse dei cittadini. Conerobus – ha aggiunto – è una realtà indispensabile per la città e la provincia e noi ce la metteremo tutta per non deludere la fiducia che ci è stata concessa. La politica del nuovo cda sarà improntata al risparmio».

L’avvocato Italo D’Angelo

Un primo taglio sarà proprio quello dell’indennità da presidente. D’Angelo ha annunciato di voler assolvere all’incarico a titolo gratuito nonostante i 27mila euro lordi annui deliberati dall’Assemblea dei Soci.
«L’Anac dirà se mi spetta un compenso per dirigere questa società partecipata – ha spiegato – oppure se, quale dirigente di pubblica sicurezza in pensione, oggi libero professionista e avvocato, non ne ho diritto. Non rappresenterà, comunque, una difficoltà lavorare gratuitamente per la nostra comunità. Ovviamente – ha aggiunto – potremo intervenire sul bilancio dopo aver esaminato le varie voci del bilancio. Quanto prima – ha spiegato – incontreremo i sindacati per concordare con i lavoratori le strategie da adottare per migliorare l’organizzazione del lavoro, la sicurezza e l’evasione dei titoli di viaggio. Intanto confidiamo nell’aiuto del Ministero per le Infrastrutture e nel Governo regionale per avere quanto prima i ristori e parte del fondo aggiuntivo, risorse che consentiranno alla società di operare in sicurezza e mantenere la qualità del servizio».

La sede e deposito della Conerobus (Archivio)

D’Angelo ha tenuto precisare che la sua nomina è stata voluta dal centrodestra e ha ringraziato il sindaco Silvetti e l’assessore Giovanni Zinni, titolare delle delega ai rapporti con Conerobus, che hanno proposto il suo nome ai soci pubblici e privati e alla Lega che lo ha proposto “quale garante di qualità e trasparenza”.
L’obiettivo è quello di garantire un servizio pubblico efficiente e di qualità, che possa essere utilizzato da un numero sempre maggiore di utenti contribuendo così a rendere il traffico cittadino meno caotico e l’aria meno inquinata.
«Appena mi sono insediato – ha raccontato il presidente – un lavoratore mi ha confessato che viene al lavoro sempre un’ora prima perché questa azienda è la sua vita e ci tiene che tutto sia a posto. Ecco, dovremmo avere tutti l’entusiasmo e la passione di questo collaboratore, remare tutti nella giusta direzione, rispettando i nostri compagni di viaggio. Solo con l’aiuto di tutti riusciremo a mettere in salvo questa azienda».
Per la consigliera Matteucci «deve essere chiaro che per il cambiamento inizia oggi. Ci sarà bisogno inizialmente di un intervento forte e di messa in sicurezza dei conti e qui la politica dovrà fare la sua parte. Poi andremo a incidere sulla gestione ordinaria perché siamo convinti che ci siano margini per migliorare. Siamo chiamati tutti a dare qualcosa in più per affrontare i tempi complessi che stiamo vivendo».

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