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Femminicidio a Cerreto d’Esi,
Panariello resta in carcere:
Concetta uccisa con 40 coltellate

INFERMIERA UCCISA DALL'EX MARITO - Il 55enne ha parlato per circa 40 minuti nel corso dell'udienza di convalida del fermo, poi il gip ha sciolto la riserva confermando la misura cautelare in cella. All'obitorio di Torrette si è svolta l'autopsia di Concetta Marruocco: durante l'attacco del suo assassino si è difesa

Franco Panariello in tribunale

di Alberto Bignami (Foto di Giusy Marinelli)

E’ stato convalidato nel pomeriggio il fermo del 55enne Franco Panariello, l’omicida di Cerreto d’Esi che nella notte tra venerdì e sabato ha ucciso la moglie 53enne, Concetta Marruocco. Il Gip del tribunale di Ancona, Sonia Piermartini, ha confermato la misura di custodia in carcere.
Panariello, alla presenza del suo legale, Ruggero Benvenuto, è stato ascoltato questa mattina dal Gip in un’aula al primo piano del tribunale dove è arrivato scortato dalla polizia penitenziaria.

L’avvocato Ruggero Benvenuto

Un interrogatorio durato circa 40 minuti durante il quale ha dichiarato di aver fatto presente che il braccialetto «qualche volta non funzionava» per poi aggiungere anche un «perché non ci ascoltate?», facendo riferimento probabilmente al cosiddetto “protocollo Zeus”, un programma di sostegno psicologico dedicato a quelle persone che hanno ricevuto un ammonimento da parte del questore per casi di stalking.
L’uomo, infatti, aveva in corso un processo per violenza e maltrattamenti nei confronti di Concetta.

Nel frattempo, all’obitorio di Torrette si è svolto l’esame autoptico sul corpo di Concetta, demandato al medico legale Francesco Busardò. E’ emerso che sono state 40 le coltellate inferte. Molte sono di striscio sul braccio e altre sulla coscia. La maggior parte sul fianco sinistro e sul braccio sinistro, quest’ultimo usato dalla donna probabilmente per cercare di difendersi dalla furia del 55enne.

Panariello si trova in carcere a Montacuto, in isolamento, per l’ipotesi di reato di omicidio volontario pluriaggravato di futili motivi, dal vincolo di parentela, dalla presenza della figlia minore, dalla violazione del divieto di avvicinamento e dalla premeditazione per aver portato con sé l’arma.

Ora la procura, con il sostituto procuratore Paolo Gubinelli, valuta anche l’aggravante dei precedenti maltrattamenti poiché il 55enne era pure sotto processo per violenze e lesioni nei confronti della donna.

Omicidio di Concetta, Panariello dal giudice: «Il malfunzionamento del braccialetto era già stato segnalato» (Foto/video)

 

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