di Alberto Bignami (foto Giusy Marinelli)
E’ arrivato alle 9,35 in tribunale ad Ancona, scortato dalla polizia penitenziaria, Franco Panariello, il 55enne accusato del femminicidio della moglie Concetta Marruocco, infermiera di 53 anni, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, alle 3, a Cerreto d’Esi.
Felpa rossa, maglietta e jeans, è stato ascoltato nell’aula al primo piano dal Gip Sonia Piermartini che si è riservata sulla misura cautelare, la riserva verrà sciolta nel pomeriggio.
L’interrogatorio si è concluso dopo circa 40 minuti.
«Abbiamo risposto alle domande – ha detto il legale di Panariello, Ruggero Benvenuto -. Il giudice si è riservato per quanto riguarda l’applicazione della misura cautelare sulla convalida del fermo. Lui sta collaborando – ha ribadito l’avvocato riferendosi a Panariello – e tuttora collabora nella ricostruzione più in linea con la realtà, e sta tentando di dare le sue spiegazioni».
Inevitabile affrontare anche il discorso relativo al braccialetto elettronico.
«Non sappiamo il motivo per il quale ci sia stato questo malfunzionamento – riprende Benvenuto -. Panariello ha dichiarato al Gip di aver annunciato che qualche volta non funzionava».
Un fatto, una situazione dunque già resa in qualche modo nota anche perché il braccialetto «aveva già suonato in precedenza, ma c’erano state delle anomalie con il collegamento a internet e questa vicenda era stata, dallo stesso Panariello, rappresentata a chi doveva verificare».
In tribunale, questa mattina, era presente anche uno dei figli dell’omicida.
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