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Un corteo in centro ad Ancona
in memoria di Klajdi Bitri,
il giovane ucciso a Sirolo

L'APPUNTAMENTO sabato in piazza Cavour. La consigliera regionale Elezi (Lega): «Segnale per stimolare un nuovo patto sociale e culturale a partire da esempi virtuosi»

Klajdi Bitri, il 23enne ucciso a Sirolo

Le comunità albanesi delle Marche saranno pacificamente in piazza ad Ancona, sabato, per l’iniziativa “Giustizia per Klajdi”.
Si ricorderà e si tornerà dunque a chiedere giustizia per il 23enne Klajdi Bitri, assassinato due mesi fa a Sirolo per aver difeso un padre di famiglia anconetano dall’aggressione da parte di un giovane tunisino, nel corso di una lite stradale avvenuta per futili motivi.
Il corteo, organizzato dall’associazione Vis a Vis in collaborazione con il comune di Ancona, muoverà alle 16 da piazza Cavour verso i cantieri navali del porto dorico di cui Bitri era un apprezzato dipendente.
Tra i partecipanti, la consigliera regionale Lindita Elezi, della Lega, immigrata anche lei dall’Albania, che sin dalle prime ore dall’accaduto si è attivata con ogni mezzo per sostenere dal punto di vista umano e organizzativo la famiglia del ragazzo ucciso, in rappresentanza della quale parteciperà il giovanissimo fratello della vittima, testimone dell’omicidio.

«Da cittadina, da albanese e da politico sarò presente per ribadire, oltre alla vicinanza alla famiglia Bitri – spiega -, la necessità di stimolare un nuovo patto sociale e culturale con i giovani di ogni nazionalità ed estrazione a partire da esempi virtuosi. In ore in cui i problemi legati all’immigrazione incontrollata e alla mancata integrazione riempiono dolorosamente le pagine di cronaca, il sacrificio di Klajdi Bitri assume un valore che va ben oltre il ricordo – continua la consigliera Elezi -. Alla giustizia chiediamo di fare il suo corso in fretta e senza sconti in primis per stigmatizzare il contrasto stridente tra i valori espressi dalle due facce della medaglia: un ragazzo di sani principi e apprezzato lavoratore come Bitri, che ha lasciato la sua terra per aiutare la famiglia e non si è sottratto al proprio dovere di cittadino e di amico, e un ragazzo con un passato discutibile e un presente tutto da definire che ha mostrato una tale indifferenza nei confronti del valore della vita da andare a pescare con lo stesso fucile con cui aveva appena colpito a morte. Il 21 ottobre – conclude – cittadini albanesi, italiani, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine saranno insieme per ripartire dal ricordo di questa terribile vicenda avviando un percorso civico virtuoso sempre più urgente e necessario».

Omicidio di Sirolo: l’ultimo saluto a Klajidi Bitri tra applausi e lacrime (Foto/Video)

 

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